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Auto e dollaro spingono l’export +6,3%

Auto e dollaro. Il mix vincente che da qualche mese sta trascinando fuori dalle secche l’economia italiana continua a rappresentare l’elemento chiave per la crescita dell’export. A luglio l’aumento su base annua è del 6,3%, sesto mese consecutivo in progresso: in termini assoluti significa quasi due miliardi e mezzo di incassi in più rispetto allo stesso mese del 2014.

In termini geografici i dati più confortanti vengono dai paesi extra-Ue, ancora una volta in primis dagli Usa. Gli acquisti di Washington balzano del 22,9%, in linea con il dato dall’inizio dell’anno. Una crescita “targata” evidentemente dollaro, il cui apprezzamento si traduce in maggiori incassi in euro anche a parità di volumi. Spettacolare, in particolare è la corsa delle quattro ruote, con vendite verso gli Usa più che raddoppiate nei primi sette mesi dell’anno, pari a 2,7 miliardi di euro.

L’altra notizia confortante arriva dalla Cina, dove il rallentamento interno non sembra per il momento penalizzare gli acquisiti di made in Italy, in crescita di quasi 4 punti nel mese. Bene anche Turchia e India, mentre non accenna ad arrestarsi l’emorragia di vendite in Russia, che a luglio cede quasi il 35% dei valori rispetto all’anno precedente.

Buona la performance anche in Europa, anche se i nostri due primi mercati di sbocco, Germania e Francia, avanzano di appena un paio di punti percentuali. Decisamente meglio la Spagna (+10,1%) mentre lo spostamento di export di farmaci verso il Belgio è probabilmente responsabile del balzo di oltre 42 punti per Bruxelles.

I mercati Ue crescono in media del 5,7%, migliorando la performance dei primi mesi dell’anno. Tra i settori, bene come detto le auto (+29,8%), la farmaceutica (+20,6%) e l’elettronica, ma le crescite in realtà sono diffuse ovunque: nessun comparto manifatturiero presenta un segno meno.

La ripresa dell’economia è confermata anche dalla risalita delle importazioni (+4,2%), ormai in aumento da sei mesi consecutivi. Nonostante questo, il saldo commerciale migliora ancora superando nel mese gli 8 miliardi di euro, uno in più rispetto a luglio 2014.