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Tris d’assi

Tre finitrici Sumitomo Pavers in azione per il rifacimento della pavimentazione dell’autodromo “Marco Simoncelli”. Una scelta che si basa su altri autodromi perfettamente realizzati e su una qualità di stesa ineccepibile

Di nuovo un autodromo. Di nuovo Sumitomo Pavers. Un leit-motiv visto anche in occasione di altre piste automobilistiche di cui abbiamo seguito i cantieri. Dietro tutto questo c’è la Arletti Pavimentazioni Stradali di Modena, Impresa specializzata in lavori di questa complessità, e la qualità di stesa delle finitrici giapponesi.

Un duo ormai indissolubile che, per questo cantiere, ha visto anche la partecipazione della BFG di Villanova Mondovì (CN) arrivata ad affiancare con la propria HA60W le altre due macchine gemelle, una di Arletti e l’altra messa a disposizione da O.M.S., Importatore esclusivo per il marchio giapponese (www.omsbressan.it).

Tre finitrici con identiche caratteristiche per avere una stesa impeccabile e uniforme, cioè 50.712 m2 di superficie realizzata in tre giorni di lavoro: 12 m di larghezza media e 4.226 m di lunghezza.

Circuito
1. Le tre finitrici Sumitomo hanno lavorato in parallelo portando a termine una stesa uniforme e praticamente senza giunta longitudinale su tutto il circuito

Un conglomerato bituminoso di alto livello fornito dalla Frantoio Fondovalle ha completato il quadro che vedrà protagonisti i centauri del motomondiale sul circuito “Marco Simoncelli” di Misano Adriatico (RN). Una squadra affiatata che ha permesso il rispetto di rigorosi criteri prestazionali e qualitativi.

Una stesa dalla qualità elevata che ha valorizzato al massimo i conglomerati bituminosi forniti dalla Frantoio Fondovalle di Marano sul Panaro (MO). 

Stesa e flessibilità uniche sul mercato

La qualità di stesa è una delle caratteristiche peculiari delle finitrici Sumitomo. Il rasatore J-Paver è un piccolo concentrato di tecnologia che, all’apparenza semplice, determina però il successo di tutto il lavoro di pavimentazione.

Molto spesso la valutazione di una finitrice viene effettuata su basi che non sempre tengono in considerazione questo fondamentale componente. Non per incapacità analitica delle Aziende ma per considerazioni che spesso sono di ordine puramente commerciale.

Da questo punto di vista Sumitomo ha dalla sua molteplici elementi di grande impatto per un mercato come quello italiano. Infatti Italia e Giappone hanno numerosi punti di contatto: spazi stretti, condizioni di lavoro spesso sacrificate, uso intenso di macchine gommate, richiesta di elevata flessibilità.

Le Sumitomo HA60W e HA60C passano in continuo da una larghezza di stesa di 2,30 m a una di 6,00 m senza montare allargatori manuali. Il rasatore, una volta completamente chiuso, rimane nella larghezza di trasporto di 2,50 m senza la necessità di rimuovere manualmente nessuna sponda laterale.

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    2. La stesa delle finitrici Sumitomo è il principale punto di forza di queste macchine, grazie ad accorgimenti molto semplici ma efficaci
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    3. Il rasatore della Sumitomo può passare idraulicamente da 2,30 m a 6,00 m senza bisogno di montare e smontare le paratie laterali, rientrando in modo immediato nella sagoma di trasporto

La compattazione in fase di stesa è elevatissima. Lo strikeoff precompatta il conglomerato e, cosa fondamentale per i consumi e l’economia globale della macchina, riduce il carico idraulico sul tamper.

In molti si chiedono come mai la potenza installata su queste finitrici sia inferiore rispetto ai concorrenti e come mai i flussi d’olio siano ridotti. Uno dei motivi tecnici è proprio questo. Ma ne parleremo ancora. 

Un rasatore pensato per essere efficiente

Sumitomo è uno dei più grandi Produttori di acciai speciali al mondo, esperienza che gli ha permesso di sviluppare il Sumi-Steel, acciaio particolarmente resistente al calore, all’usura e alla deformazione.

Acciaio utilizzato per il rasatore e che allunga la durata portando l’intervallo di revisione del banco da 1.500/2.000 ore a circa 4.000 ore. Ma non solo. La resistenza a calore e deformazione, insieme alla registrazione idraulica istantanea degli allargamenti, permette una stesa perfettamente planare: questo è un altro elemento unico sul mercato che ottimizza ulteriormente l’azione compattante del tamper e dello strike-off.

Il profilo trasversale di stesa, la classica “bombatura”, è a completa regolazione idraulica. Questo permette il rapido adattamento a ogni conformazione stradale che si incontra anche durante la fase di stesa.

Le paratie frontali, fondamentali per la preselezione del materiale davanti agli allargamenti, sono regolabili sia idraulicamente (dall’esterno) che manualmente (dall’interno).

L’efficienza energetica delle finitrici Sumitomo si basa anche su piccoli dettagli che, però, fanno la differenza, come ad esempio il riscaldamento del banco, che può essere sia elettrico che a gas.

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    4. Lo strike-off permette una precompattazione che “scarica” il tamper di molti suoi compiti, ottenendo una compattazione dopo la stesa in cui l’azione dei rulli è limitata
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    5. L’efficienza energetica della Sumitomo HA60W si traduce non solo in economia di gestione ma anche in una eccellente stesa data da un ottimo equilibrio fra motore, idraulica, strike-off e tamper

In quest’ultimo caso non avviene per azione diretta della fiamma sulle piastre, ma con un flusso forzato d’aria calda incanalata tramite condotte in acciaio inox, che assicura una uniformità di temperatura su tutta la superficie.

La gestione della fiamma è completamente elettronica. Nel caso di riscaldamento elettrico la presenza dello strike-off permette di installare le resistenze solo nelle parti che rimangono immobili, prima e dopo il tamper, aumentando l’affidabilità del sistema.

L’azionamento del generatore per l’energia elettrica avviene idraulicamente e non coinvolge direttamente il motore a gasolio. Inoltre, nella fase iniziale di riscaldamento, la macchina è ferma e non è necessario utilizzare l’impianto idraulico per altre funzioni; il motore gira al minimo senza avere ulteriori inutili carichi dati da alternatori o collegamenti meccanici di qualche tipo.

Durante le fasi di lavoro, la potenza idraulica destinata al generatore e quella elettrica alle resistenza è gestita elettronicamente per ottenere consumi ridottissimi pur a fronte di una temperatura sempre ottimale di ogni parte del rasatore.

In entrambi i tipi di riscaldamento, La regolazione della temperatura è completamente elettronica. L’impianto idraulico ha un notevole vantaggio in termini sia di efficienza, richiedendo portate e pressione limitate, sia di basse temperature di esercizio, che a loro volta assicurano bassi sforzi da parte di motore diesel e pompe idrauliche, e ridotti stress termici nei confronti di tutte le parti in gomma (guarnizioni e tubazioni).

Una macchina quindi concettualmente e costruttivamente molto semplice ma con un’elettronica gestionale di altissimo livello. 

Uno scarico garantito a tutti

Quando si parla di flessibilità occorre pensare anche alle condizioni di scarico in tramoggia. Le Sumitomo HA60W e HA60C hanno la tramoggia con le paratie frontali idrauliche pensate e costruite per ottimizzare l’alimentazione.

L’altezza da terra del piano di carico è di soli 46 cm e permette lo scarico e la spinta del camion, anche con veicoli senza barra paraurti posteriore mobile. La facilità di riempimento, e quindi la rapidità di stesa, sono agevolate dalla forma delle tramogge.

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    6. Le paratie idrauliche e il piano di carico della tramoggia di soli 46 cm permettono lo scarico anche a mezzi di trasporto senza barra antincastro posteriore mobile
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    7. Il singolo asse anteriore permette di avere sempre la massima aderenza e direzionalità in ogni contesto operativo

Le coclee, inoltre, hanno regolazione idraulica in altezza per adattarsi in modo immediato alle necessità di stesa. Dato che le condizioni di lavoro davanti al banco non sono mai le stesse, la gommata HA60W ha l’assale anteriore oscillante dotato di compensazione della quota di appoggio delle ruote.

In questo modo, le tracce sono sempre parallele al terreno e ottimizzano trazione ed efficacia di sterzo. Anche in questo caso si tratta di una soluzione unica sul mercato che ha una motivazione tecnica importante.

La scelta di avere un singolo assale anteriore deriva dal fatto che, nelle reali condizioni operative, le finitrici a tre assi hanno per una buona percentuale del tempo un’aderenza solo su due delle quattro ruote anteriori.

Questo comporta elevate perdite di efficienza e uno sbilanciamento della macchina. In condizioni di lavoro standard significa, praticamente, non dover mai correggere la traiettoria sui percorsi rettilinei: un altro dettaglio progettuale e costruttivo che fa la differenza in cantiere.

Un comfort pensato in modo concreto

Un altro punto di forza delle finitrici Sumitomo è la semplicità di utilizzo e l’estrema affidabilità. L’interfaccia operativa è pensata soprattutto per chi lavora ai lati del rasatore con i guanti da lavoro.

Dal monitor, che ha una visibilità molto buona anche con la luce intensa, si possono impostare tutti i parametri di funzionamento, come velocità di tamper e vibrante, temperatura riscaldamento e giri motore.

Dal monitor si può anche comandare tutto quello che, normalmente, si gestisce con gli interruttori a levetta: questo per evitare che, in caso di rottura di uno di questi ultimi, si perda quella funzione.

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    8. La facilità di utilizzo delle finitrici Sumitomo si ripercuote positivamente su una stesa di qualità, ottenuta in modo semplice e senza stressare macchina e operatore
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    9. Il posto guida è semplice ma comodo e presenta una serie di accorgimenti che permettono un impiego ergonomico ed efficiente anche nei contesti più difficili

L’altro aspetto fondamentale che coinvolge in modo pesante il comfort di utilizzo è la gestione di eventuali emergenze. Tutta la gestione elettronica di bordo prevede infatti ben tre livelli di sicurezza con tre schede completamente identiche sia a livello si hardware che software: il che permette, in caso di guasto di una di queste, di rinunciare solo ad alcune funzioni marginali non indispensabili per il normale svolgimento del lavoro, posizionando la scheda difettosa nella posizione meno “importante”.

Oltretutto, in caso di guasto generalizzato della linea can-bus, è possibile by-passare completamente l’elettronica potendo comunque scaricare completamente la macchina dal conglomerato per caricarla e portarla in assistenza, poiché il comando degli interruttori a levetta viene deviato direttamente sulle elettrovalvole, invece che nelle centraline di controllo.

In caso di avaria complessiva in cui anche il motore avesse dei problemi, la pompa idraulica manuale del tettuccio permette di azionare tutti i movimenti di banco e tramogge e sblocco del freno.

È quindi possibile chiudere la macchina e trainarla in una zona lontana dal fronte operativo oppure su un rimorchio per fornire l’assistenza del caso. Sumitomo permette quindi di terminare il lavoro eseguito o mettere la macchina in condizioni di essere assistita senza interrompere il cantiere.

  • Assistenza
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    10. La gestione elettronica delle finitrici Sumitomo è forse la più completa del mercato, ma il suo impiego è molto intuitivo. In caso di guasti ci sono tre livelli di sicurezza e tutta la gestione può diventare manuale per terminare il lavoro o portare la macchina in assistenza
  • Strumenti
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    11. Il quadro strumenti permette di passare dal controllo digitale a quello analogico in qualsiasi istante, con un pieno controllo della macchina anche in caso di emergenze legate ad eventuali guasti

Nuovi motori, maggiore compattezza ma stessa efficienza

L’introduzione dei nuovi modelli è prevista per la fine del 2020 nel caso della macchina cingolata, il cui prototipo è già stato presentato al BAUMA del 2019, e per la fine del 2021 nel caso della macchina gommata, ancora in fase di studio.

L’aggiornamento dettato dalle nuove Normative in termini di emissioni vedrà la necessità della sostituzione del motore, sempre di produzione giapponese, e un conseguente aggiornamento del carro per accogliere la nuova unità.

Il design complessivo sarà completamente rivisto mettendo d’accordo praticità e immagine. La postazione principale di lavoro ha un piano di appoggio più alto di 10 cm rispetto al passato ma l’accesso rimarrà comodo. I cofani motore avranno un nuovo profilo che aumenterà la visibilità in tramoggia.

Idraulica ed elettronica subiranno solo un leggero up-grade, seguendo la stessa filosofia di ottimizzazione delle prestazioni e contenimento delle dispersioni di energia. A parte una rivisitazione del design che ha ottimizzato alcuni elementi funzionali, sarà mantenuto in toto l’apprezzato rasatore Sumitomo J-Paver a basso assorbimento idraulico.

Questo ha consentito di continuare con la filosofia del contenimento degli sprechi di potenza ottimizzando il funzionamento di tutta la macchina anche con i nuovi motori Stage V dotati di scr, doc e dpf. si tratta di un traguardo importante che semplifica la vita all’utilizzatore mantenendo, quindi, il caratteristico risparmio di carburante, risparmio che si riflette in modo positivo sull’economia di gestione e sull’impatto ambientale nel cantiere.

  • Impianto idraulico
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    12. L’impianto idraulico necessita di portate inferiori rispetto a macchine della stessa classe, con temperature di esercizio inferiori e minori necessità di superfici radianti
  • Manutenzione
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    13. Lo spazio a disposizione, nonostante la compattezza della macchina, permette un rapido accesso per controlli e manutenzione

Sumitomo sta facendo un grande sforzo per compattare ulteriormente le dimensioni delle sue finitrici rispetto ai modelli precedenti. La lunghezza massima della macchina gommata passerà da 6,93 cm a 6,56 cm, quasi 40 cm in meno che aumentano ulteriormente la manovrabilità e facilitano il trasporto.

Nonostante le dimensioni ridotte, l’impianto di aspirazione dei fumi (A.V.S.) è integrato nella struttura della macchina e non presenta nessun elemento aggiuntivo esterno che ingombri la zona di lavoro fra banco e rasatore, riducendo, spesso, la visibilità del vano delle coclee da parte del guidatore.

L’aspirazione avviene direttamente sulle coclee e i tubi di scarico sono integrati sull’esterno del tubo di scappamento e sfruttano i flussi coassiali per essere allontanati dal posto guida.

Rispetto alle macchine in azione a Misano, i nuovi modelli in arrivo hanno un’immagine che esce dalla funzionalità pura (tipica del design orientale delle macchine da lavoro) e comunica meglio gli effettivi contenuti tecnologici di queste finitrici.

Arletti Pavimentazioni Stradali: specialisti nei circuiti

La Arletti Pavimentazioni Stradali nasce a Modena nel 1957. Nel 1995 prendono le redini aziendali Mauro e Roberto Arletti, figli del fondatore, che, senza mai abbandonare le attività che hanno nel tempo qualificato professionalmente l’azienda, si specializzano nella costruzione e pavimentazione di piste per autodromi.

In questa specifica nicchia di mercato mettono in luce una capacità tecnica e organizzativa di primissimo livello che li qualifica come specialisti conosciuti anche a livello internazionale.

Le pavimentazioni speciali realizzate per le piste di prova e collaudo di Ferrari (autodromo di Fiorano), Maserati, Ducati, Pirelli, Lamborghini, Fiat Auto sono una dimostrazione della capacità di portare a termine lavori complessi partendo dalla progettazione per arrivare al prodotto finito.

Frantoio Fondovalle
14. La Arletti Pavimentazioni Stradali si è affidata a Sumitomo grazie alla elevata qualità di stesa e alla semplicità di utilizzo

Molte altre Aziende di rilevanza internazionale, come Marazzi-Ragno, Floorgres, Rex, Cerim, si rivolgono all’Impresa modenese per portare a termine lavori di tipo maggiormente tradizionale mettendo l’accento sulla sua capacità di svolgere in tempi ridotti e con elevati risultati qualitativi interventi di manutenzione in ambiti lavorativi complessi.

L’attività dei fratelli Mauro e Roberto Arletti si esplica anche in altre Società collegate quali NTS, che si occupa di stabilizzazione delle terre, SIMCO, per la produzione di conglomerati bituminosi, Modena Recupera, che gestisce impianti di recupero materiale da conferimento e demolizione e riciclato.

Dopo la collaborazione con Arletti all’aeroporto di Parma, è stata chiamata dalla Azienda modenese, anche per la pista di Misano, la Ditta B.F.G. di Villanova di Mondovì.

È una piccola Azienda composta dai tre Titolari, Marco e Simone Ferrero e Diego Gozzi, e quattro operai. La Ditta viene fondata nel 2011 da Diego e Marco: i due erano colleghi dal 2000, legati dalla passione per i lavori di asfaltatura e perfettamente complementari nelle mansioni in appoggio alla finitrice.

La Ditta offre lavori di scavi, piccoli lavori edili e sgombero neve, oltre che ripristini e costruzioni stradali. La finitrice con cui iniziano è una Marini P230 fino al 2017, anno in cui viene consegnata una Sumitomo HA60W.

Finalmente le competenze tecniche e il riguardo per un lavoro ottimale sono supportate da una macchina di alta qualità, che la B.F.G. sa valorizzare al massimo, tanto in cantieri privati più piccoli quanto in grandi aree, come superstrade, aeroporti e autodromi.

Nello stesso anno entra in Società anche Simone, figlio di Marco, che a dispetto della giovane età, ha già una buona esperienza alla guida della finitrice e ha ereditato dal padre la passione per questo lavoro.

Sumitomo HA60W: una gommata che sembra una cingolata

Nel cantiere del Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli, le tre finitrici Sumitomo HA60W di Arletti, BFG e O.M.S. hanno operato in parallelo per garantire una stesa uniforme e continua. Appartenenti alla Serie 8, sono di fatto identiche nella tecnologia alla futura Serie 11 che differisce per le motorizzazioni Stage V e per alcuni dettagli ampiamente descritti.

In Giappone si fa largo uso della finitrice gommata, esattamente come in Italia. Questo ha portato Sumitomo a sviluppare una macchina gommata dalle elevate prestazioni anche in stese con larghezze di lavoro elevate.

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    15. Il Misano World Circuit è interessato da un intenso programma di lavori che prevedono, oltre al rifacimento della pista, anche l’ampliamento delle tribune e degli edifici di servizio
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    16. La qualità della stesa del rasatore Sumitomo è una caratteristica che mette in luce queste finitrici
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    17. Produttività e qualità sono due aspetti fondamentali che le finitrici Sumitomo riescono a coniugare senza problemi
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    18. Il lavoro delle tre finitrici in affiancamento ha permesso di realizzare tutta la stesa in quattro giorni di lavoro con il rispetto dei parametri di progetto
  • criteri prestazionali
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    19. L’impegno in termini di uomini e mezzi è stato importante
  • flessibilità
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    20. Le tre finitrici Sumitomo HA60W di Arletti, BFG e O.M.S. hanno operato in parallelo per garantire una stesa uniforme e continua
  • motomondiale
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    21. Le finitrici Sumitomo hanno caratteristiche tecniche che le valorizzano proprio nei contesti dove la qualità è fondamentale

Prestazioni oggettive che richiedono un impiego minimo della compattazione dopo la stesa e che ha permesso alla Arletti Pavimentazioni Stradali di specializzarsi sempre più nella realizzazione di opere particolari come i circuiti per le competizioni automobilistiche internazionali, tanto che – prima del cantiere di Misano Adriatico – si è occupata della nuova pavimentazione del circuito di Barberino del Mugello, altro tempio del motociclismo, e di altri circuiti come Pergusa e la pista di prova Pirelli di Vizzola Ticino.

OMS – Officina Macchine Stradali: una famiglia con una visione europea

OMS è sinonimo di Famiglia Bressan. Una storia iniziata nel lontano 1989 come officina di assistenza e promozione di marchi storici e blasonati come Blaw Knox, Barber Green e Allat.

Dalla prima sede in Dairago, la OMS si trasferisce nel 1991 ad Arconate, dove ancora risiede, e lega il suo nome a Bitelli. Nel seguito compaiono anche Ammann e Dulevo.

Nel 1999 arriva la nuova e attuale sede, sempre ad Arconate, con 1.000 m2 coperti fra officina, magazzino ricambi e uffici con altrettanti di area scoperta per il ricovero dei mezzi.

Dal 2001 OMS lega il proprio nome ad ABG per tutto il territorio nazionale. Quando il marchio viene acquisito da Volvo la collaborazione continua ancora per un anno.

Nel 2010 inizia il progetto con Sumitomo che si concretizza nel 2013: la capacità tecnica e la serietà dimostrate con Yuasa Trading, Importatore europeo di Sumitomo, portano OMS ad essere struttura di supporto tecnico e training per tutto il mercato europeo sviluppando insieme all’Importatore la rete di vendita e assistenza di tutto il vecchio continente.

Il passo successivo, dopo l’impegno dimostrato sul campo, è stata la nomina a responsabile per tutta Europa anche della rete commerciale delle finitrici Sumitomo con la gestione di tutti gli Importatori nazionali.

Un compito che la OMS sta dimostrando di saper sostenere con risultati decisamente positivi che hanno consolidato il rapporto di fiducia con il Costruttore giapponese.

“Lavorare con Sumitomo con questo ruolo – racconta Paolo Bressan – è per noi un vero onore. Stiamo raccogliendo ottimi risultati soprattutto in quei mercati dove si guarda al vero contenuto del prodotto come la Norvegia e il Nord Europa in genere.

Ma anche la Spagna ci sta dando risposte positive e, ovviamente, anche l’Italia sta facendo la sua parte con un buon numero di macchine in azione. Non è sicuramente semplice perché il brand Sumitomo non è sempre conosciuto ma, di solito, con le prove in campo riusciamo a rompere l’iniziale diffidenza.

La Casa Madre ci sta dando un supporto formidabile e si è instaurato un dialogo positivo e costruttivo che sta portando anche allo sviluppo di nuove macchine che andranno, nei prossimi anni, a completare la nostra gamma verso il basso”.

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22. La famiglia Bressan ha creduto fin da principio in Sumitomo Pavers, facendo diventare OMS importatore europeo del Costruttore con una rete che viene seguita in modo organizzato e professionale

L’incontro con tutta la rete europea che la OMS ha organizzato a Parabiago nel corso di Settembre 2019 (si veda “Strade & Autostrade” n° 138 Novembre/Dicembre 2019) è stata l’occasione non solo per presentare le nuove macchine nel dettaglio ma anche per fare il punto sulla presenza sempre più qualificata del costruttore giapponese nel vecchio continente.

“La nostra rete di Distributori nazionali sta diventando sempre più capillare – prosegue – e, grazie sia al nostro supporto commerciale e tecnico sia all’appoggio che Sumitomo ci sta fornendo i virtù dei risultati raggiunti fino ad ora, contiamo di aumentare in modo costante il numero delle nostre finitrici presenti nei cantieri europei”.

Frantoio Fondovalle, una storia di qualità e crescita continua

Frantoio Fondovalle Srl nasce nel lontano 1964, da un’intuizione del fondatore Luigi Lucchi, inizialmente votato all’estrazione ed alla frantumazione degli inerti provenienti del fiume Panaro per poi essere destinati alle costruzioni dell’Alta Valle.

Con l’ingresso in Società dei figli Stefano e Claudia, venne rafforzato il concetto di qualità ed innovazione, due valori posti come principali linee guida insieme al rispetto dell’ambiente e delle tematiche ecologiche.

Frantoio Fondovalle Srl oggi è una realtà leader nei settori edile, infrastrutturale e stradale; un Gruppo industriale con svariate attività produttive e un pool tecnico di esperienza pluriennale, maestranze ad altissima specializzazione e un moderno parco macchine.

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