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Autostrade, la commissione Ambiente svolgerà un’indagine sulle concessioni

La commissione Ambiente della Camera ha deciso di svolgere una indagine conoscitiva – da concludersi entro il 30 giugno – in materia di concessioni autostradali. L'VIII commissione di Montecitorio si rifà in particolare all'articolo 5 del decreto Sblocca Italia che prevede modifiche in tema di concessioni autostradali: "le richieste di modifica del rapporto concessorio – si legge nella delibera della commissione che approva l'avvio dell'indagine conoscitiva – prevedono nuovi investimenti da parte dei concessionari, i quali sono comunque tenuti alla realizzazione degli investimenti già previsti nei vigenti atti di concessione".

L'obiettivo dell'indagine è dunque l'acquisizione di elementi di informazione sul sistema delle autostrade in concessione relativamente a queste tematiche: il quadro degli investimenti programmati, realizzati e in corso di realizzazione, nonché le politiche tariffarie ("al riguardo – si legge – sarebbe opportuno disporre di informazioni anche in ordine ai piani finanziari delle società concessionarie, relativamente agli investimenti privati e pubblici"); le modalità di affidamento dei lavori e servizi da parte delle società concessionarie ("in proposito, sarebbe opportuno disporre di un quadro degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria affidati a terzi e di quelli realizzati 'in house'"); l'attuazione della nuova disciplina definita dallo Sblocca Italia in relazione agli investimenti aggiuntivi, che potranno essere mobilitati, e alla prospettata adozione di tariffe più favorevoli per l'utenza, nel rispetto dei principi della normativa europea; verifica dello stato complessivo degli investimenti riguardanti le tratte autostradali in relazione ai flussi di traffico.

Verranno uditi rappresentanti: del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti; dei concessionari autostradali; del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) e del Nucleo di consulenza per l'attuazione e regolazione dei servizi di pubblica utilità (Nars); delle regioni; dell'Autorità di regolazione dei trasporti; rappresentanti dell'Azienda nazionale autonoma delle strade statali (Anas); dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac); della Corte dei conti; dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato; della direzione generale Concorrenza Commissione europea; dell'Adusbef; di Federconsumatori; del Codacons; di Banca d'Italia; delle principali associazioni ambientaliste.

Tariffe e condizioni di accesso più favorevoli per gli utenti; investimenti necessari per gli interventi di potenziamento, adeguamento strutturale, tecnologico e ambientale delle infrastrutture autostradali nazionali, nel rispetto dei parametri di sicurezza piu' avanzati prescritti da disposizioni dell'Unione europea.

Sono, questi, gli obiettivi espressi dalla norma di cui all’art.5 dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, di conversione del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133 (c.d. "Sblocca Italia"), in forza della quale, entro il 30 giugno 2015, i concessionari di tratte autostradali nazionali possono sottoporre al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti modifiche degli attuali rapporti concessori finalizzate a procedure di aggiornamento o revisione, anche mediante I'unificazione di tratte interconnesse, contigue o tra loro complementari, ai fini della loro gestione unitaria, nell’intento di assicurare gli investimenti necessari per gli interventi di potenziamento e adeguamento strutturale, tecnologico ed ambientale delle infrastrutture, nonché tariffe e condizioni di accesso più favorevoli per gli utenti.

Il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, con una lettera inviata al Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, al Presidente del Senato, Pietro Grasso, ed al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha rilevato alcuni profili di criticità che potrebbero derivare dall'applicazione della norma predetta.