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Infrastrutture: DEF, possibile taglio per le opere della Legge Obiettivo

L’allegato infrastrutture al DEF, il tradizionale documento che fa il punto sulla situazione delle grandi opere della Legge Obiettivo e indica le linee guida della politica infrastrutturale del Governo, è stato illustrato martedì in consiglio dei ministri dal Neoministro alle infrastrutture Graziano Delrio.

Sul tavolo il taglio del numero delle grandi opere strategiche della Legge Obiettivo, che secondo il Sole 24 Ore da 419 diventerebbero 49, per un valore che passerebbe da 383 a 80 miliardi.
Delrio vuole però rafforzare l’impianto strategico del documento e ha messo al lavoro i tecnici. Domani, quando il Governo varerà il Documento di economia e finanza, l’allegato potrebbe quindi subire delle modifiche.

Inoltre, proprio nelle bozze del DEF, alle pagine delle previsioni programmatiche sul conto della Pubblica Amministrazione, il Ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha voluto aprire uno spiraglio positivo sugli investimenti pubblici, modificando verso l’alto le previsioni per i prossimi anni.

In termini di variazione percentuale, il 2015, rispetto all’anno precedente, segnerebbe infatti una crescita dell’1,9% ed il 2016 del 4,5%.

Nel rapporto investimenti-prodotto interno lordo, invece, per il triennio 2016-2018 ci sarebbe un incremento costante di 0,2 punti percentuali per ciascuno dei tre anni.