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Bari e Durazzo, accordo tra i porti: “C’è l’ipotesi di sdoganare in mare i Tir”

Promuovere lo sviluppo del traffico merci tra i due porti e migliorare la qualità dei servizi offerti ai passeggeri. Sono gli obiettivi di un protocollo d’intesa sottoscritto dalle Autorità portuali di Bari e Durazzo. “È un’opportunità importante e siamo pronti a coglierla per agevolare al massimo i trasporti passeggeri e merci”, ha detto il primo ministro della Repubblica di Albania, Edi Rama, alla firma del protocollo.

In pratica l’accordo migliorerà i collegamenti tra il Porto di Durazzo e quello di Bari, puntando soprattutto sull’integrazione dei sistemi informativi per la semplificazione e velocizzazione dei controlli di frontiera, e avrà ricadute positive immediate sull’operatività dei collegamenti fra le due sponde.

“I due porti frontalieri”, si legge nel protocollo, “si impegnano a sviluppare congiuntamente attività operative, di ricerca e di formazione nei settori di comune interesse per il supporto e lo sviluppo del traffico merci e passeggeri tra i Porti di Bari e Durazzo nello specifico, ma non esclusivo, settore d’azione della creazione di sistemi Its a supporto del traffico marittimo e del sistema logistico di rispettiva appartenenza”.

“Ben venga una base comune sul traffico dati, come previsto dal protocollo, per incrementare qualità, sicurezza e commercio”, ha spiegato il primo ministro Edi Rama. “Occorre spingere sempre più avanti la collaborazione e se lo scorso anno sono stati 690mila i passeggeri tra i due porti”, ha aggiunto il commissario straordinario dell’Autorità portuale del Levante, Francesco Mariani, “quest’anno sono già 514mila con un incremento del 5 per cento.

Ben venga sì lo scambio informatico con Durazzo per prevedere servizi nei due porti ed essere in condizioni di conoscere i flussi, anche ai fini dei controlli ma soprattutto per favorire le procedure. Sempre ai fini di velocizzare le procedure”, ha concluso Mariani, “c’è l’ipotesi già al vaglio di sdoganare in mare i Tir. Abbiamo infine bisogno di consolidare traffico, quei 60mila camion che transitano tra i due scali”.