A Pratteln, nei pressi di Basilea, si è appena concluso un cantiere di grandi dimensioni denominato “Dammbau Zurlindengrube Ost, Pratteln”, aperto nell’autunno del 2021 per conto del Cantone di Basilea.
Oggetto dell’opera è stata la costruzione di un terrapieno stradale come fondazione per la Netzibodenstrasse, un’arteria stradale che corre lungo la sponda meridionale del fiume Reno, nonché il relativo trattamento e adeguamento del terreno circostante.
I lavori di stabilizzazione del terreno sono stati realizzati dalla Marti AG, una Società che conta circa 6.000 dipendenti – la cui sede principale è a Mooseedorf e altre tre filiali sul territorio svizzero – specializzata in interventi di ingegneria civile e industriale nonché in costruzioni stradali.
Per realizzare il lavoro illustrato in questo articolo, la Marti AG Basel si è avvalsa della sua FAE MTH 225 (https://www.fae-group.com/prodotti/construction/co-testate-a-presa-di-forza-meccanica/multifunzione-per-trattori-construction/mth-mth-hp), acquistata presso l’importatore AEBI Suisse, abbinata a un trattore Fendt 939.
Il cantiere
Il cantiere per la realizzazione di questo terrapieno in località Pratteln ha reso necessaria la creazione di un grande deposito per il materiale da lavorare, ricavato proprio nei pressi della Netzibodenstrasse.
Si è trattato di materiale di riempimento dalle caratteristiche ben precise, poiché doveva avere proprietà sufficienti in termini di resistenza (stabilità del pendio) e comportamento deformativo (assestamenti e differenze di assestamento della strada) tali da permettere la successiva costruzione della strada stessa.
Le indagini statiche preliminari avevano infatti dimostrato che, per renderlo più stabile e compatto, il materiale esistente necessitava di essere lavorato. A tal fine è stata quindi prevista la compattazione e la stabilizzazione del materiale con leganti idraulici (calce e cemento) e l’ausilio della MTH 225.
I lavori effettuati
I principali lavori effettuati dalla Marti AG Basel sono stati i seguenti:
- movimentazione del materiale di scavo;
- stesa a strati e pre-compattazione;
- stesa del legante;
- lavori di fresatura del terreno per mezzo di una fresa stabilizzatrice;
- compattazione mediante un rullo compattatore;
- creazione del piano per la fase successiva;
- modellazione della struttura (argini);
- controllo tecnico dei parametri indicati (compattazione, modulo di deformazione);
- documentazione;
- creazione di un modello 3D per il controllo della macchina.
“Abbiamo scavato e movimentato circa 35.000 m³ di terra, in prevalenza materiale argilloso con presenza di pietre – ha raccontato Rainer Lang, Responsabile della Divisione Cantieri di Marti AG – e abbiamo lavorato una superficie di circa 72.000 m²”.
Con la fresa multifunzione FAE MTH abbiamo stabilizzato strati di circa 40 cm di terra, utilizzando circa 3.600 t di leganti. “In totale, per ogni giornata di lavoro abbiamo avuto una produzione massima di circa 800 m³ con un consumo di carburate massimo di circa 70 l/ora” – ha concluso Lang.
La FAE MTH 225
Nel caso del cantiere svizzero, la FAE MTH 225 è stata utilizzata per i lavori di stabilizzazione. Questa gamma, però, è in grado di svolgere molte altre funzioni. Adatta a trattori da 300 a 500 CV, la FAE MTH è il top della gamma tra le macchine multifunzione FAE e consente di fresare lastre di roccia, frantumare sassi, fresare asfalto e stabilizzare il terreno, con una profondità massima di lavoro di 50 cm.
La trasmissione a ingranaggi consente di lavorare con livelli di coppia e potenza sempre ottimali, mentre la controlama in Hardox antiusura e la griglia sul cofano posteriore garantiscono la granulometria desiderata del materiale in uscita.
Tra le caratteristiche più importanti di questo modello ricordiamo la geometria variabile della camera di triturazione, che garantisce risultati ottimali in termini di frantumazione. Il volume della camera aumenta infatti in funzione della profondità con una riduzione dei consumi di carburante e un incremento della velocità operativa.
Il parere dell’esperto
“La geometria variabile è una soluzione unica sul mercato ed è particolarmente adatta al trattamento di terre con forte presenza di pietre di grandi dimensioni (circa 30 cm di diametro)” – ha concluso Daniel Bertagnolli, Area Manager Construction Europe di FAE.
“Nel caso di questo cantiere svizzero, ha dimostrato di saper trattare anche terre argillose con forte presenza di sassi e di essere in grado di frantumarli in granulometrie fino a 0-45/100 mm adatte a una compattazione uniforme.
Il passaggio della FAE MTH 225 permette quindi di ridurre la granulometria dei sassi presenti nel terreno e anche di esercitare un’efficace azione di stabilizzazione del suolo, il tutto con una sola macchina.
Questo ci offre un grande vantaggio rispetto alle frese pure e alle stabilizzatrici trainate o semoventi con le quali queste due lavorazioni sarebbero per forza due attività separate. Un altro vantaggio importante è inoltre il fatto di poter ridurre la quantità di legante impiegato, grazie alla fine granulometria creata dalla fresa in frantumazione”.
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