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Viabilità locale: verso il 1° Gennaio 2021

Con l’entrata in vigore dal 1° Gennaio 2021 del Decreto Legislativo 15 Marzo 2011, n° 35 “Attuazione della Direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali” sulle ispezioni ministeriali, dovrebbe farsi (si dovrà fare) un decisivo passo avanti per quanto riguarda la riqualificazione della viabilità locale

Viabilità locale: verso il 1° Gennaio 2021

Lo stato di attuazione del D.Lgs. 35/11, che solo di recente vede operativo il servizio ispettivo per le strade transnazionali dopo circa otto anni di carenza, è in netto ritardo.

Registriamo che, con il DM n° 586 del 19/12/2019, il MIT ne ha ulteriormente fatto slittare l’applicazione per le strade nazionali alla fine del 2021, applicazione già prevista dal 2016 dal Decreto Legislativo in questione e indi, con ulteriore DM del MIT, prorogata al 2018. Pochi Ispettori, troppo uffici coinvolti, pochi controlli di materialità sul posto.

La preoccupazione degli operatori è che, anche per la viabilità locale, potremmo assistere a una serie di rinvii, visto che l’applicazione della vigilanza dovrà passare dai poteri attribuiti alle Regioni in materia di viabilità. E questo – ne abbiamo svariati esempi in diversi campi – complica.

Viabilità locale
1.

La questione non è da poco, sia sul piano della quantità delle strade da tenere sotto controllo (circa 750.000 km), sia sotto il profilo della qualità del provvedimento: è al centro del dibattito politico il fatto che lo smart working anche nella P.A. in larga parte permarrà anche oltre il Covid-19 e seguirà/porterà la progressiva smaterializzazione delle attività produttive.

Ciò comporterà una contrazione del traffico sulle strade principali e un aumento nella viabilità locale di prossimità. Il D.Lgs. 35/11 detta le regole di sicurezza e di controllo ispettivo sulle reti stradali di tutti gli Stati membri in esecuzione della Direttiva 2008/96/CE.

Lo stesso provvedimento attribuisce al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il controllo ispettivo delle strade transnazionali (autostrade in concessione) a cominciare dall’entrata in vigore di tale Legge nel lontano 2011: solo da poco il MIT è riuscito a costituire tale controllo ispettivo.

Per tutte le altre strade (nazionali e locali), entro Dicembre 2011, il MIT avrebbe dovuto diramare le Linee Guida sulla gestione in sicurezza delle strade, sentita anche la Conferenza Stato-Regioni con Decreto Ministeriale di cui non abbiamo notizia (art. 8 del D.Lgs. 35/11).

Finco
2.

Inoltre, secondo l’art. 12 comma 6 dello stesso provvedimento, avrebbe dovuto essere istituita la seguente struttura: “Presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è istituito, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, un tavolo permanente di confronto per favorire lo scambio con le Regioni e gli Enti locali di informazione necessarie a conferire coesione e coordinamento al processo volto all’applicazione delle disposizioni del presente decreto alle infrastrutture stradali non comprese nella rete transeuropea”.

Anche di questo strumento di raccordo fra MIT e viabilità locale e nazionale non troviamo traccia. Da qualche tempo, il MIT ha mosso questa materia e ha fatto, nell’arco di poco tempo, ciò che non è stato in grado – o non ha ritenuto – di fare in otto anni.

 

traffico
3.

Confidiamo, dunque, che sia acquisita la volontà e la capacità di dare attuazione a questo importante Decreto Legislativo che mette sotto controllo la gestione della rete stradale, omologandola agli standard degli altri Paesi europei.

Importante, sotto questo profilo, il contatto con l’esperienza anche degli Stakeholders: la Federazione Finco ha dedicato a questo scopo un suo Organismo ad hoc, la Filiera per la Mobilità e Sicurezza Stradale, cui aderiscono molte categorie associate e non, disponibile ad ogni collaborazione costruttiva.

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