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Confindustria, il primo trimestre è partito bene. PIL visto in aumento oltre attese

La sequenza di statistiche uscite nell'ultimo mese, come fatturato, ordini, produzione industriale ed edilizia, vendite di auto, export, occupazione, fiducia, contiene molte sorprese finalmente positive per l'economia italiana e convalida le attese di un aumento del PIL nel 2015 superiore alle previsioni rilasciate a dicembre (+0,5% e +1,1% nel 2015-16).
 
Si infittisce quindi la possibilità di revisione rialzo delle stime da parte del Centro Studi Confindustria (CSC) a giugno prossimo. Secondo Viale dell'Astronomia “la partenza da fermo limita la performance in media d'anno, ma la crescita acquisterà velocità nel secondo semestre, lasciando una buona eredità al 2016”.

Per gli industriali, affinché il ritmo si consolidi è necessario che, al rinnovato slancio dell'export e al timido recupero dei consumi, si affianchi il contributo degli investimenti, cruciali sia per la domanda sia per la ricostituzione di potenziale produttivo. Anche al netto delle costruzioni, nel 2014 gli acquisti di macchinari e impianti hanno mancato l'appuntamento con la ripresa.
 
Finora non ci sono segnali di cambio di passo e gli investimenti stentano a ripartire in molti paesi avanzati, a causa dell'incertezza generata dalla crisi. Confindustria sottolinea, poi, che la morsa del credito si allenta e i tassi scendono; la fiducia migliora; e stima una domanda interna in aumento che farà crescere il basso utilizzo degli impianti.

Quanto alle condizioni esterne, secondo il CSC “sono favorevoli”. La crescita americana è robusta; gli emergenti, pur rallentando, forniscono un forte apporto all'espansione globale; nell'Eurozona si moltiplicano i segnali di accelerazione. Il cambio dell'euro potrebbe ulteriormente deprezzarsi. I prezzi delle materie prime sono più contenuti.