Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

La donna che… trasporta in avanti l’Europa

Intervista a Violeta Bulc, Commissario Europeo ai Trasporti

La donna che... trasporta in avanti l’Europa

Siamo nel terzo millennio e la tecnologia fa ormai parte della vita di tutti giorni; la velocità dell’innovazione tecnologica è in continuo aumento e rimbalza da una parte all’altra del pianeta, entrando in ogni ufficio, in ogni casa e in ogni Scuola. Di questo ci rallegriamo, perché è anche grazie ad essa se questa volta siamo riusciti a “parlare” a distanza con Violeta Bulc, il Commissario Europeo ai Trasporti, potendole porre una serie di domande relative al suo importante ruolo nonché ai compiti che la vedono in prima linea.

Immagini

  • La mappa dei Corridoi europei
    article_8224-img_6637
    La mappa dei Corridoi europei
  • Violeta Bulc, il Commissario Europeo ai Trasporti
    article_8224-img_6638
    Violeta Bulc, il Commissario Europeo ai Trasporti
  • Un recente incontro tra il Commissario Europeo ai Trasporti Violeta Bulc e Pat Cox, Coordinatore Europeo per le TEN-T Corridoio scandinavo-mediterraneo
    article_8224-img_6639
    Un recente incontro tra il Commissario Europeo ai Trasporti Violeta Bulc e Pat Cox, Coordinatore Europeo per le TEN-T Corridoio scandinavo-mediterraneo
  • article_8224-img_6640
  • article_8224-img_6641
  • article_8224-img_6642
  • Violeta Bulc, il Commissario Europeo ai Trasporti
    article_8224-img_6643
    Violeta Bulc, il Commissario Europeo ai Trasporti

Nel prepararci all’intervista, abbiamo potuto apprendere che è Slovena, nata a Novo Mesto nel Gennaio 1964. Della sua formazione, si apprende che è Laureata all’Università di Lubiana e ha poi conseguito un Master in “Scienze informatiche” alla Golden Gate University di San Francisco (California, USA) e un MBA presso l’IEDC- School of Management della città slovena di Bled. Docente presso varie Università, ha ricoperto incarichi ai vertici di Associazioni impegnate nella rappresentanza e nella promozione degli interessi di Aziende slovene e nello sviluppo sostenibile.

Prima dell’attuale ruolo, ha rivestito quello di Ministro sloveno dello Sviluppo, dei Progetti strategici e di Coesione e Vice Primo Ministro della Repubblica di Slovenia. Non appena ha ricevuto l’incarico nel Governo sloveno, si è dimessa dalla posizione di Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Organizzazione non Governativa Umanotera e di membro dell’Associazione dei Manager sloveni. Sempre scorrendo le notizie reperibili online, scopriamo che – in ambito sportivo – in gioventù è stata un’ottima giocatrice di basket ed è cintura nera di taekwondo; nel curriculum spicca anche un diploma in shamanesimo della Shamanic Academy e una certificazione per crescita e sviluppo personale della Sundoor Trainer (Sierra Nevada, California, USA). Per approfondire anche i tratti della persona, possiamo evincere che – dai Media – il Commissario viene descritta come una “Imprenditrice non convenzionale”, appassionata di new age e meditazione.

Tra le tante notizie reperite, vale la pena sottolineare che le dimissioni presentate al conseguimento del prestigioso incarico nel Governo sono certamente azioni che le fanno onore e che non mancheranno di stupire molti Politici nostrani che, nel caso di più incarichi, hanno paura di presentare a loro volta dimissioni magari proprio per timore che vengano accettate… Qualcuno ha scritto: “Tutto quello che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato: è fondato sui nostri pensieri, è formato dei nostri pensieri”.

Dopo aver riportato queste considerazioni strettamente personali, cominciano il giro di valzer delle domande e delle risposte…

“Strade & Autostrade”: “Nella sua audizione al Parlamento Europeo, lo scorso Novembre ha sottolineato il fatto che il trasporto debba essere “ecocompatibile, integrato e competitivo”. Quali possono essere quindi i mezzi per raggiungere questi obiettivi?”.
“Violeta Bulc”: “Durante il mio mandato, mi concentrerò sulla digitalizzazione dei trasporti, sulla decarbonizzazione attraverso l’utilizzo di carburanti alternativi, sull’elettrificazione basata su carburanti alternativi e sull’internazionalizzazione dei trasporti europei. Ritengo che, combinati, tutti questi obiettivi possano consentire un cambiamento verso un trasporto sostenibile, integrato e competitivo. È proprio questo che ho spiegato nel corso della mia audizione a Novembre 2014. Sto impostando la mia attività sulla base di quanto già il mio predecessore ha approntato con l’obiettivo di by-passare tutti gli ostacoli tecnici e amministrativi nel settore dei trasporti: i trasporti nell’UE devono essere senza soluzione di continuità. Per implementare questa visione, nei prossimi mesi proporrò una nuova Legislazione in linea con l’agenda della Commissione ai fini di una migliore regolamentazione. Farò inoltre in modo di utilizzare e di investire al meglio i fondi comunitari disponibili. Riguardo al “Connecting Europe Facility-CEF” (“Meccanismo per collegare l’Europa”, attraverso cui – nell’ambito della proposta di bilancio pluriennale dell’UE 2014-2020 – la Commissione Europea ha presentato un piano di investimentidi 50 miliardi destinato a migliorare le reti europee di trasporto, dell’energia e del digitale), entro il 2020 verranno investiti oltre 26 miliardi nel settore dei trasporti: tale operazione completerà il piano di investimenti di 315 miliardi presentato dal Presidente Jean-Claude Juncker a Novembre 2014”.

“S&A”: “Può la rete TEN-T essere considerata un volano per la ripresa dell’economia?”.
“VB”: “Certamente! La realizzazione della rete transeuropea di trasporto ha effetti benefici che si estendono ben oltre il settore dei trasporti. Gli investimenti nelle infrastrutture sono un volano per la creazione di posti di lavoro e per promuovere la crescita economica. Questa è esattamente la logica che sta dietro il concetto “Connecting Europe Facility”. Con il progetto di investimento di 26 milioni di Euro nel settore dei trasporti entro il 2020, la Commissione non solo creerà fisicamente i collegamenti mancanti ma eliminerà gli ostacoli (i colli di bottiglia, per esempio): attraverso il CEF, il trasporto sta anche portando avanti una delle principali priorità del presidente Jean-Claude Juncker, ovverosia colmare il divario di investimenti in Europa per creare condizioni favorevoli per l’occupazione e la crescita. Sono convinta che il trasporto abbia un ruolo fondamentale da svolgere nella ripresa economica europea. Di recente, la Commissione ha pubblicato i risultati di uno studio esterno che dimostrano che il completamento dell’intera rete TEN- T potrebbe creare fino a dieci milioni di posti di lavoro e aumentare il PIL europeo dell’1, 8% entro il 2030”.

“S&A”: ”La rete storica, soprattutto stradale e ferroviaria, della UE, è indubbiamente un patrimonio. Tuttavia, spesso mancano adeguate risorse per la manutenzione e la riqualificazione, a scapito della qualità e della velocità degli spostamenti di persone e merci. Esiste un piano europeo per queste reti infrastrutturali, non strettamente collegate alle reti TEN-T?”.
“VB”: “La politica TEN-T rafforza l’approccio di rete impostando gli standard per l’intero sistema europeo. Le sezioni con la priorità più alta sono state incluse nella rete principale, le altre in quella globale. In entrambi i casi, sono stati definiti i requisiti dell’infrastruttura. Per mezzo di tali requisiti, sia le reti pianificate sia quelle storiche stanno per essere aggiornate al loro livello di conformità al fine di consentire all’Europa quel trasporto merci e passeggeri senza soluzione di continuità di cui accennavo in precedenza”. Passiamo a una tematica che a noi di “Strade & Autostrade” è sempre stata a cuore, vale a dire la sicurezza stradale. Andiamo per le Scuole a cercare di far comprendere ai giovani che alla base di tutto c’è una sola cosa: il rispetto. L’Europa può fare – e sta facendo alacremente – la differenza in termini di sforzi e prevenzione, ma sono gli utenti che possono aiutare a far sì che la strada sia “amica”: all’epoca del suo insediamento come Presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy ebbe a dire “Non chiedetevi cosa può fare il vostro Paese per voi ma chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese”.

Questa citazione ci sembra un suggerimento degno della nostra più grande considerazione.