Ancora un passo avanti per il super geometra. Il nuovo corso di laurea, che dovrà portare la categoria ad allinearsi pienamente alle indicazioni che ci arrivano dall'Europa, ha appena ricevuto il via libera dell'assemblea dei presidenti degli ordini territoriali. Adesso, perché diventi realtà già nel corso del 2015, è atteso un decreto ministeriale che recepisca le indicazioni fornite dai professionisti.
La proposta, firmata dal presidente del Cng Maurizio Savoncelli, era stata già recapitata al Governo nei mesi scorsi, con l'auspicio di chiudere la partita nel corso del 2015. Adesso, anche gli ordini territoriali hanno dato il loro via libera al nuovo assetto, che prevede l'accesso alla professione attraverso un corso di laurea.
«Questo progetto – ha spiegato Savoncelli – permetterà ai giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una specifica laurea triennale presso il proprio istituto, a due passi da casa. Una innovazione inedita in Italia, che rafforzerà la figura professionale del geometra nel quadro della più ampia concorrenza europea».
Il problema nasce proprio dalle norme comunitarie. La direttiva Ue n. 36/05, infatti, non contempla la possibilità che soggetti senza laurea si attestino al cosiddetto "livello D", quello che consente di esercitare la libera professione e di progettare. Si tratta di una norma che, per adesso, in Italia è stata recepita solo in parte. In prospettiva, però, potrebbero esserci conseguenze per le professioni che includono diplomati nei loro albi, come i geometri.
Allora, il Consiglio nazionale ha cominciato a muoversi nella direzione di una ristrutturazione decisa del percorso formativo e delle competenze degli iscritti ai suoi ordini territoriali, mettendo in campo un titolo di studio equivalente alla laurea. Si tratta, in sostanza, di un corso professionalizzante post diploma, con una valenza universitaria e dalla durata di tre anni, rivolto esclusivamente agli studenti degli istituti tecnici Costruzioni ambiente e territorio (Cat), i nuovi geometri della riforma Gelmini.
Questi corsi saranno direttamente abilitanti e consentiranno l'iscrizione all'albo. Portando una lunga serie di vantaggi: i giovani avranno la possibilità di entrare nel mondo del lavoro a 22 anni già qualificati; il loro titolo di studi sarà allineato alle direttive dell'Europa in materia; il corso di studi si svolgerà all'interno dello stesso istituto che ha ospitato lo studente fino al diploma, pur essendo curato da un'università. Ancora, i piani di studi saranno certificati direttamente dal Consiglio nazionale geometri che, per tutelare la specificità dell'indirizzo, eviterà deviazioni rispetto alle sue indicazioni.
Perché la proposta si trasformi in realtà, adesso, è necessario attendere soltanto un intervento del ministro della Pubblica istruzione, Stefania Giannini, che dovrà regolamentare il percorso di studi con un decreto del suo dicastero. Se la partita sarà chiusa prima dell'estate, i primi diplomati Cat, in base alla riforma Gelmini, potrebbero scegliere il percorso di super geometra già alla fine del 2015.