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Una vera industria del conglomerato

Il forte impulso che la Società Bitux ha voluto dare al suo settore stradale si è tradotto nell’acquisizione del nuovo impianto per la produzione di conglomerati bituminosi Benninghoven BA 5000

Una vera industria del conglomerato

Gli elementi principali dell’impianto BA 5000

Altre caratteristiche sostanziali sono il vaglio riselezionatore a sei selezioni con una superficie vagliante di oltre 52 m2 e delle tramogge sotto vaglio maggiorate con una capacità complessiva di materiale caldo selezionato di 270 t.

In questo modo si ha il massimo controllo della curva granulometrica del prodotto finito, una flessibilità ineguagliabile nel gestire i cambi formula e la possibilità di minimizzare gli start/stop dell’impianto legati ad eventuali produzioni non programmate e gestire in maniera ottimale i clienti che si presentano all’impianto senza aver preventivamente avvisato.

Il mescolatore maggiorato a 5 t garantisce la possibilità di produrre in pochi minuti il conglomerato necessario per riempire i camion; inoltre, consente di allungare il tempo di mescolazione (nel caso di dover utilizzare additivi, fibre, alte percentuali di fresato) senza “pesare” troppo sulla produzione oraria dell’impianto stesso.

I sili deposito del prodotti finito (quattro scomparti da 80 t cadauno) consentono di preparare oltre dieci bilici di materiale già pronto e di conseguenza alimentare con la massima velocità i camion in cantiere.

Tutta la sezione sili deposito, navetta di alimentazione dei sili, modulo di dosaggi e mescolazione sono chiusi e tenuti in depressione; in tal modo, l’impianto consente di garantire il massimo rispetto ambientale riducendo rumori, polverosità, dispersioni termiche, emissioni diffuse in atmosfera.

In particolare, quest’ultimo argomento è stato curato nel miglior modo possibile ed il bruciatore dell’impianto è stato previsto con un kit brevettato per poter gestire le emissioni diffuse che vengono aspirate e convogliate al bruciatore stesso in modo da poterle “bruciare” all’interno del cilindro essiccatore; in tal modo le eventuali particelle oleose “sospese” nei vapori che si sviluppano al momento dello scarico del conglomerato vengono captate, bruciate e di conseguenza l’impatto dell’impianto verso l’ambiente circostante è sicuramente ottimizzato.

Logicamente, per gestire al meglio questa delicata operazione, il bruciatore è gestito da un PLC dedicato che permette di controllare i rapporti aria-combustibile tenendo in considerazione sia l’aria primaria (proveniente dalla ventola principale del bruciatore controllata da inverter), sia l’aria secondaria (proveniente dalla ventola che aspira le emissioni diffuse); inoltre il PLC stesso permette di utilizzare in alternativa come combustibile sia il gas metano sia il GPL.