Si torna a Torino. Per anni abbiamo lavorato con un’importante Società piemontese nell’ambito delle telecomunicazioni e, ogni volta che torniamo nella città della Mole antonelliana, ci appare sempre più bella e accogliente.
Siamo molto in anticipo per l’incontro con l’Architetto e ne approfittiamo per compiere un giro panoramico e rivisitare alcune delle bellezze del Capoluogo piemontese in cerca di ricordi e di sensazioni. Oltre al fascino sempre presente della Mole, rivediamo con piacere i numerosi edifici del Tardo Rinascimento, dell’epoca barocca e neoclassica.
Passiamo veloci, ma commossi, davanti alla Cattedrale rinascimentale, al museo del Palazzo Reale e ai Palazzi Madama e Carignano. Arriviamo in perfetto orario all’appuntamento e ci sentiamo gratificati per quello che abbiamo appena sfiorato: la cultura è qualcosa di emozionante, anche perché – come diceva Johann Wolfgang Goethe – “Non si possiede ciò che non si comprende”.
Entriamo in una stanza piena di libri, molti dei quali dedicati ad argomenti tecnici e, nonostante siano passati più di cinque anni dall’ultimo incontro con il nostro intervistato, ci troviamo di fronte a un uomo che sembra aver fermato il tempo e aumentato, se possibile, il suo entusiasmo per il lavoro (si legga anche https://www.stradeeautostrade.it/il-punto-di-vista/punto-di-vista-il-tunnel-di-base-del-moncenisio-e-le-scelte-di-telt/).