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A35 Brebemi, precisazioni su divulgazione notizie a mezzo stampa

Con riferimento al contenuto degli articoli di stampa pubblicati nei giorni scorsi relativamente all’autostrada Brebemi A35, riteniamo opportuno fornire alcune precisazioni:

  • Brebemi ha ricevuto, a Londra, ben due prestigiosi premi per il miglior Project Financing europeo di cui è stata data evidenza nella stampa internazionale;
  • la A35 è stata interamente realizzata con capitale privato;
  • i lavori di realizzazione dell’autostrada, nonché le attività gestionali, hanno assicurato per il periodo 2010-2015 evidenti benefici sulla fiscalità generale, ovvero il versamento di duecentocinquanta milioni di Euro per IVA corrisposta ai fornitori, di sei milioni di euro per imposte dirette e sostitutive, nonché di ventuno milioni di Euro per imposte di registro relative alle procedure espropriative;
  • durante i primi 20 anni di gestione (2015-2035) verranno altresì complessivamente versati ottocentosettantotto milioni di Euro di Iva all’erario e trecentocinquantatre milioni di Euro di imposte dirette;
  • il 25% degli investimenti Brebemi, pari a circa quattrocentrotrentadue milioni di Euro, riguardano interventi di viabilità ordinaria, mitigazioni e compensazioni ambientali a favore di un territorio che ha evidentemente visto un importante aumento della propria competitività in un momento di forte crisi economica internazionale.

E’ in sostanza evidente che:

  • la partita contabile resterà comunque ampiamente a favore dello Stato, tanto in termini di fiscalità che di ovvi vantaggi che una nuova infrastruttura offre ai territori attraversati;
  • il costo iniziale dell’Opera è aumentato in ragione delle numerose prescrizioni, rese in sede di approvazione del progetto Brebemi, afferenti la realizzazione di nuova viabilità non soggetta a pedaggio, nonché dei suddetti interventi di compensazione e mitigazione ambientale.

 La Società Brebemi in data 20 dicembre 2013 ha inoltre avanzato alla Concedente CAL S.p.A. specifica istanza al fine di ottenere il riequilibrio del Piano Economico Finanziario (PEF) di concessione, secondo i termini e le modalità descritte dalla Convenzione Unica che regola il rapporto concessorio. L’esigenza del riequilibrio deriva infatti da un’alterazione economico-finanziaria dovuta a eventi straordinari non imputabili alla Concessionaria, conseguentemente traducendosi in un diritto previsto dalla vigente normativa.

Brebemi ha peraltro puntualmente e diligentemente assicurato l’adempimento alle proprie obbligazioni contrattuali, entrando in esercizio in data 23 luglio 2014, ancorché la sopramenzionata procedura di riequilibrio sia ormai pendente da quasi due anni.

Si fa spesso riferimento, poi, a contributi pubblici che la A35 non ha mai ricevuto.

Piuttosto, in pendenza del riequilibrio del PEF è intervenuta la Legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (c.d. Legge di Stabilità 2015) che ha previsto, all’art. 1, comma 299, che “è istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro annui per il periodo dal 2017 al 2031, finalizzato prioritariamente alla realizzazione di opere di interconnessione di tratte autostradali per le quali è necessario un concorso finanziario per assicurare l’equilibrio del Piano economico e finanziario. Alla ripartizione delle risorse si provvede con delibera del CIPE su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il contributo è utilizzato esclusivamente in erogazione diretta”.

Contestualmente la Regione Lombardia, con decreto del 30 dicembre 2014, n. 12781, ha individuato nell’allegato A del medesimo decreto, quale capitolo di spesa di natura obbligatoria, venti milioni di euro annui per il triennio 2015-2017 per la “realizzazione, completamento e miglioramento dell’accessibilità di sistemi stradali e autostradali attuati con procedure di partenariato pubblico – privato”.

Tale contribuzione nazionale e regionale è dunque intimamente connessa alla realizzazione di nuovi interventi infrastrutturali, precipuamente finalizzati al miglioramento dell’accessibilità alla viabilità e al potenziamento delle interconnessioni autostradali.

Ebbene, attraverso tali contributi verrà assicurato il miglioramento dell’accessibilità alla viabilità autostradale, in particolare attraverso la realizzazione della Interconnessione diretta con l’Autostrada A4 a Brescia Ovest, nonché il decongestionamento della rete esistente. Ciò, d’altra parte, consentirebbe di ripristinare le condizioni di natura infrastrutturale e trasportistica di collegamento alla rete nazionale previste all’epoca del Progetto Brebemi e afferenti a interventi non ancora realizzati da altre Concessionarie. E’ d’altro canto evidente che il mancato rispetto di impegni contrattuali gravanti su altri soggetti non può incidere negativamente sulla concessione Brebemi, né essere alla stessa imputato.

Sottolineiamo inoltre che la Brebemi viene settimanalmente utilizzata da circa duecentomila veicoli, con una punta di 38.500 veicoli raggiunta lo scorso venerdì 18 settembre. Rispetto ai primi mesi successivi all’entrata in esercizio dell’autostrada l’incremento dei transiti è stato pari a circa il 110%.

Un contributo determinante ai fini dell’aumento dei volumi di traffico è stato fornito dall’entrata in esercizio della Tangenziale Est Esterna di Milano, ciò a testimonianza dell’importanza dell’esigenza di assicurare il completamento del complessivo quadro infrastrutturale in cui si inserisce la Brebemi e, in particolare, del sopramenzionato intervento di Interconnessione A35/A4 a Brescia Ovest.

Non può infine non evidenziarsi come alcune testate giornalistiche non tengano debitamente conto del fatto che la A35 è una infrastruttura di nuova realizzazione e, come noto agli esperti del settore, occorrono diversi anni affinché un nuovo collegamento autostradale possa andare a regime.