Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Lupi incontra i Sindaci della Valsusa che si oppongono alla Tav

Ascolto anche delle opinioni contrarie ma “l’opera non è in discussione”. E’ la conclusione che Maurizio Lupi – Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -, ha sottolineato dopo un incontro con venti sindaci che rimangono contrari alla realizzazione della Nuova Linea Torino Lione in Valsusa.

L’incontro si è svolto presso il ministero a Roma, anche con la presenza di Mario Virano, Presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione.

Lupi, dopo l’incontro, ha quindi sintetizzato in cinque punti la posizione del Governo.
Prima di tutto – spiega una nota del Ministero -, “l'opera non è in discussione, è iniziata ed è irreversibile, lo Stato ha già deciso tempi e modi della sua realizzazione”, con tutto questo, però, “è utile da parte dei sindaci, anche oppositori dell’opera, una funzione continua di stimolo e verifica”.

In secondo luogo, è stato precisato che “le opere di compensazione per i Comuni della valle sono necessariamente legate alla realizzazione della Torino-Lione, in questo senso la collaborazione per realizzare insieme l’opera massimizzerà le opportunità che vengono da queste risorse, l’impegno del ministero è perché vengano escluse dal patto di stabilità interno”.

Esclusione totale, invece, delle frange violente di chi si contrappone all’opera. “Non c’è interlocuzione possibile – dice infatti sempre la nota di Lupi -, con i violenti e con i contigui dei sabotatori, siano essi praticanti o teorizzatori dei sabotaggi violenti”.

Ribadito anche che “il criterio della assoluta trasparenza è totalmente condiviso, i costi verranno certificati da un soggetto terzo individuato da una gara internazionale già avviata”.

Il Governo, precisa sempre la nota, “apre la pagina alla verifica del progetto definitivo della tratta nazionale” e conferma che “il luogo del confronto è l’Osservatorio” ma che “verranno individuati altri strumenti cui invitare, su questioni puntuali, le amministrazioni coinvolte”.

Per conto dei sindaci dissenzienti, invece, Sandro Plano (Sindaco di Susa), ha commentato che “si è riallacciato un dialogo istituzionale”.