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Il Governo sblocca subito la Valdastico Nord, a luglio piano Anas e Terzo Valico

Il governo e la Regione Veneto, riescono a strappare, all'ultimo secondo utile per non far decadere la concessione della Brescia-Padova , l'intesa della Provincia di Trento per la realizzazione dell'autostrada Valdastico Nord, prolungamento fino alla A22 dell'attuale tratta che finisce a Piovene Rocchette (opera da circa un miliardo di euro).

La Provincia di Trento ha però chiesto in cambio la rinuncia da parte della Regione Veneto, del progetto "parallelo" della superstrada a pedaggio Valsugana, progetto messo in piedi dal Veneto nel 2011 per collegare la futura Pedemontana Veneta con la A22 verso Trento e Bolzano, visto il perdurare del "no" di Trento alla Valdastico e dunque di fatto in alternativa ad essa.

È prevista subito la firma di un'intesa istituzionale tra il presidente della Regione Veneta Luca Zaia e quello della Provincia di Trento Ugo Rossi che sancisca appunto questo scambio: il Veneto si impegna a revocare la procedura per realizzare la Valsugana, e Trento si impegna a dare l'assenso al governo per realizzare la Valdastico.

Dopo l'intesa, è previsto infatti l'accordo sulla Valdastico tra Provincia di Trento e Ministero delle Infrastrutture. Infine domani, in una seduta del Cipe che sarà convocata apposta per questo, il governo prenderà atto dei due accordi e invierà subito alla Commissione europea una richiesta di proroga straordinaria di 18 mesi della concessione dell'Autostrada Brescia-Padova (società controllata al 45% da Re Consult Infrastrutture, una Spa con soci forti Intesa Sanpaolo e Astaldi, e poi con gli enti locali al 32%).

La proroga della concessione al 31/12/2026, infatti, concordata nel 2009 con la Commissione europa, si regge solo se entro il 30 giugno (martedì prossimo) sarà approvato il progetto definitivo della Valdastico Nord, altrimenti tornerà in vita l'originaria scadenza del 30 giugno 2013, già ora in prorogatio, ed entro sei mesi dovrà essere concordata la decadenza formale della concessione e pagato al concessionario quanto investito in questi anni e non ammortizzato (1,2 miliardi di euro per la tratta sud della Valdastico). Una prospettiva molto rischiosa per il governo, visto che la società oltre al "valore di subentro" da 1,2 miliardi aveva già chiesto con un ricorso al Tar indennizzi da mancati guadagno per cifre probabilmente superiori.

Visto che il governo non è riuscito ad arrivare entro il 30 giugno all'approvazione del progetto, ecco la richiesta di mini-proroga di 18 mesi, per poi approvare il progetto e fare scattare la maxi-proroga al 2026 (o forse 2027).

I 18 mesi serviranno infatti a definire un nuovo progetto, perché il via libera di Trento è subordinato anche alla ridiscussione del tracciato al fine di ridurne al massimo l'impatto ambientale.

Si tratterà poi di vedere se la Commissione europea sarà disposta a concedere l'ennesima proroga a una concessione autostradale italiana. Se così sarà, l'obiettivo è approvare il progetto entro la fine del 2016, per poi avviare i lavori nel 2017.

Piano Anas da 1,1 miliardi
La seduta preparatoria del Cipe (pre-Cipe) svoltasi ieri ha dato anche il via libera all'approvazione del Contratto di programma Anas 2015, finanziato con i fondi della legge di Stabilità 2015, che prevede investimenti per 1.150 milioni di euro. Il programma è stato definito in tempi record dal nuovo Cda dell'Anas (nominato il 18 maggio scorso) guidato da Gianni Armani, e conterrà una svolta rispetto agli ultimi piani firmati da Pietro Ciucci: gli investimenti saranno in larga prevalenza costituiti da interventi di manutenzione straordinaria, a partire dalle "opere d'arte" (ponti, viadotti, gallerie), mentre le nuove opere, al contrario dei Contratti Anas degli ultimi anni, avranno un ruolo marginale. La seduta Cipe per approvare il contratto Anas e il Terzo Valico – già annunciata dal premier Renzi per oggi – dovrebbe svolgersi entro la prima metà di luglio.

Terzo Valico, Lotto costruttivo
Il Cipe di luglio darà anche l'assenso al terzo lotto costruttivo della tratta ad alta capacità ferroviaria Genova-Milano (costo totale 6.278 milioni , di cui finora in corso d'opera o appalto i primi due lotti da 760 e 860 milioni), definito da Rfi in 607 milioni di euro in base ai nuovi finanziamenti statali resi disponibili da Sblocca Italia e legge di Stabilità 2015 (in tutto, appunto, 607 milioni).

Dopo l'ok del Cipe il general contractor Cociv (a guida Salini Impregilo) e Rfi potranno firmare l'addendum contrattuale e quindi Cociv potrà appaltare le opere per questo terzo lotto (il 60% delle opere civili devono andare in gara europea).