Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Massimo Simonini: l’uomo che… ha l’ANAS nel cuore

Intervista in esclusiva a Massimo Simonini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di ANAS SpA e Presidente della World Road Association (PIARC) per l’Italia

Massimo Simonini: l’uomo che… ha l’ANAS nel cuore
“S&A”: “Ci spiega la sostenibilità delle Smart Road?”.

“Massimo Simonini”: “Prevediamo la realizzazione di apposite aree denominate Green Island in cui sarà prodotta energia elettrica rinnovabile, fotovoltaica e/o eolica circa ogni 30 km, distribuendo così energia pulita per alimentare tutti gli apparati della Smart Road.

Nelle Green Island saranno installati sistemi di ricarica per i veicoli e per i droni che saranno utilizzati per il monitoraggio e le ispezioni di opere civili strategiche nonché per la sorveglianza continua della strada anche a fini della sicurezza”.

All’altra domanda che sempre proponiamo agli intervistati relativa agli ultimi film visti, ci rivela placidamente che, al termine di una giornata intensa, si rilassa in compagnia della moglie, guardando programmi televisivi, documentari o film di genere thriller e azione.

La cortesia del nostro interlocutore ci mette a nostro agio e ci spinge a cercare altre risposte inerenti i quesiti più consoni ai temi di rilievo per l’articolo

“S&A”: “Come si misura ANAS con altre sfide legate alla sostenibilità?”.

“Massimo Simonini”: “Stiamo ponendo molta attenzione alla salvaguardia e al rispetto del territorio, per prima cosa attraverso un maggiore utilizzo di materiali da riciclo. Abbiamo attivato il Green Public Procurement per favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale e contribuendo anche all’uso delle risorse dell’economia circolare.

Nei Bandi di gara, quando possibile, chiediamo agli operatori economici di proporre migliorie sull’utilizzo dei materiali e di tecnologie a basso impatto ambientale; premiamo poi la tutela di specifici aspetti paesaggistici e ambientali del territorio interessato dalle opere.

Inoltre, abbiamo costituito l’unità “Geologia, Gestione materie e Bonifiche” per la risoluzione di interferenze con aree contaminate, qualora ce ne fossero. Abbiamo introdotto il concetto dell’end of waste (processo di recupero del rifiuto) attraverso una visione sistemica della catena dei processi, a partire dalla scelta dei materiali e dalle soluzioni progettuali più eco-compatibili, a livello ambientale e sociale.

Infine, insieme ad Aiscat, Ance, Oice, Siteb e Confindustria, facciamo parte di un tavolo tecnico che lavora sulla revisione del progetto CAM “Strade”, in fase di approvazione presso il Ministero dell’Ambiente, del territorio e del mare, e che si pone l’obiettivo di individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il suo ciclo di vita.

Inoltre, abbiamo realizzato il progetto #greenlight per ridurre i consumi energetici dell’illuminazione nelle gallerie, innalzare i livelli di sicurezza all’interno delle stesse gallerie, potenziare la visibilità e la qualità di diffusione delle luci artificiali”.