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Osservando le Smart Road

Strade intelligenti, auto connesse, guida automatica, digital trasformation delle infrastrutture: sono questi i nuovi settori ai quali la nostra rivista si dedica a partire da questo fascicolo, arricchendosi di nuovi contenuti

Osservando le Smart Road

I nuovi strumenti permettono di migliorare l’analisi dei fabbisogni e la valutazione delle opere, rendere più efficaci la pianificazione e la programmazione sia degli interventi di manutenzione che degli investimenti in nuove infrastrutture, garantendo, a costì più bassi, realizzazioni di maggiore qualità, e quindi più durevoli, più sostenibili e più sicure per gli utenti.

Fattori fondamentali per le Smart Road diventeranno manutenzione e gestione delle infrastrutture, effettuate tramite tecniche e tecnologie innovative, improntate al miglioramento, alla resistenza e all’efficacia di lungo periodo: un obiettivo importante, soprattutto per consentire l’ottimizzazione dell’utilizzo di questi strumenti e un constante aggiornamento in un’ottica digitale.

La tecnologia aumenta inoltre la possibilità di definire le politiche di trasporto e la gestione dei flussi di traffico. 

La sfida dell’innovazione digitale

Il MIT raccoglie la sfida dell’innovazione digitale lanciata dall’Unione Europea e ne fa un elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi infrastrutturali del Paese previsti dall’allegato al DEF 2016 e dal Piano Nazionale ITS.

Le tecnologie digitali sono il main driver di questa trasformazione e stanno determinando il cambiamento di ogni aspetto delle infrastrutture e della mobilità. Infatti, la Commissione Europea è impegnata a guidare la “standardisation” e a creare un quadro regolatorio per la mobilità connessa e automatica a livello internazionale coordinandosi sia in sede di G7 sia di UNECE (UN Economic Committe for Europe).

Per questo, in considerazione degli ingenti investimenti nel settore – la CE ha stanziato circa 30 miliardi di Euro fino al 2020 sulle infrastrutture di cui 6,5 per l’Italia -, il MIT ha previsto un importo iniziale di 2 milioni vincolando l’erogazione dei finanziamenti all’adozione, da parte dei Gestori dell’infrastruttura, di standard tecnologici minimi.

Già dal prossimo fascicolo svilupperemo in dettaglio ogni singolo aspetto.