Il compound polimerico supermodificante a base grafenica
In conformità ai concetti di ecosostenibilità e Perpetual Pavement, la ricerca sviluppata ha avuto come obiettivo la produzione di un compound polimerico supermodificante per conglomerati bituminosi.
I concetti principali su cui si è lavorato sono stati:
- ecosostenibilità;
- sistema produttivo ad alta efficienza e sostenibilità, caratterizzato da minori consumi energetici;
- impiego di polimeri poliolefinici, di cui una quota parte da recupero, se possibile;
- composizione additivata con grafene, per incrementare le prestazioni rispetto ai tradizionali compound polimerici;
- metodo di modifica tipo Dry;
- versatilità e facilità di utilizzo per la produzione dei CB.
Dal punto di vista delle materie prime che compongono il compound, il grafene rappresenta sicuramente la novità maggiore. La caratteristica principale apportata è il potenziamento delle proprietà meccaniche di resistenza delle miscele bituminose rispetto a tutte le tecnologie di modifica attualmente in uso.
L’analisi dei risultati
Per quanto riguarda il compound polimerico polifunzionale contenente anche fibre e polverino di gomma da PFU, il mix design definito univocamente per tutte le miscele oggetto di studio ha richiesto l’utilizzo del 6% di bitume ottimale complessivo per ottenere il giusto compromesso tra caratteristiche di lavorabilità e proprietà fisico-meccaniche.
L’analisi volumetrica delle miscele ha evidenziato un corretto contenuto di vuoti per tutte le miscele, anche in presenza del 25% di fresato. La mancanza di variazioni significative nelle proprietà fisiche degli SMA con RAP conferma l’efficacia del ringiovanente utilizzato, in grado di rigenerare il bitume parzialmente ossidato del fresato.