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L’aeroporto di Bari Karol Wojtyla si ingrandisce. Il 2015 in crescita del 10%

Bari potenzia l’aeroporto con l’inaugurazione di una nuova ala dell’aerostazione passeggeri. L'inaugurazione arriva a valle di un anno, il 2014, che ha visto lo scalo pugliese registrare una buona performance col 2,1% di passeggeri in più sul 2013 (da 3.593.201 a 3.668.115). Ed è buono anche il bilancio di gennaio 2015 col 9,4% di incremento sullo stesso mese del 2014 (da 225.326 a 256.403 passeggeri).

La nuova struttura del “Karol Wojtyla” di Bari si sviluppa per circa 13mila metri quadrati. In particolare sono state realizzati 6 gates, 2 dei quali già predisposti per l’installazione di finger per l’imbarco, e ulteriori spazi commerciali. Con quest’ampliamento, l’aerostazione passeggeri di Bari può far fronte a un traffico di 1.600 pax-ora di punta Tphp (Typical peak hours passengers).

Per la realizzazione dell’opera, annuncia Aeroporti di Puglia, la società pubblica che gestisce gli scali della regione, sono state adottate soluzioni di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, la riduzione delle dispersioni energetiche e degli sprechi nell’uso di energia termica e elettrica. Inoltre, sono stati utilizzati impianti elettrici eco-efficienti e pannelli fotovoltaici integrati nelle facciate e sulle coperture. E grazie alla superficie fotovoltaica integrata con la parete verticale (lato sud) e a un ulteriore impianto in copertura per complessivi 122 kW di potenza installata, che si aggiunge alle altre fonti di produzione di energia presenti in aeroporto, sarà anche possibile la riduzione della bolletta energetica di Aeroporti di Puglia.

Si determinerà così un significativo risparmio di combustibile e di emissioni in atmosfera di CO2. Per AdP, tali interventi sono il frutto di una scelta che ha assicurato alla rete aeroportuale pugliese un potenziamento infrastrutturale, garantendo, al tempo stesso, elevati standard di eco-sostenibilità. Per Giuseppe Acierno, amministratore unico di AdP, «i numerosi interventi coordinati in materia di approvvigionamento energetico, mitigazione dell’impatto ambientale e abbattimento del rumore, hanno fatto degli aeroporti pugliesi un laboratorio sperimentale e un modello di riferimento nazionale per le modalità di approccio ai temi ambientali per la realizzazione di nuove opere».

«Con l’ampliamento – conclude Acierno –, l’aeroporto di Bari si conferma un elemento cardine della rete aeroportuale della Puglia. Il suo inserimento nel Piano nazionale degli aeroporti quale scalo strategico per il bacino Mediterraneo-Adriatico è un esplicito riconoscimento dei livelli di eccellenza raggiunti».