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La variante alla S.S. 38 “Sondrio-Bormio” per Santa Lucia

Uno degli obiettivi primari della Regione Lombardia è il quadro regionale di riqualificazione e sviluppo del sistema di accessibilità stradale della Valtellina e della Valchiavenna

La variante alla S.S. 38 “Sondrio-Bormio” per Santa Lucia

Nell’ambito degli interventi di riqualificazione e di sviluppo del sistema di accessibilità stradale della  Valtellina e della Valchiavenna si stanno articolando gli interventi sulla S.S. 38 in provincia di Sondrio, suddivisi in sette lotti, di cui il Lotto 1 è già operativo (si veda “S&A” n° 104, NdR). Un intervento considerato prioritario è quello della Variante alla S.S. 38 “Sondrio-Bormio” per Santa Lucia (Lotto 6), opera progettata per snellire il traffico proveniente da Sondrio e diretto a Livigno, evitando di attraversare i centri abitati di Bormio e Santa Lucia.

Immagini

  • Il ponte in costruzione sul fiume Adda 
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    Il ponte in costruzione sul fiume Adda 
  • Spritz-beton in galleria
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    Spritz-beton in galleria
  • Il piazzamento della macchina per lo spritz-beton
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    Il piazzamento della macchina per lo spritz-beton
  • I getti di calcestruzzo in galleria
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    I getti di calcestruzzo in galleria
  • La fase di getto della soletta sul ponte
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    La fase di getto della soletta sul ponte
  • Gli elementi di armatura per i getti del ponte
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    Gli elementi di armatura per i getti del ponte
  • Una vista dall’alto del ponte sull’Adda e dell’imbocco della galleria
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    Una vista dall’alto del ponte sull’Adda e dell’imbocco della galleria
  • La bagnatura della soletta con irrigatori rotanti
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    La bagnatura della soletta con irrigatori rotanti

La lunghezza complessiva della variante alla S.S. 38 è di circa 1.430 m e comprende un ponte sul fiume Adda, una galleria e opere di allaccio alla viabilità esistente. Inizialmente il progetto prevedeva una galleria di circa 8 km ma successivamente si è optato per un’opera più snella e meno impegnativa dal punto di vista tecnico ed economico.

La descrizione del progetto

La variante della S.S.38, che si sviluppa su un tratto di 1.430 m, comprende:

  • una rotatoria di innesto alla S.S. 38 in corrispondenza dell’abitato di Santa Lucia che presenta un raggio interno di 21 m ed esterno di 28 m, dove a lato della rotatoria è prevista la deviazione della pista ciclabile esistente;
  • un ponte sul fiume Adda, all’uscita dalla rotatoria, per una lunghezza pari a 230 m, misurata tra gli assi di appoggio delle due spalle. L’impalcato è a travata continua, costituito da quattro campate intermedie, rispettivamente di luce 44-44-44-50 m e due campate laterali di luce 24 m. La larghezza è di 11,50 m, suddivisa in una carreggiata centrale di 10,50 m, più due cordoli laterali di larghezza 0,50 m. Dal punto di vista strutturale il ponte è realizzato in c.a/c.a.p con impalcato a piastra gettata in opera e precompressa tramite cavi di post-tensione iniettati e ad andamento parabolico;
  • un breve tratto di galleria artificiale a cui fa seguito la galleria all’interno della montagna. La galleria naturale di Santa Lucia si sviluppa per una lunghezza di 994,72 m nel versante orografico destro del fiume Adda. La galleria artificiale dell’imbocco Nord, che si colloca in un contesto aperto, è sagomata con un becco di flauto che permette una modellazione del ritombamento dell’imbocco con una pendenza dolce corrispondente alla morfologia attuale del terreno. Il raggio della calotta è di 5,75 m salvo i punti in corrispondenza delle piazzole di sosta, una per ogni senso di marcia. Lo spessore del calcestruzzo, compreso anche l’arco rovescio, varia tra i 50 e gli 80 cm;
  • è previsto inoltre un raccordo tra la galleria e la S.S. 301 di Livigno.
I calcestruzzi impiegati

Per la travata continua del ponte in post-tensione, si è utilizzato principalmente un calcestruzzo C35/45 in consistenza S5.

Per la realizzazione della galleria ad oggi sono stati prodotti circa 15.000 m3 di calcestruzzo destinati allo spritz-beton necessario per la messa in sicurezza delle fasi di scavo. Questo calcestruzzo di classe C28/35 è stato confezionato con cemento tipo II/A-LL 42,5R prodotto dello stabilimento Buzzi Unicem di Vernasca e additivato con accelerante alkali-free.

Per la galleria, naturale e artificiale, sono previsti ulteriori 45.000 m3 di calcestruzzo in classe C28/35 con consistenza S5, dove nell’ottica di migliorare la durabilità dell’opera, è previsto l’utilizzo di cemento pozzolanico tipo IV/A (P-V) 42,5RSR (sulfate resistant) prodotto anch’esso dallo stabilimento Buzzi Unicem di Vernasca (PC).

Le fasi operative

Il cantiere ha occupato ad oggi 150 persone con turni lavorativi di 24 ore su 24, sette giorni su sette coinvolgendo sia Personale Dipendente che fornitori di servizi esterni.Per lo scavo della galleria si è proceduto in avanzamento a sezione piena con successiva fase di scavo per l’esecuzione dell’arco rovescio; la posa della centina è stata realizzata con passo di circa 1 m e spritz-beton di spessore tra 25 e 30 cm. L’impermeabilizzazione è stata ottenuta con un telo di PVC e geotessile. Il disarmo della volta deve essere effettuato quando il calcestruzzo sviluppa una resistenza minima di 15 N/mm2. Per garantire i getti giornalieri con avanzamento, sono stati utilizzati calcestruzzi con ricette che già a 28 giorni sviluppano una resistenza media superiore a quella necessaria per ottenere un fckcube di 35 N/mm2, come richiesto da capitolato. In tal modo, oltre a ottimizzare i tempi esecutivi, è stata migliorata la durabilità dell’opera. L’iter dei lavori ha subito un rallentamento quando, in un tratto della galleria, è stata identificata una faglia con orientamento trasversale costituita da roccia sciolta.

Questa problematica ha allungato di qualche mese l’ultimazione dei lavori, in quanto si è reso necessario realizzare opere di consolidamento prima di procedere con i getti di calcestruzzo. A lavori ultimati, il traffico non attraverserà più il centro di Bormio e permetterà ai turisti di raggiungere più velocemente la stazione invernale di Livigno. 

Dati tecnici
  • Stazione Appaltante: Provincia di Sondrio
  • Project Manager: Ing. Rodolfo Bernardini
  • Progetto definitivo: Raggruppamento temporaneo di Imprese: Enel-NewHydro (Mandataria), Al Engineering Srl, Al Studio, Ing. M. Bormioli Bonacolsi, Prof. G. Macchi, Ing. S. Macchi, Net Engineering SpA (Mandanti)
  • Progetto esecutivo: Raggruppamento temporaneo di Progettisti: Lombardi Ingegneria Srl (Mandataria), Lombardi SA, Ingegneri Consulenti (Svizzera) (Mandanti)
  • Commissione di collaudo: Ing. Claudio De Lorenzo (Presidente), Ing. Stefano Rossi (Collaudatore), Ing. Demetrio Nava (Collaudatore)
  • RUP: Dott. Quirino Gianoli
  • Direzione dei Lavori: Ing. Stefano Torresani e ATI formata da SWS Engineering SpA, Pegaso Ingegneria Srl, GDP Consultans-Studio Associato
  • Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: Arch. Maria Manuela Tasso e ATI formata da SWS Engineering SpA, Pegaso Ingegneria Srl, GDP Consultans-Studio Associato
  • Direzione di Cantiere: Geom. Arduino Lucchini 
  • Esecutori dei Lavori: ATI formata da Intercantieri Vittadello SpA (Capogruppo), Cantieri Valtellina Srl (Mandante), Edil Lampo Srl (Mandante)
  • Importo dei lavori: 21.979.844,28 Euro
  • Durata dei lavori: 680 giorni (dal 9 Aprile 2013 all’autunno 2015)