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C’è l’accordo sulla Grecia

Dopo un vertice fiume durato più di 17 ore, alla fine i leader dell'Eurozona hanno trovato l'intesa. A riferirlo per primo è stato via twitter il premier belga Charles Michel, con un sintetico messaggio: "agreement", accordo. Tusk: "Accordo unanime". Eurogruppo per discutere prestito ponte alla Grecia alle 15 Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in conferenza stampa lo ha definito un accordo unanime e "siamo pronti per l''Esm", lo European Stability Mechanism, il Fondo salva Stati e salva-banche creato per proteggere dalle insolvenze l'Eurozona e che permetterà il sostegno finanziario del Paese ellenico.

Le condizioni – aggiunge Tusk – sono rigide, severe, e i ministri delle finanze dovranno decidere "con urgenza come aiutare la Grecia con un finanziamento ponte per far fronte alle esigenze finanziarie immediate, ovvero quei 7 miliardi che servono entro il 20 luglio prossimo per ripagare i debiti arretrati al Fondo monetario internazionale e le prossime scadenze (in particolare 3,5 miliardi di debiti con la Bce).

Come ha annunciato lo stesso presidente Jeroen Dijsselbloem al termine del vertice, la discussione avverra' questo pomeriggio nella riunione mensile dell'Eurogruppo, la stessa che dovrà decidere la nomina del nuovo presidente (Jeroen Dijsselbloem è in scadenza ma è candidato a un secondo mandato). La riunione, la terza in tre giorni per i 19 ministri, è prevista a partire dalle 15. Tsipras: "Abbiamo ottenuto l'alleggerimento del debito" Il premier greco Alexis Tsipras, lasciando l'Eurosummit, ha parlato di una decisione che mantiene la Grecia in condizioni di stabilità finanziaria e che dà la possibilità del rilancio. L'applicazione dell'accordo – ha poi osservato – sarà difficile.

Ma "abbiamo lottato duro" a Bruxelles e ora lo faremo in Grecia contro "gli interessi" consolidati. Tsipras ha poi annunciato che Atene ha ottenuto l'alleggerimento del debito e finanziamenti a medio termine". La grecia – ha detto Tsipras – attuerà delle riforme radicali per liberarsi dalle oligarchie. Poi ha assicurato che il peso dei sacrifici, ricadrà su coloro che non hanno pagato durante la crisi. Tsipras ha rivendicato di aver combattuto una dura battaglia e di aver scongiurato i piani dei circoli conservatori d'europa per lo strangolamento finanziario della Grecia e il cllasso del suo sistema bancario. Renzi: "Non sottovalutare accordo, ma no trionfalismi. Stanotte si è rischiata la Grexit".

Per il premier Renzi è stata una nottata di grande impegno e anche di qualche tensione ed è stato raggiunto, "un accordo importante che in molti momenti della nottata non è apparso scontato". Poi il presidente del Consiglio ha aggiunto che questa notte si è sfiorata la Grexit e che l'Italia si è battuta affinchè si evitasse che un fondo con i beni di Atene fosse tenuto in Lussemburgo. "Questa ha detto – sarebbe stata una umiliazione". Merkel: "Terzo piano di aiuti da 82-86 miliardi, se necessario allungamento periodo di grazia per debito" Il terzo aiuto finanziario – ha detto in conferenza stampa la cancelliera Angela Merkel – sarà di 82-86 miliardi. L'accordo secondo il capo di governo tedesco raggiunto all'unanimità sulla Grecia, ha più vantaggi che svantaggi. Merkel ha inoltre aggiunto che non chiederà al Parlamento un voto di fiducia sull'accordo sul debito della Grecia: "Non c'e' bsiogno di un piano B per la Grexit perché è stata trovata l'intesa sul piano A".

Il Parlamento di Atene – afferma Merkel – deve approvare "tutte le condizioni" previste dall'accordo con l'Eurogruppo e, quando arriverà l'ok dalla Grecia – il Bundestag si riunirà per approvare il piano di aiuti. L'Eurozona, ha aggiunto la cancelliera, è pronta a prendere in esame, "se necessario", un allungamento del periodo di grazia e altre misure, come una estensione del programma di rimborso, per assicurare la sostenibilità del debito. Ma un suo taglio, ha poi aggiunto, non è un'opzione sul tavolo. Inoltre, per Merkel un eventuale intervento sul debito potrà avvenire solo dopo la prima valutazione positiva del nuovo programma di assistenza finanziaria, così come concordato e scritto nel documento conclusivo adottato dall'Eurosummit Juncker: "Cittadini greci non umiliati". Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha affermato che con questo accordo è stata evitata una Grexit, "l'obiettivo per il quale ci siamo sempre battuti. In questo compromesso – ha detto – non ci sono nè vincitori nè sconfitti. Non penso che i cittadini greci siano stati umiliati, si tratta di un accordo tipicamente europeo".

Dijsselbloem: "Ora parola al Parlamento greco, con accordo 25 miliardi subito alle banche greche" L'intesa sulla Grecia – ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem – prevede la creazione di un fondo che "privatizzerà asset di Stato per realizzare profitti, e servirà ad abbattere il debito e alla ricapitalizzazione delle banche. Domani e mercoledì – aggiunge – il parlamento greco dovrà legiferare". L'accordo – ha spiegato Dijsselbloem – permetterà di ricapitalizzare le banche greche con 25 miliardi di euro subito.

Lagarde (Fmi): "Buon passo per ricostruire fiducia" Parla di un accordo laborioso, "un buon passo per ricostruire la fiducia, ma ora dobbiamo continuare a mettere in atto gli impegni", ha detto il direttore generale del Fmi Christine Lagarde. Hollande: Tsipras ha fatta una scelta coraggiosa, mercoledì il voto all'Assemblea nazionale Il premier greco Tspiras – ha detto il presidente francese Hollande – ha fatto "una scelta coraggiosa.

Oggi – ha insistito Hollande – c'è stata una decisione storica e l'Assemblea nazionale francese voterà mercoledì sulla dichiarazione del vertice sulla Grecia". Il ministro del Lavoro Skourletis: "Offerta di salvataggio non percorribile, verso elezioni anticipate" Il ministro greco del Lavoro, Panos Skourletis, parlando alla tv di Stato greca Ert ha detto che "la forza della maggioranza di governo in Grecia è in dubbio e non si possono dare colpe ai deputati che non saranno d'accordo con le condizioni dell'accordo con i creditori internazionali".

L'offerta di salvataggio proposta alla Grecia – prosegue Skourletis – non è percorribile e richiederà il sostegno dei deputati dell'opposizione o un governo di unità nazionale per la sua applicazione. Il ministro vede l'ipotesi di elezioni anticipate quest'anno. "In circostanze diverse, se ci fosse normalità, se non ci fossero controlli dei capitali e problemi alle banche, direi immediatamente che dovremmo andare alle elezioni", ha affermato il ministro.