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Alberto Selleri: l’uomo che… ci fa vedere il futuro

Intervista all’Ingegner Alberto Selleri, Responsabile della Direzione Realizzazione Opere per la Condirezione Generale nuove Opere di Autostrade per l’Italia SpA

Fine Ottobre. Roma è ormai da considerarsi una città avvolta da un clima tropicale. Alle piogge, alle volte perfino torrenziali che durano meno di 30 minuti, si alterna un clima caldo con il sole a farla da padrone. Per non parlare poi di quando arriva lo scirocco, che riempie le macchine di polvere sabbiosa. In questa perenne incognita, ci avviciniamo al luogo dell’appuntamento proprio sotto un temporale: uno di quelli che, per l’intensità, scarica una tale mole di acqua da impedirci di capire la profondità delle buche che incontriamo con il motorino e che rappresentano un serio pericolo per tutti quelli che si avventurano su due ruote.

Alla fine, per fortuna, arriviamo alla sede di Autostrade per l’Italia SpA. Dopo gli obblighi previsti per i visitatori, veniamo accompagnati nella stanza dell’Ing. Alberto Selleri, Responsabile della Direzione Realizzazione Opere, che ci accoglie in un ampio ufficio, pieno zeppo di carte e progetti. Il nostro interlocutore ci offre un caffè e apre una scatola di biscotti che ci racconta essere un vero salvavita quando, per lavoro, è costretto a saltare il pranzo. Con l’occasione, su nostra richiesta aggiunge che, per la prima colazione a casa preferisce un thè e fette biscottate con marmellata, mentre al bar predilige un cappuccino di soia e una veneziana con la crema. Siamo golosi, ma il lavoro ci chiama e ci spinge a porre le prime domande…

  • L’Ing. Alberto Selleri e l’Ing. Giovanni Castellucci, rispettivamente Responsabile della Direzione Realizzazione Opere e Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia SpA
    L’Ing. Alberto Selleri e l’Ing. Giovanni Castellucci, rispettivamente Responsabile della Direzione Realizzazione Opere e Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia SpA
    L’Ing. Alberto Selleri e l’Ing. Giovanni Castellucci, rispettivamente Responsabile della Direzione Realizzazione Opere e Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia SpA
  • L’abbattimento dell’ultimo diaframma in carreggiata Nord presso la galleria Val di Sambro
    L’abbattimento dell’ultimo diaframma in carreggiata Nord presso la galleria Val di Sambro
    L’abbattimento dell’ultimo diaframma in carreggiata Nord presso la galleria Val di Sambro
  • 3. Gli uomini dell’Ing. Selleri
    3. Gli uomini dell’Ing. Selleri
    3. Gli uomini dell’Ing. Selleri
  • L’Ingegnere nella galleria Val di Sambro
    L’Ingegnere nella galleria Val di Sambro
    L’Ingegnere nella galleria Val di Sambro
“Strade & Autostrade”: “Quale è il suo ruolo in Autostrade per l’Italia e di cosa si occupa?”.

“Alberto Selleri”: “Mi occupo di seguire le fasi finali della progettazione di nuove infrastrutture autostradali o del potenziamento di quelle esistenti e della loro realizzazione in qualità di Responsabile della Direzione Realizzazione Opere. Gli impegni quotidiani mi portano a spaziare dalla scrivania al cantiere, dalla polvere della matita a quella degli scavi. La sfida è quella di consegnare alla collettività l’opera di cui ha bisogno, rendendo esecutivo e cantierabile il progetto e assicurandone la realizzazione nel rispetto dei programmi, con attenzione alle specificità del territorio e le esigenze delle persone che lo abitano. È un lavoro molto sfidante, per la molteplicità e la complessità dei temi, ma dà molte soddisfazioni perché consente di vivere la transizione tra pensiero e azione, di vedere realizzato quanto si è prima pensato, poi messo su carta. Vedere crescere un’opera giorno per giorno è sempre fonte di una grande emozione”.

“S&A”: “Sovente non si considera che i ritardi siano anche dovuti al recepimento di nuove tecnologie nel frattempo sviluppatesi, nonché all’adeguamento a nuove Normative: possiamo affermare ora che la A1var sia all’avanguardia?”.

“AS”: “Nei lavori complessi succede spesso che da quando si progetta a quando si realizza un’opera passano parecchi anni, un tempo in cui alla progettazione segue un iter molto lungo. Ma questo non significa che le opere quando vengono aperte siano già vecchie, anzi la Variante di Valico ne è la dimostrazione. Già all’epoca dell’ultima progettazione, parliamo della fine degli anni Novanta, la nuova infrastruttura è stata progettata adottando le migliori pratiche ingegneristiche del tempo e aggiornandone i contenuti. Penso ad esempio agli studi specialistici svolti in assenza di una Normativa sulla pericolosità sismica del territorio per progetto dei viadotti o alle intuizioni sul metodo osservazionale adottate per lo scavo delle gallerie. Entrambe queste innovazioni hanno anticipato la revisione del corpus normativo e sono state poi recepite qualche anno più tardi nelle Norme Tecniche delle Costruzioni oggi in vigore. Dopo l’incendio nel Monte Bianco, la Normativa sui sistemi di sicurezza in galleria è stata sviluppata e si è consolidata dando luogo ad una importante revisione delle disposizioni a livello comunitario, recepite in Italia con il D.Lgs. 264/2006. La Variante di Valico nasce già con tutte le predisposizioni contenute in quella Norma e i dispositivi di sicurezza, le vie di fuga e i rifugi d’emergenza, così come tutte le dotazioni impiantistiche, sono all’avanguardia”.