Malte colorate, resine ecologiche, calcestruzzi super-drenanti. Ma anche soluzioni fotocatalitiche, mattonelle "solari" e percorsi luminescenti. Per le piste ciclabili è scattata l'era dell'innovazione. I progetti, sempre più numerosi, per realizzare percorsi in particolare nelle aree urbane – a Roma è attesa a giorni la presentazione del Grab, l'anello ciclabile da 44,2 km – stanno facendo da traino all'uso di materiali di nuova generazione, rispettosi dell'ambiente ma anche in grado di svolgere innovative "funzioni".
Dall'Olanda, il Paese delle biciclette per eccellenza, arrivano soluzioni davvero sorprendenti: l'azienda SolaRoad ha messo a punto una pavimentazione fotovoltaica super-resistente in grado di produrre energia grazie all'immagazzinamento del calore. Ed è sempre olandese la prima pista ciclabile fotoluminescente: realizzata dalla compagnia Heijmans e dallo studio Roosegaarde vicino Eindhoven è a base di 50mila sassolini in grado di accumulare luce solare durante il giorno per rilasciarla nella notte.
Sul fronte "green" numerose le soluzioni disponibili. Italcementi vanta in catalogo i.idro Drain, un'innovativa formulazione di calcestruzzo che assicura un'altissima capacità drenante, 100 volte superiore a quella di un terreno naturale, in grado di restituire la pioggia al terreno, senza interrompere il ciclo naturale dell'acqua. È basata sul recupero di materiali non altrimenti riciclabili la collezione "Linea verde" di Iterchimica. L'azienda ha anche una linea di malte (Itercolor) che consentono di realizzare pavimentazioni coloratissime per piste ciclabili: rosso e verde i colori "standard" ma si possono richiedere anche altre colorazioni per creare percorsi "architettonici". È composto da leganti polimerici e quarzi selezionati a ridotta granulometria Epo Street di Italkem che fa capo alla linea Rasocrete, la soluzione non bituminosa e non cementizia, completamente atossica, drenante, antiscivolo e fotocatalitica: il materiale è infatti in grado di abbattere la presenza di gas di scarico.