Le nuove esigenze di mercato in termini di velocità dell’intervento, con la conseguente riduzione dell’impatto ambientale delle opere in costruzione, hanno spinto i Tecnici della Coprem verso una soluzione innovativa in grado di assicurare gli attraversamenti di arterie viarie con tunnel ciclo-pedonali e con condotte fognarie in una sola notte di lavori e di interruzione del traffico.
Il sistema di nuova concezione proposto da Coprem non vuole sostituire altri sistemi già in essere, come ad esempio la spinta,ma vuole essere semplicemente alternativo, in quanto ci sono condizioni in cui la spinta non può essere eseguita perché la distanza tra piano viabile ed estradosso manufatto risulta essere minima, senza garantire la stabilità del terreno nella zona di spinta.
La tecnologia Coprem è ormai collaudata con una sessantina di attraversamenti già in opera e si è rivelata a bassissimo impatto ambientale in quanto gli interventi, generalmente programmati nelle ore notturne, hanno creato pochi disagi alla circolazione, dimostrando di essere affidabili e veloci, svolti in tutta sicurezza ed economicamente vantaggiosi.
Il rispetto per l’ambiente
Con il sistema messo a punto da Coprem, la chiusura della strada è solo temporanea, per esempio in ore notturne e quindi a traffico limitato, e la realizzazione del sottopasso risulta essere di minore impatto ambientale rispetto ad una esecuzione in opera del manufatto stesso.
Gli interventi più significativi
Coprem ha effettuato interventi su autostrade anche con monoliti del peso di 160 t (con due gru specializzate per il posizionamento) come nel caso della A4, con un monolite di 32 m formato da 16 scatolari di dimensioni 1,25×2 m con spessore di 25 cm e profondità di 2 m, e della A8 con un monolite del peso di 100 t con sei scatolari di dimensioni 2,75×3 m con spessore di 25 cm e profondità di 2 m con lunghezza totale di 12 m.
Riportiamo come esempio le realizzazioni più significative:
sulla Autostrada A4, attraversamenti ciclo-pedonali ai caselli di Capriate e di Arluno e un attraversamento fognario a Dalmine;
sulla Autostrada A9, cinque attraversamenti ciclo-pedonali in occasione della costruzione della terza corsia;
nel comune di Monte Argentario, un sottopasso verso il mare;
sulla ferrovia Trento-Malé, un sottopasso ciclo-pedonale;
a Bergamo, il collegamento di un nuovo Centro Commerciale.
Le fasi di allestimento del monolite
In pratica, l’operazione di post-tensionamento si svolge in più fasi, con il posizionamento degli scatolari in una apposita area nel cantiere: si inseriscono i trefoli di diametro opportuno ai quattro angoli degli scatolari, viene organizzato il sistema di tiro e vengono posizionate le gru di sollevamento, si esegue la tensionatura dei trefoli secondo le specifiche di progetto, viene appoggiato e posizionato il bilancino sopra il monolite.
Nel caso di attraversamenti autostradali, sempre considerando la movimentazione e il peso, può essere necessario suddividere l’intervento in due fasi, una per ogni carreggiata. In tal caso, dopo la
prima post-tensionatura dei due monoliti effettuata separatamente, ne è necessaria una seconda per legare insieme i due monoliti precedentemente assemblati: questa operazione è resa possibile grazie a un secondo foro agli angoli dello scatolare all’interno del quale passa l’apposito trefolo.
Per gli attraversamenti di strade statali e provinciali senza lo spazio necessario per movimentare i grandi monoliti, si può utilizzare un’altra tecnologia messa a punto dalla Coprem, che permette il posizionamento nello scavo dei singoli scatolari per eseguire successivamente l’operazione di tensionatura e conferire monoliticità all’intera struttura.