Nel porto mantovano di Valdaro, primario centro intermodale del trasporto merci governato dall’Autorità Portuale della Provincia di Mantova, è stato effettuato un significativo intervento di riqualificazione dei piazzali di scarico e carico merci consistente, prevalentemente, nella realizzazione di una superficie stradale in conglomerato bituminoso. Contestualmente, è stata prevista la posa di un adeguato sistema di drenaggio e trattamento delle acque meteoriche che. Per realizzare l’opera, Gestori e Imprese esecutrici hanno puntato sul Pircher Srl.
A Valdaro, Pircher ha fornito tre sistemi-impianti per il recupero e trattamento delle acque, destinati a tre distinti piazzali e imperniati su tre bacini composti da vasche di prima pioggia a cui sono stati affiancati, in due casi, anche soluzioni per il recupero di liquidi da sversamenti accidentali. Una vera e propria “infrastruttura” drenante in grado di “catturare” e depurare l’acqua piovana e insieme un’autentica “vasca d’emergenza”, capace di impedire che arrivino al lago mantovano le sostanze dannose al suolo in caso di incidente.
Come si tratta la prima pioggia
La tecnologia alla base della tutela del nostro patrimonio idrico e in generale dell’ambiente è quella che Pircher sviluppa da oltre 40 anni. La Normativa, ovvero il Decreto Legislativo 152/2006, indica in 5 minuti la tempistica del primo dilavamento, quello considerato a rischio inquinamento. La prima pioggia deve dunque essere accumulata e trattata prima che venga immessa nel recettore fiale. La seconda pioggia, invece, che nel caso di Valdaro non è stata considerata inquinante, poteva essere scaricata direttamente nel lago.
Gli impianti di prima pioggia Pircher sono composti da una prima vasca (pozzetto selezionatore) che ha la funzione di dividere le acque di prima pioggia da quelle di seconda pioggia; le prime vengono quindi immesse in un’apposita vasca di stoccaggio (è la vasca di prima pioggia). Quando questa è piena, una valvola antiriflusso blocca l’ingresso delle acque provenienti dal pozzetto selezionatore, che così confluiscono nella linea di seconda pioggia e quindi nelle acque bianche. Al termine della precipitazione atmosferica, la sonda di rilevamento pioggia installata all’interno del pozzetto selezionatore trasmette quindi a un apposito quadro elettrico l’impulso per lo svuotamento della vasca di prima pioggia (questo avviene dopo 48 ore dal termine della precipitazione: in questo lasso di tempo avviene così una prima separazione tra sostanze pesanti e leggere, per gravità), facendo azionare la pompa che rilancia le acque all’interno di un pozzetto di raccordo. Da qui, per gravità, le acque confluiscono all’interno di un separatore per oli minerali e idrocarburi.