"Sulle grandi infrastrutture di trasporto, logistiche o energetiche, forse le decisioni dovremmo tornare a centralizzarle". Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo a un dibattito sulle infrastrutture a Trieste.
"Ben venga – ha proseguito Serracchiani – la riforma del Titolo V su questo tema". "Sulla Torino-Lione – ha proseguito – dei 52 chilometri in tunnel, 45 sono francesi, il resto italiani. Questo vuol dire che c'è un modo diverso di fare infrastrutture. Che un comune di 500 persone possa fermare una grande linea internazionale – ha concluso – non mi sembra possibile".
Con il Codice degli appalti approvato al Senato "piano piano si sta facendo percorso virtuoso, forse tardivo, ma l'importante era arrivarci". Il codice, ha sottolineato Serracchiani, "contiene molte iniziative che migliorano le criticità che sono state sotto gli occhi di tutti. Parlo del massimo ribasso, dei tempi di definizione delle opere, e soprattutto – ha concluso – della distinzione tra general contractor e direzione dei lavori".