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Concessioni autostradali, le future modifiche dei rapporti concessori

Non si è fatta attendere la risposta del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, alle perplessità sollevate dal Presidente di ANAC , Raffaele Cantone, sui contenuti dell'art. 5 del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133 (convertito dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164).

Stimolare la crescita economica, aumentare l'occupazione completando i Corridoi comunitari, mediante il coinvolgimento della finanza privata. È questo l'obiettivo – si legge nella nota con la quale il Ministro Lupi ha risposto al Presidente dell' ANAC, Raffaele Cantone – della nuova disciplina delle modifiche del rapporto di concessione in materia autostradale.

Obiettivo – scrive il Ministro Lupi – allineato con le linee portanti del Piano Junker che punta ad investire, sulle infrastrutture di rilevanza comunitaria, 315 miliardi di euro nel prossimo triennio, partendo da una ridotta disponibilità delle risorse pubbliche, per incentivare l'afflusso di capitali privati.

Nel recepire le osservazioni del Presidente Cantone, il Ministro Lupi sottolinea che nell'impianto della norma, le modifiche del rapporto di concessione sono subordinate alla reperimento di risorse per la realizzazione di investimenti essenziali per l'adeguamento e la sicurezza della rete, a fronte di livelli tariffari sostanzialmente invariati.

Sul tema degli aumenti tariffari, inoltre, nei casi di attuazione del disposto di cui all'art. 5 del decreto legge "Sblocca Italia", è previsto che l'Unione Europea presti il proprio assenso preventivo alle modifiche proposte.