Quest’attività d’interpretazione “comune” dei requisiti si spera avrà anche un effetto positivo sugli utilizzatori finali, o il mercato in generale, riducendo o eliminando i casi in cui macchine vengono bloccate poiché ritenute non conformi alla Direttiva Macchine quando invece non vi è solo accordo su come interpretare taluni requisiti contenuti nelle Norme armonizzate.
Il lavoro di revisione è ora nella sua parte più cruciale e delicata; considerando le varie tipologie di macchine e le nuove tecnologie che si vuole coprire, l’attività richiederà all’incirca un paio d’anni per concludersi e procedere con la pubblicazione della Norma da parte del CEN, e il successivo recepimento nazionale (UNI per l’Italia). A questa dovrà seguire l’approvazione della Commissione Europea e l’inclusione nella lista delle Norme armonizzate alla Direttiva Macchine pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.