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Bce: Italia usi «tesoretto» spread per tagliare il deficit

L’Italia, come Belgio e Francia, dovrebbe usare i risparmi da minori interessi «per ridurre il deficit» anziché aumentare la spesa.
Lo scrive la Bce nel suo bollettino ricordando che Belgio e Italia hanno «elevati gap» nel consolidamento strutturale richiesto dalla regola del debito. La Ue ha tenuto conto delle «attenuanti» di bassa crescita e riforme.

Per due Paesi, Italia e Belgio, si rileva «un consistente ritardo nell’azione di risanamento necessaria ai fini della regola sul debito. In base a quest’ultima – si legge nel documento – nel 2015 il miglioramento del saldo strutturale dovrebbe ammontare al 2,1% del Pil per l’Italia (a causa dei ritardi nel risanamento accumulati dal 2013), rispetto alla previsione di uno sforzo strutturale pari allo 0,3%… a fronte di una previsione di misure strutturali pari allo 0,5% del Pil».

Tali requisiti, prosegue il Bollettino, non trovano riscontro nelle raccomandazioni specifiche per il 2015 rivolte ai due paesi, «poiché la Commissione ha concluso che la deviazione dalla regola su debito è giustificata da fattori rilevanti quali le sfavorevoli condizioni economiche e l’attuazione di riforme strutturali».
Confindustria rivede al rialzo la stima del Pil italiano nel 2015 a +1% (dal +0,8% stimato in giugno e sopra lo 0,9% annunciato dal governo) e nel 2016 a +1,5% (da +1,4%), in un quadro che migliora per effetti esogeni e deve essere consolidato con gli interventi della Finanziaria.

Il rapporto deficit/Pil è visto al 2,8% quest’anno e al 2,1% il prossimo (2,7% e 2% le previsioni precedenti), in leggero peggioramento per le maggiori uscite; il debito/Pil al 133% (da 132,7% e 131,9%) e 132,6% nel 2016. È quanto si legge negli Scenari economici presentati dal Centro studi di Confindustria (Csc). L’Associazione, la disoccupazione in Italia nel 2015 sarà pari in media al 12,2%, scendendo ulteriormente all’11,8% nel 2016.