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L’uomo che… ci fa viaggiare in comodità e sicurezza

Intervista a Pierre-Louis Bertina, Vice Presidente di ANIE/ASSIFER - Associazione Nazionale dell'industria Ferroviaria

Arriviamo al famoso quartiere Coppedè, ove ha sede l’ufficio di Pierre-Louis Bertina, Vice Presidente di ANIE/Assifer, ed entriamo nella sede. Accompagnati all’ufficio del nostro personaggio, notiamo subito che alla parete si trova una foto del Pendolino, il treno ad assetto variabile nato a Savigliano all’inizio degli anni Settanta e prodotto ancora oggi da Alstom in Italia. Su un mobile basso è esposto invece il modellino del treno che, nel 2007, ha realizzato il record di velocità su rotaia raggiungendo i 574,8 km/ora.

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  • È necessario ripensare alle modalità con le quali gestire l’acquisto di nuovo materiale rotabile
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    È necessario ripensare alle modalità con le quali gestire l’acquisto di nuovo materiale rotabile
  • Pierre-Louis Bertina, Vice Presidente di ANIE/Assifer
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    Pierre-Louis Bertina, Vice Presidente di ANIE/Assifer
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Partiamo con le domande…

“Strade & Autostrade”: “Il mese scorso si è tenuto a Milano UITP (Smile in the City), il Convegno internazionale sul Trasporto Pubblico Locale: cosa è emerso? Ci sono spunti importanti che possano aiutare i servizi di trasporto nel nostro Paese?”.
“Pierre-Louis Bertina”: “UITP è il più importante momento di incontro per il settore del trasporto pubblico locale e una grande opportunità per confrontarsi con le esperienze dei Paesi di tutto il mondo. In questa edizione milanese, è emersa la conferma del trend positivo del trasporto pubblico. Un risultato ottenuto non solo grazie alla crescita degli investimenti economici, ma anche alla sempre maggiore diffusione di politiche volte a dare impulso al traffico pedonale e alla ciclabilità, in modo da diminuire l’utilizzo dell’auto privata. Credo che il principale spunto che possiamo trarre da questa edizione 2015 sia proprio la ricerca di un equilibrio tra adeguati investimenti nelle infrastrutture e politiche della mobilità che permettano di sfruttarle al meglio, con il miglior vantaggio per i cittadini. Milano, ad esempio, dove la domanda di TPL è aumentata, rappresenta un buon esempio di questo equilibrio e un modello per il nostro Paese. Non solo, infatti, ha investito per migliorare l’offerta del trasporto pubblico, basti pensare alla linea metropolitana, o ai nuovi treni acquistati da ATM e FNM, ma ha anche incrementato i chilometri di pista ciclabile, la disponibilità del bike e del car sharing, ed ora sta guardando al recupero delle vie d’acqua. Un vero sistema intermodale per una mobilità urbana efficiente e sostenibile. Per il futuro bisognerà continuare a innovare, cercando di proporre mezzi di trasporto innovativi adatti ai differenti bisogni dei passeggeri”.

Prima di proferire una seconda domanda sul tema dell’intervista, ci colpisce la risposta che ci viene data relativamente all’ultimo libro letto “Il concerto n° 5 per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven. E risponde testualmente: “So che non si tratta di un libro, ma fa lo stesso bene all’anima”. Il Filosofo tedesco Friedrich Nietzsche disse: “Senza musica la vita sarebbe un errore”. Si lascia l’uomo e ritroviamo il Manager per chiedere…

“S&A”: “Qual è secondo lei la situazione del TPL in Italia? Anche nelle grandi aree urbane il miglioramento della qualità della vita dei cittadini dipende dalla possibilità di muoversi bene?”.
“PLB”: “Da parte degli utenti si manifesta continuamente una richiesta di miglioramento del servizio. Nell’ambito del trasporto ferroviario, a livello regionale vi è la necessità di investimenti strutturali, sia in termini di veicoli ferroviari che di infrastrutture e di esercizio, per rendere più attrattivo l’utilizzo del treno come principale mezzo di trasporto a livello locale. Il programma di Governo attuale contiene il miglioramento del TPL, che diventa anche un obiettivo prioritario per l’Operatore nazionale. Questa tendenza è in linea con quanto avviene in altri Paesi europei”.

“S&A”: “Quali saranno le scelte da compiere sul TPL in relazione al continuo mutare delle abitudini della popolazione?”.
“PLB”: “Oggi c’è una concentrazione di popolazione nelle grandi città. Nelle previsioni dei maggiori studiosi di cambiamenti demografici questo fenomeno è sicuramente destinato a progredire ulteriormente. È quindi necessario tener conto, nell’ambito dello sviluppo dei contesti urbanistici, anche della realizzazione delle infrastrutture per agevolare lo spostamento quotidiano di grandi masse di popolazione alleggerendo il traffico urbano. È una scelta strategica che può essere risolta solo con l’utilizzo del trasporto ferroviario e metropolitano, in relazione anche agli obiettivi di politica ambientale che l’Unione Europea ha fissato”.

“S&A”: “Qual è il confronto con gli altri Paesi europei per l’utente?”.
“PLB”: “Le risorse a disposizione in Francia e Germania per il trasporto regionale sono decisamente più elevate rispetto a quelle italiane: in Italia 34,2 Euro per abitante, in Germania 51,2 Euro per abitante e in Francia 65 Euro per abitante. La qualità del servizio è importante ed è quindi necessario, nell’ambito del miglioramento della stessa, che l’utente accetti di pagare un prezzo più alto per il costo del servizio. Il treno rimane comunque di gran lunga il mezzo più economico per il trasporto locale”.

Prendiamo spunto dalla recente finale di Champions League e, come facciamo abitualmente ai nostri ospiti, chiediamo se il nostro segua il calcio e una squadra in particolare. Ci fornisce una risposta inedita ma profonda che, in qualche modo, può dare la dimensione del nostro Manager: infatti, si proclama tifoso di una sola squadra, ossia l’Industria italiana, ricordando l’importanza di operare a tutti i livelli affinché rimanga viva e competitiva. Ancora una volta ci sorprende. Un anonimo cinese ha scritto: “È difficile conoscere un uomo. Ma un uomo facile a conoscersi forse non vale la spesa”.

“S&A”: “Qual è la sua opinione sulla regionalizzazione dei servizi di TPL?”.
“PLB”: “Nel contesto di liberalizzazione dei servizi di pubblica utilità che l’Europa ha tracciato, anche il trasporto ferroviario si deve allineare alle direttive europee. Le regioni hanno quindi un ruolo importante. È però altrettanto significativa la necessità di distinguere trasporto su gomma da trasporto su ferro: le infrastrutture ferroviarie sono state concepite per collegamenti a medio-lungo raggio a livello regionale e di fatto ogni regione ha un solo operatore ferroviario di riferimento. L’articolazione regionale denota però delle grandi differenze sia in termini di estensione territoriale che di morfologia; per il trasporto ferroviario sarebbe opportuno ripensare a bacini di utenza più ampi rispetto a quelli regionali”.

“S&A”: “Ritiene necessario sviluppare un piano strategico a livello nazionale?”.
“PLB”: “È una cosa che manca da troppi anni. Per quanto riguarda l’Alta Velocità la programmazione e pianificazione degli investimenti a livello centrale hanno consentito di ottenere ottimi risultati. Nell’ambito del trasporto regionale è necessario ripensare a una cabina di regia a livello nazionale che raccolga le istanze delle regioni e strutturi un piano di investimenti rilevanti per soddisfare le esigenze dell’utenza”.

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