Dal 2015, si stanno susseguendo numerose variazioni nella Legislatura che regola la circolazione stradale in Svizzera (si vedano “Strade & Autostrade” n° 113 Settembre/Ottobre 2015 a pag. 72 con https://www.stradeeautostrade.it/norme-e-leggi/novita-per-il-codice-stradale-svizzero/, n° 128 Marzo/Aprile 2018 a pag. 204 con https://www.stradeeautostrade.it/norme-e-leggi/cantieri-autostradali-svizzeri-piu-sicuri/, n° 134 Marzo/Aprile 2019 a pag. 198 con https://www.stradeeautostrade.it/norme-e-leggi/novita-per-il-codice-stradale-svizzero/).
Il Consiglio Federale per il 2023 ha legiferato l’entrata in vigore di ulteriori aggiornamenti al Codice stradale: la nuova Legge sulle vie ciclabili, la procedura semplificata per l’introduzione delle zone 30, una misurazione più precisa delle polveri sottili rilasciate dai motori diesel e adeguamenti relativi agli autoveicoli di lavoro, tutti con decorrenza dal 1° Gennaio.
Dal 1° Aprile, invece, si applicano varie modifiche alle prescrizioni sulle patenti di guida (licenze di condurre). Di seguito si riportano in sintesi tali novità.
La Legge sulle vie ciclabili
Nell’autunno 2018, approvando il Decreto federale concernente le vie ciclabili, l’elettorato si era espresso a favore di un sostegno federale ai Cantoni in questo ambito.
Il 18 Marzo 2022, il Parlamento ha di conseguenza varato la relativa Legge e, nella seduta del 2 Dicembre 2022, il Consiglio Federale ha decretato l’entrata in vigore del nuovo atto normativo che è potuto entrare in vigore il 1° Gennaio 2023, essendo trascorso infruttuoso il termine legale per lanciare un referendum.
I miglioramenti introdotti con la Legge sulle ciclovie contribuiscono a creare una rete ciclabile efficiente e sicura e di separare le correnti di traffico in modo da ridurre le interferenze tra auto, velocipedi e pedoni e quindi il rischio di incidenti. Al tempo stesso, si promuove l’attività fisica e con essa anche la salute della popolazione.
La nuova Legge prescrive ai Cantoni di pianificare e realizzare reti ciclabili, stabilendo obiettivi di qualità (coerenza, percorribilità diretta, sicurezza, omogeneità, attrattività) intesi come principi di pianificazione generali, senza tuttavia limitare il margine di discrezionalità delle Autorità attuative.
Anche la Confederazione sarà tenuta a progettare e costruire proprie strutture ciclabili di alta qualità: esempi concreti di come adempierà questo impegno sono il nuovo ponte ciclopedonale di Oberwies a Wallisellen (ZH), la ciclopista nella gola di Taubenloch (BE) o la prevista separazione viaria presso lo svincolo di Wankdorf (BE).
La procedura semplificata per le zone 30 e di incontro
Sempre dal 1° Gennaio, è possibile disporre zone 30 e d’incontro su cosiddette strade non orientate al traffico anche in assenza di motivi specifici (particolari situazioni di pericolo, necessità di tutelare determinate categorie di utenti, miglioramento della viabilità, riduzione di emissioni acustiche o atmosferiche eccessive): ampliato così il margine di discrezionalità, si potranno realizzare zone 30 anche per migliorare la qualità di vita dei residenti.
La perizia non sarà più necessaria neppure per la riduzione della velocità massima generalmente consentita, eliminando così ostacoli burocratici e semplificando la creazione di tali zone. La disposizione di tali zone continuerà tuttavia a essere soggetta all’obbligo di decisione e pubblicazione da parte delle Autorità.
In linea di principio, anche in futuro sulle strade destinate principalmente al traffico veicolare nei centri abitati vigerà il limite di 50 km/ora e continueranno ad applicarsi i criteri odierni per motivare eventuali riduzioni. In questo modo, si preserva la funzionalità della rete sovraordinata e si evitano defluenze di traffico.
Il car pooling
La condivisione dei tragitti in auto può ridurre l’impatto ambientale dei trasporti. Il nuovo pittogramma denominato – con un ardito neologismo – “covetturaggio”, segnalerà diritti speciali per i veicoli con più occupanti.
Collocato, per esempio, su un cartello complementare accanto alla parola “eccettuato” sotto ai segnali “Divieto generale di circolazione nelle due direzioni”, “Divieto di circolazione per gli autoveicoli” e “Carreggiata riservata ai bus”, consentirà la circolazione sulle corsie e carreggiate così segnalate ai veicoli con a bordo un numero di persone pari o superiore a quello specificato nel simbolo.
Nelle aree di parcheggio il nuovo pittogramma potrà invece figurare su un pannello complementare ai segnali “Parcheggio”, “Parcheggio con disco” e “Parcheggio contro pagamento” per autorizzare la sosta dei mezzi che all’arrivo sono occupati da un numero di persone almeno pari a quello riportato, anche come segnaletica orizzontale. Da notare che il limite minimo di occupanti non si applica al momento della ripartenza dal parcheggio.
La ciclopista nella gola di Taubenloch
Il tratto della A16 Transjurane tra La Heutte e Champs-de-Boujean è una strada nazionale a carreggiate separate e due corsie ciascuna (in discesa e in salita), sulla quale tra Bienne Nord e La Heutte circolano anche i cosiddetti “veicoli lenti” (mezzi agricoli, ciclomotori e biciclette).
Il pericolo costituito dalla viabilità mista, unitamente alla non conformità dei manufatti e del sistema di smaltimento delle acque reflue stradali, richiede un risanamento del tratto nella gola di Taubenloch. Nell’ambito di questi lavori sarà realizzato un percorso riservato alla mobilità lenta.
possono utilizzare tutta la superficie stradale beneficiando del diritto di precedenza, ma non devono intralciare inutilmente i veicoli
La corsia riservata ai veicoli lenti costituirà un nuovo itinerario dedicato alla mobilità lenta separato dal traffico motorizzato. A lavori ultimati, la circolazione sulla carreggiata in discesa della strada nazionale sarà vietata ai velocipedi, che dovranno utilizzare il nuovo percorso loro destinato.
Nel quadro del progetto UPlaNS Tavannes – Champs-de-Boujean sono inoltre previsti interventi di adattamento tra Frinvillier e Bienne per garantire un tracciato adeguato. La nuova via avrà una sezione di 3,5 m, ma saranno realizzati diversi slarghi per consentire anche la circolazione dei veicoli agricoli.
L’inaugurazione è programmata a Maggio 2023 e l’investimento totale, comprendente sia la parte progettuale sia i lavori veri e propri, è stimato attorno a 10,102 milioni di Euro.
Le misurazioni migliorate del particolato nei controlli sui gas di scarico
Per i veicoli immatricolati in Svizzera vige l’obbligo di controllo periodico, che comprende la verifica del sistema di scarico.
Gli attuali procedimenti prescritti per la misurazione dell’opacità e del filtraggio tuttavia non sono abbastanza efficaci: si è quindi deciso di adottare un metodo più preciso, con nuove strumentazioni soggette a taratura in grado di rilevare in maniera rapida e affidabile l’eventuale malfunzionamento di un filtro antiparticolato negli impianti di scarico dei veicoli diesel.
Anche gli operatori del settore automobilistico potranno attrezzarsi con le nuove apparecchiature. Il DATEC ha aggiornato l’Ordinanza in materia (Ordinanza sulla manutenzione e il controllo successivo degli autoveicoli per quanto concerne le emissioni dei gas di scarico e di fumo).
La modifica, in vigore dal 1° Gennaio 2023, consentirà agli uffici cantonali della circolazione di mettere a punto gli adeguamenti necessari alla nuova procedura, che contribuisce a tutelare ambiente e salute. Generalmente, la concentrazione di polveri fini è massima d’inverno.
Il perfezionamento del metodo di misurazione è importante per preservare la funzionalità del filtro per l’intero ciclo di vita del veicolo. Le prescrizioni sui gas di scarico mirano a ridurre la concentrazione nell’atmosfera delle polveri sottili, nocive per la salute.
La deroga per i veicoli pesanti di lavoro al divieto di circolazione per autocarri
Gli autoveicoli di lavoro pesanti (targa blu) saranno esclusi dal campo di applicazione del segnale di Divieto di circolazione per gli autocarri, al fine di facilitare gli interventi dei pompieri o dei servizi di spurgo fognature.
Le procedure più rapide per le patenti ritirate
Per ridurre i tempi procedurali sono state definite tempistiche precise nell’Ordinanza sul controllo della circolazione stradale (OCCS) e nell’Ordinanza sull’ammissione alla circolazione (OAC). Dal 1° Aprile, nel caso di ritiro di una licenza per allievo conducente o di condurre, la Polizia ha a disposizione tre giorni lavorativi per trasmettere il documento all’Autorità Cantonale preposta. Lo stesso vale per targhe o licenze di circolazione sequestrate. Si noti che fino ad oggi l’OCCS non prescriveva alcun termine al riguardo.
A sua volta l’Autorità, se non nutre dubbi sufficientemente seri sull’idoneità alla guida dell’interessato e non può quindi disporre una revoca preventiva, dovrà restituire la licenza al legittimo proprietario, per lo meno in via temporanea, entro dieci giorni lavorativi.
La revisione normativa consente di accelerare le procedure e ridurre i tempi di sospensione della patente in attesa di una decisione formale.
Inoltre, l’Autorità Cantonale potrà mantenere la riservatezza di segnalazioni per dubbi sull’idoneità alla guida di terzi solo a condizione che sia dimostrato il sussistere di un interesse da tutelare, ovvero se la mancata forma anonima può recare grave pregiudizio.
Le deroghe per gli autisti alla sospensione della patente per infrazioni lievi
Coloro ai quali è stata ritirata la patente in seguito a contravvenzione lieve possono essere autorizzati dalle preposte Autorità a guidare per necessità legate all’esercizio della propria professione durante il periodo di sospensione; l’obiettivo è ridurre il rischio per gli interessati di perdere il posto di lavoro.
La deroga non si applica, invece, a chi ha commesso violazioni medio-gravi o gravi (per esempio, guida sotto l’effetto di stupefacenti) né ai titolari di licenze sospese a tempo indeterminato o revocate definitivamente per ragioni di sicurezza.
Infine, gli spostamenti necessari all’esercizio della professione possono essere autorizzati solo a chi è stata ritirata la patente al massimo due volte nell’arco di cinque anni.
La licenza di condurre a prova di falsificazione
A metà Aprile 2023 è stata introdotta una nuova patente in formato carta di credito, dal design più moderno e più difficilmente falsificabile rispetto a quella odierna. Il restyling è stato presentato dall’Associazione dei servizi della circolazione (www.asa.ch) a inizio anno. La patente nella livrea attuale continuerà a essere valida, per cui chi già la possiede non dovrà fare niente. Chi invece ne richiederà una da metà Aprile riceverà il documento secondo il nuovo modello; nulla cambia in termini di autorizzazioni a condurre.
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