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Sbancamenti in roccia dura: la soluzione ideale

Per un appalto integrato riguardante il tratto Martina Franca-Orimini della S.S. 172 “dei Trulli”, affidato da ANAS SpA all’ATI formata dalla Capogruppo Bulfaro SpA e da Murano Srl Costruzioni Generali, è stata scelta la fresa da cava T1255III Terrain Leveler di Vermeer Italia Srl, che consente di frantumare in loco senza ricorrere a martelloni o scavo con mine

  Sbancamenti in roccia dura – For English version: https://www.stradeeautostrade.it/en/machines-equipments-work-sites/a-great-solution-for-road-construction-with-hard-rock/

Gli interventi per il miglioramento della rete stradale italiana sono sempre più strategici. L’obiettivo è quello di portare a termine ogni lavoro in tempi rapidi e con soluzioni mirate ad ottimizzare sempre di più il traffico di merci e persone.

In questi casi, anche la tecnologia può venire in aiuto, proponendo soluzioni innovative che permettono di ottimizzare i tempi di progetto. Un esempio di questo genere è lo sbancamento in corso di realizzazione sulla S.S. 172 “dei Trulli” in provincia di Taranto.

In questo cantiere, l’ATI composta da Bulfaro SpA e Murano Srl Costruzioni Generali con il supporto di ANAS SpA sta utilizzando una fresa Vermeer T1255III Terrain Leveler (https://www.vermeeritalia.it/settori-di-applicazione/tecnologia-sbancamenti/), un mezzo scelto perché permette di ridurre i mezzi in cantiere, velocizzare i tempi di lavoro ed evitare la movimentazione del materiale scavato.

Il progetto consiste nello sbancamento per allargamento da tre a quattro corsie della lunghezza totale di 4,5 km della S.S. 172 “dei Trulli”, nel tratto ricadente nel comune di Martina Franca, in provincia di Taranto: oltre ai lavori qui trattati, prevede anche la costruzione di cinque rotatorie e l’ammodernamento del piano viabile delle aste di penetrazione a Martina Franca.

La parte delle opere affrontata con la fresa Terrain Leveler consiste nello scavo di sbancamento e riduzione del materiale di banchi di roccia dura che raggiungono altezze di 10-12 m e conseguente reimpiego del materiale prodotto per la formazione di rilevati.

Vermeer
1. Il tratto della S.S. 172 “dei Trulli” interessato dall’intervento

Al momento, si sta operando su un banco roccioso di 12 m di altezza: di questi 10 sono già stati sbancati e si sta procedendo sui rimanenti 2 m per raggiungere la quota necessaria per la formazione della nuova corsia. 

Il cantiere

Sul cantiere, la cui durata totale prevista da contratto è di quasi tre anni (1.140 giorni), e sulle esigenze che hanno portato alla scelta di impiegare il T1255, abbiamo posto alcune domande all’Ing. Pietro Paolo Romita, Direttore dei Lavori ANAS SpA, ai Responsabili Tecnici delle Imprese dell’ATI, Geom. Fabio Guarino e Ing. Ernesto Scarnati, e ai Titolari delle due Imprese, Geom. Giuseppe Bulfaro e Geom. Francesco Murano.

“Ufficio Marketing Vermeer Italia Srl”: “Ing. Romita, quali caratteristiche presentava questo progetto e come è nata l’idea di impiegare la tecnologia Terrain Leveler di Vermeer?”.

“Pietro Paolo Romita”: “Parliamo di uno sbancamento in roccia dura da mina, tranne il primo strato che è di roccia frastagliata. La roccia dura è un materiale piuttosto complesso da lavorare ed era necessario trovare una soluzione che permettesse di lavorare bene questo materiale, frantumandolo in loco ed evitando la necessità del trasporto in un campo base per la frantumazione, con il successivo ritorno in cantiere per la posa in opera dello stesso.

La proposta dell’ATI composta da Bulfaro SpA e Murano Srl Costruzioni Generali di utilizzare un Terrain Leveler è stata in questo senso vincente: il Terrain Leveler ha risolto questo grosso problema in modo efficace, abbattendo l’impatto ambientale”.

“UMV”: “Qualche impressione sulla macchina?”.

“PR”: “Il Terrain Leveler è stato sottoposto a valutazione e approvazione di ANAS SpA mediante campo prova in cantiere approntato dall’ATI, dove abbiamo constatato che era in grado di scavare e contestualmente ridurre il materiale alla pezzatura adeguata come da indicazioni del Capitolato Speciale di Appalto ANAS, e pertanto idoneo al riutilizzo senza impiego di altre attrezzature.

Questa macchina si presta molto bene a sbancamenti di pareti rocciose. Solitamente, nei progetti di questo tipo in Puglia le pareti di scavo in roccia dura sono verticali, mentre qui, grazie al suo impiego, siamo riusciti ad ottenere direttamente quella che in gergo tecnico viene definita “scarpata 3/2”.

Si tratta quindi di una bella tecnologia, che va di certo a sostituire i sistemi tradizionali utilizzati solitamente per gli sbancamenti, come martelloni e scavo con mine. Abbatte costi, tempi e spostamenti tra cantieri, quindi è importante per ridurre l’impatto ambientale. La consiglierei per progetti di grandi dimensioni come questo”.

Scavo
2. I lavori prevedono l’allargamento da tre a quattro corsie per una lunghezza complessiva di 4,5 km, e la presenza di roccia dura in sito avrebbe richiesto l’impiego di martelloni o scavo con mine senza la tecnologia Terrain Leveler di Vermeer
“UMV”: “Come viene impiegato il materiale di scavo?”.

“PR”: “Il materiale scavato viene totalmente riutilizzato, come da previsione progettuale ANAS SpA, per la formazione dei rilevati. Non c’è bisogno di trasportare il materiale scavato fuori dal sito di lavoro per lavorarlo, in quanto la pezzatura ottenuta è ridotta, quindi il materiale è già pronto per il riutilizzo”.

“UMV”: “Qual è la produttività indicativa della macchina?”.

“Fabio Guarino”: “La T1255III ha capacità molto elevate ed è in grado di raggiungere produzioni che vanno dai 700 ai 900 m3/giorno; nel caso specifico, però, date le caratteristiche particolari di questo lavoro – che prevede l’allargamento della sede stradale, quindi frequenti pause e movimentazioni della macchina per garantire la realizzazione del corpo stradale con le pendenze longitudinali e trasversali previste – hanno imposto un ritmo necessariamente più basso.

Inizialmente abbiamo avuto alcune perplessità a causa della presenza di banchi rocciosi molto compatti, ma questi iniziali dubbi sono stati superati in modo efficace grazie anche alla continua assistenza tecnica fornita da Vermeer Italia Srl e dal suo Personale altamente qualificato e competente in materia”.

“UMV”: “Avete incontrato qualche difficoltà durante i lavori?”.

“Ernesto Scarnati”: “Non ci sono state grosse difficoltà. Ciò che ci preoccupava da punto di vista geologico era la durezza della roccia da mina. Con l’affiancamento dei Tecnici Vermeer abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso e siamo andati avanti con il lavoro senza incontrare particolari problemi, facendo tutte le implementazioni necessarie.

Ad esempio, è stata messa a punto una strategia di ottimizzazione del rullo fresante, sostituendo elementi specifici per adattarlo al lavoro nel materiale duro: un tipo di versatilità che si è rivelata fondamentale per portare avanti le opere in modo ottimale”.

“UMV”: “Sig. Bulfaro, di cosa si occupa la vostra Azienda?”.

“Giuseppe Bulfaro”: “La Bulfaro SpA nasce nella metà degli anni Settanta grazie a mio padre, Antonio Bulfaro, tuttora dirigente dell’azienda, e si specializza principalmente in lavori pubblici.

Il nostro principale committente è ANAS, pertanto seguiamo lavori infrastrutturali e grossi progetti, oltre a essere specializzati anche in forniture di calcestruzzi e asfalti. Questo in sintesi è il nostro core business”.

ANAS
3. Il Terrain Leveler T1255 al lavoro sul cantiere, dopo l’esito positivo dei test condotti su un campo prova allestito dall’ATI con l’autorizzazione di ANAS
“UMV”: “Come ha conosciuto Vermeer e la tecnologia Terrain Leveler e quali sono le sue impressioni di utilizzo?”.

“GB”: “Abbiamo conosciuto l’Azienda Vermeer una decina d’anni fa, mentre facevamo scavi a Taranto, e già al tempo abbiamo avuto modo di apprezzare la qualità del prodotto. Grazie a quella esperienza abbiamo ripreso contatti per capire se la tecnologia Terrain Leveler potesse essere applicata anche a nuovo progetto.

Giudico la nostra storia di utilizzo di prodotti Vermeer molto soddisfacente: dopo una prima fase di assestamento, oggi siamo pienamente soddisfatti della tecnologia perché ci ha permesso di risparmiare tempo e sicuramente anche di contenere i costi in una misura che non sarebbe stata possibile con l’uso di sistemi tradizionali.

In particolare, in questo cantiere in cui abbiamo impiegato il Terrain Leveler, abbiamo anche potuto ridurre l’impatto ambientale delle lavorazioni: senza questa tecnologia, avremmo dovuto lavorare il materiale con martelli, trasportarlo in area di stoccaggio e sottoporlo a ulteriori passaggi di lavorazione: frantumazione, caricamento, ecc..

In questo modo, invece, c’è stata poca movimentazione del materiale, perché lo scavo permette di ottenere un prodotto di pezzatura ridotta che possiamo utilizzare nei rilevati”.

“UMV”: “Sig. Murano, vuole parlarci di Murano Srl e del suo ambito d’azione?”.

“Francesco Murano”: “La mia Murano nasce nel 1987 come Ditta individuale e si trasforma in Srl nel 2004: si occupa principalmente di infrastrutture con committenti Pubblici.

Ci siamo specializzati in grossi lavori infrastrutturali soprattutto in ambito autostradale: abbiamo seguito grandi interventi sulla A2 per l’ammodernamento della rete e per la costruzione dell’autostrada Brescia-Bergamo-Milano (Bre.Be.Mi.). Ci occupiamo di scavo e movimento terra, anche se siamo un’Impresa di costruzioni generali. Partecipiamo a molte gare e di solito seguiamo i lavori in tutte le loro parti.

La scelta di specializzarci in opere con grosse movimentazioni nasce in parte dalla passione per i mezzi pesanti, e in parte da quella per le grandi opere. Prima di questo cantiere, sulla S.S. 172 abbiamo già eseguito interventi dello stesso tipo, anche se non di questa entità”.

Terrain Leveler
4. Il Terrain Leveler T1255 al lavoro
“UMV”: “Quali sono i motivi che vi hanno portato a preferire Vermeer e la tecnologia del Terrain Leveler a quelle di altre Case Costruttrici?”. 

“FM”: “Oltre a documentarci su internet e attraverso la frequentazione quotidiana dei cantieri, abbiamo studiato un po’ più in dettaglio la tecnologia Vermeer e l’abbiamo giudicata idonea al nostro progetto, perché permette di risparmiare tempo e costi mantenendo sempre un lavoro di qualità elevata. Inoltre, per noi sono molto importanti l’assistenza tecnica e il supporto in cantiere.

Infine, dopo una attenta valutazione dei prodotti presenti sul mercato, abbiamo visto che le macchine Vermeer presentano opzioni che altri mezzi della concorrenza non hanno.

Avendo questo appalto una presenza imponente di roccia da demolire, abbiamo capito che Terrain Leveler era l’unica macchina in grado di gestire il materiale, facendo anche produzione per mandare avanti il cantiere e garantendo una precisione e produzione di lavoro ottimale”.

La fresa da cava e sbancamenti

Il Terrain Leveler T1255III è concepito per la coltivazione delle cave, la rimozione di terreni superficiali e le livellazioni per preparare i cantieri, costruire strade o effettuare interventi correttivi sul suolo, consentendo anche la lavorazione a filo parete, laddove necessaria.

Tra le principali caratteristiche è inclusa la possibilità di monitorare la fresa di superficie tramite l’esclusivo sistema di controllo elettronico Vermeer TEC Plus, comunicante con tutti i moduli di controllo della macchina.

Il tamburo fresante Terrain Leveler rende il mezzo versatile e innovativo. Il taglio “top-down” dall’alto al basso permette ai denti di taglio di penetrare maggiormente nel terreno senza mettere il mezzo sotto sforzo e il materiale ottenuto è di pezzatura ridotta. In questo modo non sono più necessari ulteriori passaggi di lavorazione con martelloni ed esplosivi.

Sbancamento
5. Il Terrain Leveler permette uno sbancamento ottimale delle pareti rocciose

Il T1255 è disponibile con due principali configurazioni:

  • Single Side Direct Drive a trasmissione idrostatica diretta, con motore montato direttamente sul rullo fresante. Il motore idraulico sul rullo garantisce maggior controllo di potenza e minore usura;
  • Chain Drive con gruppo fresante dotato di trasmissione a catena. Questa versione solitamente viene utilizzata per i progetti in cui è necessario scavare a filomuro.

Per le attività in zone urbanizzate, il Terrain Leveler è equipaggiato con un kit di abbattimento polveri che permette di ridurre notevolmente la formazione e la dispersione di materiale polverizzato nell’aria.

Conclusioni

Questo progetto è chiaramente un esempio di come la competenza tecnica e le tecnologie d’avanguardia in mano ad Aziende preparate possano fare la differenza nei progetti di implementazione infrastrutturale.

Questo lavoro può essere il punto di partenza per nuove collaborazioni nei progetti ANAS che prevedono la realizzazione di sbancamenti di dimensioni importanti, velocizzando il lavoro e riducendo la movimentazione di materiale.

Ringraziamenti

Si ringraziano per la collaborazione alla stesura del presente articolo il Geom. Fabio Guarino di Bulfaro SpA e l’Ing. Ernesto Scarnati della Murano Srl Costruzioni Generali, per questo cantiere Responsabili dell’ATI insieme all’Ing. Pietro Paolo Romita, Direttore Lavori di ANAS SpA.

Rullo
6. Un particolare del rullo fresante del Terrain Leveler

Dati tecnici

  • Stazione Appaltante: Compartimento di Bari di ANAS SpA
  • Appaltatore ed Esecutori dei Lavori: R.T.I. Bulfaro SpA (Capogruppo Mandataria) e Murano Srl Costruzioni Generali (Mandante)
  • Progetto preliminare e definitivo: ANAS SpA
  • Progetto esecutivo: R.T.I. Bulfaro SpA (Capogruppo Mandataria), Murano Srl Costruzioni Generali (Mandante), Cilento Ingegneria Srl e I.G.&P. Ingegneri Guadagnuolo & Partners Srl
  • Collaudo: in corso d’opera
  • RUP: Ing. Massimiliano Fidenzi
  • Direzione dei Lavori: Ing. Pietro Paolo Romita
  • Responsabile Sicurezza: Ing. Giuseppe Stolfo
  • Direttore Tecnico della Bulfaro SpA: Geom. Antonio Bulfaro
  • Direttore Tecnico della Murano Srl Costruzioni Generali: Geom. Francesco Murano
  • Direzione di Cantiere: Geom. Fabio Guarino e Ing. Ernesto Scarnati
  • Importo dei lavori: 15.803.982,47 Euro
  • Durata dei lavori: 1.140 giorni
  • Data di consegna: 2 Luglio 2018
  • Data di ultimazione: 14 Agosto 2021

Bulfaro SpA: 40 anni di grandi opere

Presente sul mercato dalla metà degli anni Settanta, la Bulfaro SpA è un’importante Società operante a livello nazionale nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali pubbliche e private e di progetti di edilizia civile e residenziale, nel settore dell’ingegneria ambientale e delle fonti rinnovabili.

Diventata SpA nel 2009, la Bulfaro conta oggi più di 100 dipendenti e un network di collaboratori e partner dalle comprovate competenze professionali e dall’elevato know-how tecnico, che rappresentano un patrimonio di assoluto rilievo per il percorso di espansione e di innovazione dell’Azienda.

Professionalità, competenza e serietà, unitamente all’applicazione di elevati standard qualitativi, sono gli elementi distintivi del modus operandi di cui la Bulfaro si è fatta portavoce negli anni, e hanno consentito all’Impresa di acquisire una solida reputazione sul mercato e di crescere costantemente dalle sue origini ad oggi.

La Società è un punto di riferimento importante e un interlocutore chiave per gli Enti Governativi e per i maggiori player del mercato di riferimento che, negli anni, ne hanno apprezzato la trasparenza, la responsabilità sociale, l’impegno a tutelare l’ambiente e a rispondere alle esigenze di sviluppo infrastrutturale creando valore per le comunità locali.

martelloni
7. Il pannello di controllo TEC Plus delle frese Terrain Leveler

In conformità alle previsioni normative del D.Lgs. 231/2001 e alle Linee Guida di Confindustria, la Bulfaro SpA ha predisposto il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo aziendale.

Murano Srl Costruzioni Generali: costruzioni edili e infrastrutturali dal 1987

L’Impresa è nata agli inizi del 1987 sotto forma di Ditta individuale, con sede a Luzzi (CS), e la denominazione originaria “Impresa di Costruzioni LL.PP. Murano Geom. Francesco”, per un’attività comprendente la costruzione di edifici civili e industriali, strade, acquedotti, fognature, opere in calcestruzzo armato, movimento terra, verde attrezzato, sistemazione idraulica, ecc..

Iscritta dal 1988 all’Albo Nazionale dei Costruttori, nel 2001 ha acquisito l’Attestazione SOA di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici e, nel 2003, ha ottenuto il Certificato di Registrazione del Sistema di qualità conforme alle Norme europee della serie UNI EN ISO 9001:2000.

Nel 2004, da Ditta individuale, l’Impresa si è trasformata in Società a Responsabilità Limitata acquisendo la denominazione attuale Murano Srl Costruzioni Generali, con il Geom. Francesco Murano come Legale Rappresentante, Amministratore Unico e Direttore Tecnico.

Nel 2017 Murano Srl ha inaugurato la nuova sede a Luzzi, nella Contrada San Vito, dotata di un’area coperta di circa 2.000 m2 adibita a rimessa, magazzini e officina, e di una superficie di 10.000 m2 destinata a deposito e piazzale, ove è stato installato un impianto di confezionamento di calcestruzzo per uso aziendale.

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