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Il Decreto del MIT n° 560 del 01/12/2017

In ottemperanza alle disposizioni dell’art. 23 del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei Contratti), nel Dicembre 2017 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il D.M. 560 che dà una risposta all’esigenza di modulare l’entrata in vigore dell’obbligo di utilizzo delle metodologie digitali (c.d. BIM) nella gestione della fase della progettazione, dell’esecuzione dei lavori di realizzazione e della gestione delle opere pubbliche

Il Decreto del MIT n° 560 del 01/12/2017

Considerazioni

Il BIM e la digitalizzazione dei processi di progettazione ed esecuzione dei lavori, grazie anche alla notevole concorrenza delle case produttrici di software, sono ormai gli argomenti maggiormente citati in occasione degli eventi – fiere, Corsi, Convegni – che riguardano i lavori pubblici e l’edilizia in generale.

Di contro, è ancora molto scarsa, presso gli operatori del settore, la conoscenza del D.M. 560/2017. Probabilmente, la progressiva entrata in vigore della obbligatorietà non preoccupa più di tanto gli Amministratori a causa della mancanza di un quadro sanzionatorio in caso di inadempienza.

Tuttavia, il mancato rispetto delle disposizioni del Decreto potrebbe generare presto un notevole contenzioso, specialmente quando, con l’abbassarsi della soglia di obbligatorietà, aumenteranno gli appalti che vi saranno soggetti.

Manca, probabilmente, la consapevolezza che il percorso che un’organizzazione deve seguire per appaltare in BIM non è né facile né breve, in quanto implica profonde trasformazioni dal punto di vista organizzativo, tecnologico e umano, ed è quindi un percorso che deve essere intrapreso con adeguato anticipo.

Il Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna, Organo decentrato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha iniziato già da tempo l’adozione degli atti necessari (2017: atto organizzativo), l’implementazione di software specifici (Allplan, Acca, Autodesk, Graphisoft, Tekla, Solibri…), l’esecuzione di un programma di formazione del Personale e la previsione di utilizzo di piattaforme interoperabili che utilizzano formati aperti (Prima ACDat offerto da Impresa, ora acquisito ACDat generale).

Sono state acquisite o sono in corso di acquisizione le certificazioni del sistema di gestione della qualità (UNI EN 9001, UNI EN 17020). È, quindi, già in linea con i dettami del D.M. 560 e si appresta a proseguire nel percorso intrapreso con la pubblicazione delle prossime gare d’appalto in BIM.

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