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Brennero, dopo l’ok del Cipe è in arrivo bando da 1,4 miliardi sul lato italiano

L'autorizzazione al nuovo lotto costruttivo, approvata dal Cipe il 29 aprile (3° lotto costruttivo, assegnati 920 milioni per la parte italiana, con gli 840 mancanti provenienti da Slocca Italia e legge di Stabilità 2015) ha accelerato l'avvio della maxi-tratta "Fortezza-Mules-confine di Stato" del tunnel ferroviario di base del Brennero, che vale in tutto 1,8 miliardi di euro.
Bbt se (società italo-austriaca controllata al 50% da FS e dall'omologo austriaco) ha inviato il 30 aprile alla Gazzetta europea (Guce) l'avviso di pre-informazione che apre di fatto la fase di gara per l'appalto di sola esecuzione, che avrà una base d'asta di 1,4 miliardi di euro.

Il Dm Lupi-Padoan attuativo dello Sblocca Italia, assegnando all'opera 270 milioni di euro, stabiliva, «previa autorizzazione del Cipe all'avvio dei lavori del terzo lotto costruttivo», l'obbligo di «pubblicare il bando di gara dei lavori del medesimo terzo lotto e/o le relative manifestazioni di interesse sulla Guce» entro il 30 aprile.
Ma il Dm Lupi-Padoan è stato co-firmato solo il 4 marzo, e registrato dalla Corte dei conti solo il 29 aprile. Lo stesso giorno, a 24 ore dalla scadenza indicata dal decreto Sblocca Italia, è arrivata in serata la delibera del Cipe.

«Il bando di gara è pronto – spiega Raffaele Zurlo, amministratore delegato Bbt per la parte italiana – ma per la pubblicazione dobbiamo aspettare almeno la registrazione della delibera da parte della Corte dei Conti. Il 30 aprile abbiamo inviato alla Gazzetta Europea l'avviso di pre-informazione. Una volta pubblicata (ci vorrà qualche giorno), i progetti saranno già consultabili da parte delle imprese interessate».

Il Comitato ha individuato una nuova articolazione dell'opera in 6 lotti, prendendo atto dell'aggiornamento del cronoprogramma e del nuovo costo complessivo della galleria di base del Brennero, pari a 8,8 miliardi di euro, di cui il 50% (4,4 miliardi) a carico dell'Italia (ridotti rispetto ai 4,865 miliardi previsti nel 2013).

«Il 3° lotto costruttivo – spiega Zurlo – ha un costo complessivo di 1,8 miliardi di euro, coperti al 50% da Austria e Italia (i 920 milioni assicurati con l'approvazione Cipe del 29 aprile, ndr). Il valore a base d'asta sarà di 1,4 miliardi, il resto per direzione lavori, costi organizzativi e stipendi, somme a disposizione. L'appalto sarà di sola esecuzione, sulla base del progetto esecutivo, e i lavori riguarderanno le opere civili per l'intera tratta italiana dell'opera, da Fortezza, a Mules al confine di Stato. Altri finanziamenti e altri appalti arriveranno tra qualche anno per l'armamento ferroviario, per le opere civili si tratta dell'ultimo bando».

Il progetto esecutivo relativo a questo terzo lotto, validato e appaltabile, prevede la realizzazione di due gallerie di linea, ciascuna della lunghezza di circa 20 km, e di un cunicolo esplorativo della lunghezza di circa 14,5 km. Per la realizzazione delle due gallerie di linea e del cunicolo esplorativo è previsto l'utilizzo di 4 frese (TBM) e, segnatamente: una TBM aperta del diametro di 9,50 m per la realizzazione del tratto che va dalla discenderia di Mules fino al limite del lotto costruttivo del Sotto-attraversamento Isarco, due TBM scudate (non in pressione) del diametro di 10,40 m per la realizzazione del tratto compreso tra la discenderia di Mules ed il confine di Stato ed, infine, una TBM scudata del diametro di 6,40 ml per la realizzazione del cunicolo esplorativo. Il Progetto prevede, inoltre, la realizzazione della fermata di emergenza di Campo di Trens, che consentirà, in caso di emergenza, il soccorso e l'evacuazione dei passeggeri.

«L'opera – spiega Bbt – è stata concepita in modo tale da garantire il massimo rispetto per la conservazione e la tutela dell'ambiente, escludendosi, a tal fine, qualsiasi utilizzo di schiume e/o additivi chimici nel corso delle opere di scavo».

La realizzazione della Galleria di Base del Brennero, oltre ad avere una notevole importanza strategica nei collegamenti ferroviari tra l'Italia ed il nord Europa, avrà un notevole impatto economico e sociale in Alto Adige e in tutto il Paese. Il cantiere vedrà, infatti, impiegate non meno di 400 unità, numero che raddoppia se si considera l'indotto.