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Riciclaggio a caldo del fresato di asphalt rubber

Da più parti viene chiesto se, una volta terminato il suo ciclo di vita utile, l’asphalt rubber possa o meno essere riutilizzato nella produzione dei conglomerati bituminosi a caldo. Per dare una risposta a questa domanda, è stata condotta una ricerca sperimentale ponendo a confronto miscele confezionate senza fresato, con fresato normale e con fresato di asphalt rubber

Riciclaggio a caldo del fresato di asphalt rubber

Il mix design delle miscele

Il mix design delle cinque miscele di binder è stato condotto con il metodo volumetrico. I parametri di compattazione dei provini con pressa giratoria sono: pressione verticale di 600 kPa, velocità di rotazione di 30 rpm, angolo di inclinazione esterno di 1,25°, diametro della fustella di 100 mm.

Secondo il Capitolato di riferimento (Autostrade per l’Italia), il contenuto dei vuoti per il binder deve essere del 12-15% a 10 giri (Nin), del 3-5% a 100 giri (Ndes) e ≥ 2% a 180 giri (Nmax). Le prove di trazione indiretta, effettuate alla temperatura di 25 °C su provini compattati a 100 giri di pressa giratoria, devono fornire valori di ITS ≥ 0,75 MPa e valori di ITC ≥ 70.

L’assortimento granulometrico è stato studiato per tre miscele di aggregati: una di soli aggregati di primo impiego senza fresato (00RA), una con il 30% di fresato normale (30RA) e una con il 30% di fresato di asphalt rubber (30RAR).

Per le curve granulometriche delle tre miscele adottate risulta evidente come le tre curve siano molto simili, tutte con un piccolo eccesso di passante al setaccio da 16 mm rispetto al fuso previsto dal Capitolato. Il dosaggio del bitume è stato ottimizzato realizzando degli impasti con le miscele di aggregati e fresato precedentemente individuate e con diversi contenuti di bitume aggiunto.

Per ognuna delle due miscele con fresato (RA e RAR) è stato necessario condurre due distinti mix design, con e senza l’impiego dell’additivo rigenerante. Questo perché l’additivo influisce sulla lavorabilità della miscela e sulla capacità del vecchio legante di sciogliersi e di miscelarsi con quello nuovo.