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L’Autostrada Roma-Latina, l’opera del Lazio più attesa

Sarà la soluzione ai problemi della Pontina. E il primo atto di un nuovo asse che arriverà fino a Napoli. Non solo: farà bene anche al GRA. Scopriamo perché dalle parole di Vincenzo Pozzi, Commissario Straordinario Governativo per la realizzazione del Corridoio Tirrenico Meridionale

L’Autostrada Roma-Latina, l’opera del Lazio più attesa

Siamo a Roma. Fisicamente, gli uffici di Via Pianciani distano da quelli di Via Monzambano non più di 2 km.

Immagini

  • L’Ing. Vincenzo Pozzi, Commissario Straordinario Governativo per la realizzazione del Corridoio Tirrenico Meridionale
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    L’Ing. Vincenzo Pozzi, Commissario Straordinario Governativo per la realizzazione del Corridoio Tirrenico Meridionale
  • Il tracciato della Roma-Latina, della Cisterna-Valmontone e delle opere connesse
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    Il tracciato della Roma-Latina, della Cisterna-Valmontone e delle opere connesse
  • L’interconnessione tra la nuova autostrada, l’A12 e la Roma-Fiumicino
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    L’interconnessione tra la nuova autostrada, l’A12 e la Roma-Fiumicino
  • L’interconnessione tra la nuova autostrada, l’A12 e la Roma-Fiumicino
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    L’interconnessione tra la nuova autostrada, l’A12 e la Roma-Fiumicino
  • La corografia dettagliata della Roma-Latina
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    La corografia dettagliata della Roma-Latina
  • La situazione attuale del tratto della Pontina all’altezza di Tor de’ Cenci dove si innesterà il primo lotto proveniente dalla Roma-Fiumicino. Una sorta di “GRA esterno”
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    La situazione attuale del tratto della Pontina all’altezza di Tor de’ Cenci dove si innesterà il primo lotto proveniente dalla Roma-Fiumicino. Una sorta di “GRA esterno”
  • Come sarà il tratto della Pontina all’altezza di Tor de’ Cenci dove si innesterà il primo lotto proveniente dalla Roma-Fiumicino. Una sorta di “GRA esterno”
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    Come sarà il tratto della Pontina all’altezza di Tor de’ Cenci dove si innesterà il primo lotto proveniente dalla Roma-Fiumicino. Una sorta di “GRA esterno”
  • Il tracciato dettagliato della Cisterna-Valmontone
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    Il tracciato dettagliato della Cisterna-Valmontone
  • Le varie ipotesi allo studio per l’attraversamento del Tevere subito fuori Roma
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    Le varie ipotesi allo studio per l’attraversamento del Tevere subito fuori Roma
  • Le varie ipotesi allo studio per l’attraversamento del Tevere subito fuori Roma
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    Le varie ipotesi allo studio per l’attraversamento del Tevere subito fuori Roma
  • La segnaletica verticale nel territorio
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    La segnaletica verticale nel territorio
  • La futura Roma-Latina: il percorso si discosta da quello attuale solo per alcune varianti
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    La futura Roma-Latina: il percorso si discosta da quello attuale solo per alcune varianti
  • La futura Roma-Latina: il percorso si discosta da quello attuale solo per alcune varianti
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    La futura Roma-Latina: il percorso si discosta da quello attuale solo per alcune varianti
  • Vincenzo Pozzi e Pietro Ciucci in occasione dell’inaugurazione della BreBeMi
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    Vincenzo Pozzi e Pietro Ciucci in occasione dell’inaugurazione della BreBeMi

Eppure l’Ing. Vincenzo Pozzi, di strada, ne ha fatta eccome. Presidente dell’ANAS dal 2001 al 2005 (si veda “S&A” n° 38), ora lo ritroviamo in un altro ruolo delicato, con la responsabilità di realizzare una delle opere stradali più attese d’Italia: la Roma-Latina. O meglio, il Corridoio Tirrenico Meridionale, che unirà la Capitale a Napoli via Latina-Formia-Statale Domitiana.

Pozzi è infatti Commissario Straordinario Governativo per la realizzazione dell’intero corridoio.

Dopo l’apertura al traffico della Brebemi, la Roma-Latina e la connessa Cisterna-Valmontone si prospettano come uno dei Project Financing più importanti d’Italia, che vale qualcosa come 2,780 miliardi di Euro.

E Pozzi, di Project Financing, se ne intende: infatti è anche Presidente della CAL (Concessioni Autostradali Lombarde), la società mista ANAS-Regione Lombardia, Ente Concedente del trio Pedemontana-TEEM-Brebemi. L’Autostrada Roma-Latina è composta da tre tratte. La prima, di 16 km, corre parallela al GRA fino a Tor de’ Cenci; la seconda, di 52,3 km, taglia dritta come una spada l’Agro Pontino. Infine, la bretella autostradale di 31,5 km che sale fino a Valmontone e quindi all’A1. Il progetto della Roma-Latina comprende anche opere complementari per 46,2 km, con arterie che saranno rimesse in sicurezza o realizzate ex novo. Tra queste, da sottolineare i 12,4 km della futura tangenziale di Latina che, rispetto alla città, si dipanerà dalla parte opposta alla statale Pontina.

Per la Roma-Latina il CIPE ha già stanziato, nel 2004, 468 milioni di Euro, risorse rimaste congelate a causa di tutte le complesse vicende e i ricorsi che hanno impedito al Project Financing di decollare. Ora, però, siamo ripartiti.

La Delibera del CIPE 51/2013 ha approvato anche il Progetto Definitivo della tratta A12-Tor de’ Cenci, completo di parere della Commissione VIA e della Regione Lazio: siamo dunque a un livello molto più avanzato di quello su cui si mandano si solito in gara le autostrade in Project Financing (spesso con il Progetto Preliminare non ancora approvato).

“Strade & Autostrde”: “Ing. Pozzi, la Delibera CIPE 51/2013 ha approvato il progetto definitivo della Roma-Latina e della Cisterna-Valmontone. A che punto siamo con l’iter per la realizzazione di quest’opera?”.
“Vincenzo Pozzi”: “Siamo in fase di gara per l’individuazione del Concessionario. È stata inviata la lettera d’invito ai Raggruppamenti preselezionati; una volta pervenute le offerte, nei prossimi mesi verrà avviata l’istruttoria, la valutazione e infine l’aggiudicazione. I candidati, già individuati con un Bando di pre-qualifica risalente al 2011, sono cinque raggruppamenti, guidati rispettivamente da Salini Impregilo (che, prima delle fusione, si erano candidate separatamente), Strabag, Toto, Samsung e SIS”.

“S&A”: “Sarà la soluzione giusta per i problemi di congestione e di sicurezza della Pontina e delle altre arterie laziali?”.
“VP”: “Guardi, queste due autostrade saranno due elementi dirimenti per il traffico regionale e nazionale. La Roma-Latina, in particolare, partendo dall’innesto tra l’A12 Roma-Civitavecchia con la Roma-Fiumicino e intersecando l’attuale Pontina all’altezza di Tor de’ Cenci, fungerà da vero e proprio “raccordo anulare esterno”, decongestionando quindi il GRA e la stessa Roma-Fiumicino, anche grazie alle intersezioni con l’Ostiense e Cristoforo Colombo. Da qui la nuova autostrada ricalcherà in linea di massima il percorso dell’attuale Pontina, tranne le varianti in corrispondenza dei principali centri abitati, con tre corsie per senso di marcia fino a Pomezia e poi due fino a Latina, città attorno alla quale verrà realizzata anche una tangenziale. Non solo: sul tratto pontino verranno realizzate anche due complanari per il traffico locale. La Cisterna-Valmontone, poi, collegherà il nuovo asse autostradale con l’A1, potenziandone la connessione con la rete autostradale nazionale. Non ho paura di esagerare dicendo che questa è la soluzione finale per la sicurezza, la velocizzazione e il decongestionamento di tutta l’area”.

“S&A”: “Recentemente alcune Associazioni di Costruttori propendono per la riqualificazione e la risistemazione dell’ex Statale Pontina. Non era meglio riqualificare l’attuale percorso piuttosto che costruire una nuova autostrada?”.
“VP”: “No. Capisco le obiezioni, per carità, ma la riqualificazione non risolve a pieno il problema della sicurezza della Pontina. Innanzitutto perché, se decidessimo di riqualificare la Pontina, perderemmo i 468 milioni stanziati dal CIPE, che hanno un nome e un cognome: autostrada Roma-Latina e Corridoio Tirrenico Meridionale. Servirebbe una nuova delibera del CIPE, con un grosso punto interrogativo sul riottenimento di quei fondi. Poi, anche ipotizzando un recupero di quei 468 milioni, la cifra, da sola, sarebbe comunque insufficiente per realizzare tutte le complanari, gli svincoli sopraelevati, le varianti, l’eliminazione degli incroci a raso, la rettifica di alcune curve del tracciato. Ma c’è anche un’altra ragione importante: con la riqualificazione della Pontina non realizzeremmo né la Cisterna-Valmontone, né il “GRA esterno” tra Tor de’ Cenci e la Roma-Fiumicino. Vorrei però tranquillizzare le Imprese del territorio: sia per la costruzione, che avverrà in sei anni, che per la manutenzione in fase di esercizio, si innesterà un meccanismo virtuoso che garantirà lavoro e sviluppo per tutti”. 

“S&A”: “Per la Cisterna-Valmontone arriveranno fondi pubblici?”.
“VP”: “Il Bando di Gara prevede un investimento per le due autostrade di 2,780 miliardi di Euro. La Roma-Latina (primo lotto A12-Tor de’ Cenci e secondo lotto Tor de’ Cenci-Latina) costa circa 2 miliardi, di cui 468 milioni provenienti dallo Stato, il resto da privati tramite Project Financing. Per la Cisterna-Valmontone (terzo lotto, due corsie per senso di marcia), invece, non sono finora previsti fondi pubblici. Ma il Bando di Gara prevede che, qualora entro tre anni il CIPE non determini uno stanziamento anche per quest’opera, la Cisterna-Valmontone verrà momentaneamente sospesa e stralciata, e il Concessionario non potrà richiedere alcuna rivalsa. Noi, chiaramente, faremo di tutto per ottenere il finanziamento”.

“S&A”: “Lei è Commissario Straordinario del Governo per questa opera strategica. Si tratta di un’infrastruttura prioritaria di rilevanza nazionale?”.
“VP”: “Assolutamente sì. L’istituzione del Commissario, innanzitutto, velocizza le procedure: ha poteri di stimolo, monitoraggio, coordinamento e addirittura poteri sostitutivi in caso di mancata risposta di un Ente in sede approvativa. Il Corridoio Tirrenico Meridionale, poi, in futuro arriverà a Formia e poi a Napoli attraversando il Litorale Domizio: se consideriamo anche l’Autostrada Tirrenica in costruzione e il Tibre, abbiamo l’opportunità di creare un corridoio alternativo all’A1 di importanza fondamentale per la nostra rete”.

“S&A”: “Passiamo ora al tracciato. Come abbiamo visto, è suddiviso in tre lotti: quali sono le principali difficoltà tecniche da affrontare?”. 
“VP”: “Il primo lotto A12-Tor de’ Cenci ha una lunghezza di 16 km, con due corsie per senso di marcia; il secondo lotto Tor de’ Cenci-Latina si estende su 52,3 km, con tre corsie per senso di marcia tra Tor de’ Cenci e Pomezia e due fino a Latina; mentre il terzo lotto, la Cisterna-Valmontone, si estenderà su 31,5 km, con due corsie per senso di marcia. La principale opera d’arte è l’attraversamento del Tevere. Lì l’alveo è piuttosto importante, e dovremo attraversarlo in diagonale con un viadotto di notevole lunghezza. E poi, non dimentichiamolo, siamo alle porte della Città Eterna: quindi, anche secondo le prescrizioni inserite nel Progetto Definitivo, abbiamo l’onere di realizzare un ponte dalla forte valenza artistica e architettonica”.