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Iveta Radičová: la donna che… connette Oriente e Occidente

Intervista in esclusiva a Iveta Radičová, Coordinatrice Europea per il Corridoio Mediterraneo TEN-T

Iveta Radičová: la donna che… connette Oriente e Occidente

  For English version: https://www.stradeeautostrade.it/front-page-interviews/iveta-radicova-the-woman-who-connects-east-to-west/

Qualche mese fa siamo stati a Bruxelles per lavoro e questa volta abbiamo avuto qualche ora da dedicare alla città prima di passare all’intervista.

La città risale al VII secolo e fu prescelta, nella seconda metà del XIV secolo, come residenza dei Duchi di Brabante; nel secolo successivo divenne simbolo della Capitale dei Paesi Bassi, dopo la riunione del Brabante agli altri possedimenti del Duca di Borgogna (1430).

Rivediamo con piacere il cuore pulsante della Capitale con la Grand Place che mostra con orgoglio palazzi quali l’Hotel de Ville e la Maison du Roi: uno spettacolo non soltanto per gli occhi, ma anche un vero e proprio bagno di cultura. Il municipio è circondato dalle antiche case delle corporazioni.

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    Iveta Radičová, Coordinatrice Europea per il Corridoio Mediterraneo TEN-T

La piazza è stata iscritta nel 1998 nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO ed è considerata come una delle più belle piazze del mondo. Con la guida in mano ci allontaniamo per ammirare anche la Place Royale e alcuni edifici attigui, come la biblioteca, il Museo di Arte Moderna e il Palazzo delle Accademie. Da annoverare anche alcuni edifici religiosi come la Concattedrale dei Santi Michele e Gudula e la Chiesa di Notre Dame de la Chapelle.

È tempo di fare rotta verso la nostra ospite, a fine dello scorso anno nominata Coordinatrice Europea per il Corridoio Mediterraneo TEN-T succedendo a Laurens Jan Brinkhorst.

In un momento storico in cui tanto si parla di parità, quale migliore occasione per citare Oscar Wilde che, già nell’Ottocento diceva, a ragione, “Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di realizzare qualsiasi cosa”.

Arriviamo a destinazione e veniamo introdotti dalla nostra ospite. Dopo i convenevoli di rito (caffè rifiutato perché preso in un bellissimo bar del centro durante il giro turistico), cominciamo a impostare le domande incentrate sul suo ruolo di Coordinatrice per il Corridoio Mediterraneo TEN-T e sul futuro della Torino-Lione.

Ricordiamo che il Corridoio Mediterraneo è il principale asse Est-Ovest nella rete TEN-T a Sud delle Alpi e, con l’eccezione del fiume Po, di vari canali nel Nord Italia e del fiume Rodano da Lione a Marsiglia, è essenzialmente stradale, ferroviario e marittimo.

Il Corridoio è lungo circa 3.000 km e fornirà una connessione multimodale per i porti del Mediterraneo occidentale con il centro dell’Unione, creando anche un collegamento Est-Ovest attraverso l’Europa Meridionale, contribuendo all’interscambio modale da strada a ferrovia in aree sensibili come Pirenei e Alpi e collegando alcune delle più grandi aree urbane dell’Unione con treni ad Alta Velocità.

La sezione fondamentale del Corridoio è il nuovo collegamento transfrontaliero tra Francia e Italia (Torino-Lione) che tante discussioni sta provocando.

La Radičová lo scorso 27 Marzo è stata in Italia per una doppia visita promossa da AIPo a due importanti infrastrutture del sistema idroviario dell’Italia settentrionale: il porto di Valdaro (Mantova) e la conca di navigazione sul Po di Isola Serafini (Monticelli d’Ongina, Piacenza), inaugurata un anno fa.

Questa volta tralasciamo commenti sul suo ufficio perché è lei stessa a sottolineare che – per una Docente di Sociologia – l’ufficio è “quello sul campo”: fare ricerca, stare fra la gente, le comunità emarginate in primo luogo, dato che le politiche sociali sono la sua competenza principale.

Iniziamo con il porre le prime domande…

“Strade & Autostrade”: “Lei è stata recentemente nominata Coordinatrice Europea del Corridoio Mediterraneo: può illustrarci il suo ruolo e le caratteristiche della tratta?”.

“Iveta Radičová”: “Il Corridoio Mediterraneo è il principale asse Est-Ovest nella rete TEN-T a Sud delle Alpi. In termini politici, esso costituisce anche un collegamento di primaria importanza tra Paesi dell’Europa Occidentale e Paesi dell’Europa Centrale.

Si sviluppa fra la regione Sud-Occidentale della Spagna, seguendo le coste spagnole e francesi del Mediterraneo, attraversa le Alpi verso Est passando per Italia, Slovenia e Croazia, e continua attraverso l’Ungheria fino alla sua frontiera orientale con l’Ucraina.

Con il 18% della popolazione europea, la regione del Corridoio Mediterraneo genera circa il 17% del PIL dell’Unione Europea: è un contributo enorme.

Si tratta di uno dei Corridoi maggiormente interconnessi in Europa, attraversato da sette altri Corridoi-Core della rete e caratterizzato dalla presenza complessiva di 70 nodi intermodali, tra cui 12 porti marittimi altamente competitivi e globali.

Infine, ampie parti del Corridoio attraversano aree sensibili dal punto di vista ambientale (le Alpi) e zone turistiche (il litorale). Questo Corridoio ha un alto potenziale di multimodalità fra il trasporto aereo/stradale e quello ferroviario sia per le merci che per i passeggeri, utilizzando meglio la rete ad alta velocità fra aree urbane dinamiche e linee ferroviarie convenzionali per il trasporto dei beni.

Sono stata molto lieta quando la Commissione Europea mi ha proposto di diventare uno dei Coordinatori Europei per la rete di trasporto transeuropea. Questa è stata un’opportunità per unirmi a un team di persone di rilievo con dei curricula di respiro internazionale, impegnate a contribuire a un processo di rafforzamento del sistema di trasporto europeo. Dobbiamo accentuare il nostro impegno per fare in modo che il Corridoio venga pienamente realizzato entro il 2030”.

“S&A”: “Quali sono a suo parere i nodi principali da risolvere per giungere alla completa operatività del Corridoio?”.

“IR”: “Il Corridoio Mediterraneo è lungo circa 3.000 km. Dobbiamo dare priorità agli investimenti e assicurarci che non siano frammentati. La continuità e la logica multimodale di standard elevati sono le parole chiave che mi piacerebbe applicare a questo Corridoio. La pianificazione degli investimenti deve essere ben coordinata fra gli Stati Membri e l’Unione Europea.

Abbiamo bisogno di eliminare gli incroci che generano rallentamenti fra le varie modalità di trasporto. Il più importante scopo consiste nel completare i collegamenti chiave mancanti, in particolare le sezioni transfrontaliere.

Questo ci riporta alla mente i tre progetti emblematici: il tunnel di base della Torino-Lione, la linea ad alta velocità che connette Barcellona con Montpellier e i collegamenti fra Trieste-Ljubljana-Zagreb-Budapest fino alla frontiera con l’Ucraina.

Abbiamo bisogno anche di completare sezioni chiave a livello nazionale. Il Corridoio è caratterizzato da nodi urbani che soffrono di una capacità insufficiente e hanno circonvallazioni congestionate: dobbiamo assicurare una piena connettività dei porti marittimi con l’hinterland.

Questo aspetto è cruciale per il pieno funzionamento del Corridoio, dal momento che nove dei 12 porti sono inclusi nei 40 maggiori porti europei in termini di trasporto merci (fonte: Eurostat “EU transport in figures”, anno 2017)”.

Una pausa di riflessione per venire a sapere che la sua predilezione a colazione è per lo yogurt con frutta, ai quali aggiunge il caffè. Inoltre, scopriamo che gli ultimi libri letti (e piaciuti) sono tre: “Homo Deus. Breve storia del futuro” di Yuval Noah Harari; “Exodus. I tabù dell’immigrazione” di Paul Collier e “La paura e la ragione. Il collasso della democrazia in Russia, Europa e America” di Timothy Snyder.

Sono titoli molto specifici e che noi non conoscevamo; del resto, come ha scritto lo Storico inglese Thomas Fuller, “La cultura si è avvantaggiata soprattutto dei libri sui quali gli editori hanno perso”.

Proseguiamo quindi chiedendo…

“S&A”: “Se potesse illustrare a un uomo politico i vantaggi principali della Torino-Lione, su quali punterebbe?”.

“IR”: “La posizione strategica del Tunnel di Base della Torino-Lione è cruciale per l’intero Corridoio Mediterraneo. Questo è il più ovvio tra i collegamenti mancanti all’interno del Corridoio TEN-T MED, è situato in un’area sensibile dal punto di vista ambientale e in stretta prossimità con altri Corridoi TEN-T della massima importanza come il Corridoio Mare del Nord-Mediterraneo, il Corridoio Reno-Alpi e quello Atlantico.

C’è un forte potenziale per lo sviluppo del traffico ferroviario internazionale (passeggeri e merci) nel Corridoio Mediterraneo, che non può essere sviluppato se non completiamo il progetto “Torino-Lione”.

Una volta realizzata la nuova linea, questa diventerebbe il principale punto di attraversamento della frontiera non solo fra Italia e Francia ma ben oltre, collegando la Penisola Iberica alla parte orientale del continente. Il collegamento ferroviario Torino-Lione è un investimento emblematico, autenticamente Europeo e a lungo atteso.

Infine, dovremmo astenerci dall’utilizzare il termine “progetto”. La costruzione è in pieno svolgimento con 65 km di perforazioni di prova, 25 km di gallerie scavate (sui 162 km in programma) e molte persone al lavoro su di essa, incluse le popolazioni locali. Milioni di Euro – denaro pubblico – sono stati spesi a partire dal 2003 per raggiungere l’attuale stadio di sviluppo”.

“S&A”: “Quali sono i prossimi passi da compiere per fare del Corridoio Mediterraneo una Smart Road?”.

“IR”: “I Corridoi TEN-T, in generale, non hanno a che fare soltanto con la logistica. Hanno a che fare con la connettività e il miglioramento della vita dei cittadini.

Quindi l’UE sostiene e accoglie positivamente tutti i progetti situati lungo i Corridoi che li rendono in linea con le politiche ambientali poiché sperimentano e applicano soluzioni innovative per i trasporti, impiegano carburanti alternativi, investono in sistemi di trasporto intelligenti e rendono i collegamenti più sicuri ed efficienti migliorando il flusso del traffico fra aree congestionate di nodi urbani”.

“S&A”: “Secondo lei perché ci sono tante difficoltà attorno al progetto Torino-Lione, mentre ad esempio, a parità di lunghezza e di importanza per la rete TEN-T, non ce ne sono per la galleria di base del Brennero?”.

“IR”: “Il Corridoio di Trasporto implica una connessione anche in senso politico. Questa domanda è più per il Governo italiano. Il nostro approccio è sempre dal basso verso l’alto. L’UE recita un ruolo di sostegno ma una decisione finale su un certo progetto deve sempre avere origine dai Governi nazionali, in questo caso quelli di Italia e Francia.

Dalla prospettiva del Coordinatore Europeo, i due progetti sono ugualmente importanti per via del loro positivo impatto ambientale, dell’intermodalità e della minor congestione”.

“S&A”: “La UE co-finanzia la Torino-Lione: vi è un cronoprogramma ideale per il completamento dei lavori?”.

“IR”: “Il Regolamento TEN-T 1315/2013 stabilisce chiaramente che gli Stati Membri devono agire in modo appropriato per sviluppare la Rete Core entro il 2030. La Torino-Lione è sul Corridoio Mediterraneo, parte della Rete Core, ed è anche indicata come una sezione pre-identificata nel Regolamento Connecting Europe Facility (2014-2020).

Il Consiglio e il Parlamento Europeo appoggiano il progetto così come diversi accordi bilaterali tra Francia e Italia. La logica dell’intervento dell’Unione Europea è il suo valore aggiunto. Senza il coinvolgimento della UE, la Torino-Lione non verrebbe costruita visti i suoi costi molto elevati. Il valore aggiunto della UE è quindi scontato.

L’attraversamento delle Alpi tra Francia e Italia è chiaramente un collo di bottiglia a livello di trasporto, che la galleria della Torino-Lione contribuirà a risolvere. Consentirà di collegare le reti ferroviarie ad Alta Velocità di Italia e Francia, e garantirà anche una miglior connessione per il trasporto merci ferroviario, considerando che oggi è necessario utilizzare due, a volte tre locomotive per superare la galleria storica, che non soddisfa i requisiti di un collegamento sicuro, moderno ed efficiente”.

Le sue vacanze preferite sono legate al viaggio: infatti, la sua prima risposta è il viaggiare per l’Europa. Poi, entrando nel dettaglio, ci racconta che predilige girare l’Italia da Nord alla Sicilia e poi ritornare facendo brevi soste sulla costa, o girare tra Francia, Spagna, Germania, Austria, Lussemburgo, Liechtenstein, Benelux, anche Paesi balcanici.

La ragione di tanti e diversi itinerari è presto detta: il suo hobby è la storia, così i suoi itinerari variano in pratica “da un castello all’altro”. “Il viaggiare nei più giovani fa parte dell’educazione; negli adulti fa parte dell’esperienza”, come recita un aforisma del Filosofo anglosassone Francis Bacon.

“S&A”: “Lo scorso 27 Marzo ha visitato il porto di Valdaro e la conca di navigazione di Isola Serafini. Quali sono state le sue impressioni?”.

“IR”: “Il mio plauso va ad AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume PO) per la visione d’insieme su come modernizzare e rivitalizzare questa modalità di trasporto.

La navigazione interna sul fiume Po e i canali associati potrebbero fornire soluzioni alternative al traffico merci congestionato che scorre lungo la Pianura Padana da Ovest a Est, dalle città industriali del Piemonte e della Lombardia ai porti di Ravenna, Venezia e anche Trieste. Naturalmente, la sfida è quella di assicurare una navigabilità sostenibile e commercialmente redditizia, che per il momento non c’è.

Ho sentito molte parole positive riguardo a pianificazione e investimenti futuri. Il Regolamento Connecting Europe Facility continuerà a sostenere le vie d’acqua interne, poiché rivestono un ruolo cruciale nell’agenda di complessiva decarbonizzazione.

Infine, mantenere il fiume in buone condizioni di navigazione non è solo vantaggioso per il trasporto, ma può anche fornire dei benefici al turismo nelle belle aree lungo il fiume Po”.

Il tempo di un bicchiere d’acqua e veniamo a sapere che, oltre alla storia, i suoi hobby nel tempo libero sono legati prioritariamente alla sua nipotina. Poi, come potevamo intuire dalla selezione precedentemente data, vengono i libri, il giardinaggio e i viaggi, pur non disdegnando la bicicletta e lo sci sulle Alpi e sulle Dolomiti.

“S&A”: “Quali misure verranno adottate per rendere il Corridoio Mediterraneo un’arteria più sicura e performante?”.

“IR”: “Oltre alla realizzazione delle componenti geografiche del Corridoio Mediterraneo entro il 2030, sono convinta che dobbiamo anche assicurarci di essere “al passo con i tempi” e sfruttare i vantaggi tecnici e tecnologici che sono accessibili al giorno d’oggi.

Carburanti alternativi, sistemi di trasporto intelligenti, finestre uniche, migliori connessioni multimodali dovrebbero diventare un marchio di fabbrica del Corridoio Mediterraneo.

Molti progetti che vanno in queste direzioni sono già in corso di finanziamento da parte del Connecting Europe Facility, uno stanziamento UE per i trasporti, dedicato a una piena esecuzione della rete di trasporti core e comprehensive in Europa”.

“S&A”: “Ritiene che tra i problemi ci possa essere anche il differente scartamento, tuttora esistente, fra le ferrovie di alcuni Paesi?”.

“IR”: “Assolutamente: la coesistenza di due livelli è una grande sfida per questo Corridoio e uno dei punti cruciali da risolvere. L’aggiornamento della rete ferroviaria spagnola allo standard internazionale di scartamento (UIC) è una delle priorità sottolineate nel programma di lavoro del Coordinatore”.

Concludiamo e ci congediamo. Ancora una volta, l’occasione dell’intervista si è rivelata un arricchimento, non solamente lavorativo ma – soprattutto – umano, per aver avuto l’occasione di conoscere una persona di tale calibro e davvero brillante.

L’allora Primo Ministro britannico Margareth Tatcher disse: “Se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna”. E la nostra intervista non ha fatto che avvalorarlo ulteriormente, se mai ci fosse stato bisogno di conferme.

Alla prossima!

Curriculum Vitae di Iveta Radičová

Iveta Radičová è nata il 7 Dicembre 1956 a Bratislava, in Slovacchia, ed è stata nominata Coordinatrice Europea per il Corridoio Mediterraneo TEN-T il 16 Settembre 2018, succedendo a Laurens Jan Brinkhorst.

Di seguito si citano i suoi maggiori incarichi fino ad oggi: dal 1979 al 1989 ha frequentato l’Istituto di Sociologia presso l’Accademia slovacca delle Scienze; dal 1990 al 1993, il Dipartimento di Sociologia, presso la Facoltà di Arte, dell’Università Comenius; dal 1993 al 1997 è stata Vice-Direttrice dell’Academia Istropolitana.

Nel 2005 è stata Docente presso il Dipartimento di Sociologia, Nitra, in Slovacchia, e Direttore dell’Istituto SAS di Sociologia. Dal 2005 al 2006, è stata Ministro del Lavoro, Affari Sociali e Famiglia per la Repubblica Slovacca, mentre dal 2006 al 2009 Deputata presso il Parlamento Slovacco.

Infine, dal 2010 al 2012 ha ricoperto l’incarico di Primo Ministro della Repubblica Slovacca per arrivare poi, dal 2011 al 2012, a collaborare al Ministero della Difesa.

Tra gli attuali incarichi, oltre a quello di Coordinatrice Europea per il Corridoio Mediterraneo TEN-T, figurano quello di Rettore della Facoltà dei Mass Media presso l’Università Paneuropea della Slovacchia, Docente presso la BISLA (Bratislava International School of Liberal Arts) in Slovacchia e Docente presso l’Accademia Robert Bosch di Berlino.

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