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Infrastrutture: Ministro Delrio, a settembre Piano triennale opere

"L'allegato infrastrutture al Def non è il programma delle infrastrutture strategiche: è il documento in cui si definiscono le nostre priorità. Ma per noi il Ministero deve predisporre il Documento pluriennale di pianificazione". Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, alla sua prima audizione alla commissione Ambiente della Camera, precisando che a questo si lavorerà di qui a settembre e che sarà un piano triennale delle opere pubbliche con investenti stabiliti e piani nazionali di settore.
Delrio ha spiegato che le priorità per il sistema infrastrutturale italiano sono "sicurezza, trasparenza e mobilità intelligente". Il ministro ha anche sottolineato come, nell'ambito della trasparenza, bisogna dare "certezza agli investitori privati, che però non devono considerare lo Stato un bancomat, non possiamo fare da bancomat ai privati".

"Dobbiamo avere una pianificazione complessiva nel piano di programmazione triennale con piani attuativi e con piani strategici di settore. Il piano per la portualità è a buon punto mentre il piano aeroporti già c'è. Ci sarà poi un piano per il sistema idrogeologico, uno per la sicurezza delle scuole, un piano città". Riguardo agli investimenti sulla rete ferroviaria e stradale, Delrio ha fatto presente che "fanno fede i contratti di programma con Rfi e Anas".

"Abbiamo deciso – ha chiarito Delrio – di metterci le priorità delle priorità". "Devono avere coerenza con le reti europee, un certo stato di avanzamento, potenzialità di finanziamento da parte del capitale privato". "Questo non vuol dire che le opere che non sono nel piano non siano importanti".

Il ministro Delrio ha parlato anche delle concessioni autostradali. "In assoluto, ritengo giusto fare le gare" per l'allungamento delle concessioni, ha detto, rispondendo a una domanda incentrata sul nodo dell'articolo 5 del dl Sblocca Italia in materia di prolungamento delle concessioni autostradali. "A me pare chiaro – ha affermato Delrio – che le nuove normative europee stanno ridimensionando l'articolo 5 del decreto Sblocca Italia: forse è bene che facciamo una riflessione più attenta sul tema delle concessioni nel senso di un adeguamento alle normative europee. In assoluto, ritengo giusto fare le gare, che sono una garanzia di trasparenza.

Un prolungamento delle concessioni può essere giusto solo in presenza di determinate condizioni guardando ai casi che vengono valutati giusti anche negli altri Paesi europei. Se poi, fare la gara richiede tanto tempo, allora la si prepara per tempo". "Stiamo valutando insieme con la Ue – ha spiegato Delrio al termine dell'audizione – C'è un dialogo e dobbiamo trovare soluzioni che evitino discussioni con la Ue".