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Prime aperture per la Superstrada Pedemontana Veneta

Con l’apertura al traffico del tratto Malo-A31, avvenuta lo scorso 18 Giugno, sono ora percorribili 11 degli oltre 94 km totali dell’opera

Prime aperture per la Superstrada Pedemontana Veneta

La Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) è un’infrastruttura viaria che si sviluppa nel contesto del Corridoio Europeo Mediterraneo, attraversando la Regione nelle province di Vicenza e di Treviso.

È un raccordo autostradale a pedaggio, realizzato e gestito in regime di concessione, che una volta ultimato collegherà la A4 (Montecchio Maggiore), la A31 (tra Dueville e Thiene) e la A27 (Spresiano) by-passando l’area centrale veneta e creando un itinerario pedemontano più sicuro e veloce.

Pur essendo funzionalmente assimilabile a una strada di tipo A (autostrada) ai sensi dell’art. 2 del CdS, viene realizzata come strada extraurbana principale (tipo B) al fine di ottenere una minor rigidità progettuale in termini di raggi planimetrici e profili altimetrici, soprattutto per inserire i numerosi tratti in trincea richiesti dagli Enti Locali (si veda “S&A” n° 118 Luglio/Agosto 2016 a pag. 8 con https://www.stradeeautostrade.it/strade-e-autostrade/la-superstrada-pedemontana-veneta/).

Anche per questo motivo non ha la classica identificazione alfanumerica tipica delle autostrade, ma viene indicata – anche sulla segnaletica stradale – come SPV. 

Pedemontana veneta
1. Il tracciato della SPV: in rosso i tratti già aperti al traffico

La tratta 2A

Con Delibera della Giunta Regionale dell’8 Marzo 2019 e a seguito dell’ordinanza del Concessionario Superstrada Pedemontana Veneta SpA del successivo 16 Maggio, il 3 Giugno 2019 è stato dato traffico alla tratta 2A, che si snoda per circa 6 km tra la p.k. 28+160 (interconnessione con l’Autostrada A31 “Valdastico”) e la p.k. 33+860 (svincolo di Breganze).

Il tracciato, che si mantiene in trincea profonda per minimizzare l’impatto territoriale e ambientale sull’area circostante, è intervallato da alcune opere d’arte: partendo da Breganze, si incontra in primis il ponte sul torrente Astico, a quattro campate per una luce totale di 180,50 m. La SPV quindi sottopassa la S.P. 111 “Gasperona” tramite l’omonima galleria di 158 m, e si dirige verso Sud-Ovest.

In prossimità della località Madonnetta di Sarcedo, è stata poi prevista la galleria artificiale Cà Fusa-Vegra (630 m) per limitare l’intrusione nel territorio e meglio garantire la protezione e la mitigazione nei confronti dell’abitato e delle aziende agricole limitrofe.

La galleria Igna (100 m), in pratica un ponte canale, consente di sottopassare il torrente omonimo prima di giungere alla nuova interconnessione con la A31, posizionata tra gli esistenti svincoli di Thiene e di Dueville.

  • Breganze
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    2. Il casello di Breganze
  • interconnessione
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    3. LA SPV all’interconnessione con la A31

La tratta 1C

Lo scorso 18 Giugno è stata aperta al traffico anche la tratta 1C (prima fase), di circa 5 km, che dalla p.k. 23+475 (svincolo di Malo) si allaccia alla succitata interconnessione con la A31 (p.k. 28+160). Nella seconda fase è previsto il raccordo tra lo svincolo di Malo e la galleria Zona Industriale, a Castelgomberto.

Il tracciato anche in questo tratto si mantiene in trincea profonda, caratterizzato da gallerie artificiali che consentono di mantenere la continuità della viabilità esistente e della rete idraulica in superficie.

Dirigendosi verso Malo, la galleria San Simeone II (200 m) permette infatti di sottopassare l’Autostrada A31 “Valdastico” alla p.k. 75+639, mentre dopo poche decine di metri la galleria San Simeone I (499 m) evita l’omonimo quartiere di Villaverla e la S.P.349.

Proseguendo verso Ovest, il torrente Rostone viene sottopassato da una galleria di 174 m e la successiva Via Bassi da un altro manufatto di 250 m, prima di giungere ai due ponti che scavalcano il fiume Timonchio (90 m) e il rio Legretta (28 m).

La SPV si attesta quindi temporaneamente allo svincolo di Malo, dal quale si intravvedono i portali orientali dell’omonima galleria (6,2 km), la più lunga a doppio fornice attualmente in costruzione nel Belpaese. Entrambe le tratte sono situate in provincia di Vicenza.

  • Galleria Rostone
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    4. Le gallerie San Simeone II e San Simeone I
  • Galleria Bassi
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    5. Il portale orientale della galleria Rostone e, sullo sfondo, la galleria Bassi

Le gallerie artificiali

Non deve meravigliare la presenza di sette gallerie artificiali (per un’estesa di quasi 2 km) in una tratta di 11 km (Figura 6): una delle linee ispiratrici del progetto della SPV è stata quella di incidere il meno possibile sul territorio circostante, anche in considerazione del notevole grado di antropizzazione delle aree attraversate.

I tratti in trincea (oltre 50 km sull’intero tracciato) e in galleria artificiale (9 km complessivi) limitano infatti l’impatto visivo e acustico sul territorio; d’altra parte, la qualità dei terreni ghiaiosi-sabbiosi e della quota depressa della falda freatica hanno consentito, in fase di esecuzione, lavorazioni in sicurezza anche a profondità rilevanti (fino a 10/12 m dal p.c.).

Per contro, il ricorso per circa il 70% del tracciato a trincee o gallerie naturali e artificiali ha imposto soluzioni molto spinte e innovative per il convogliamento, il trattamento e lo smaltimento delle acque di piattaforma.

Per ciò che concerne le gallerie, le caratteristiche strutturali sono state individuate facendo riferimento al volume di traffico previsto, alla sicurezza, alla percentuale di mezzi pesanti, alle livellette e alla lunghezza.

Pedemontana Veneta
6. Le principali opere d’arte dei tratti aperti al traffico

Poiché in fase di progettazione la previsione a 15 anni indicava che il volume di traffico avrebbe superato i 10.000 veicoli al giorno per corsia, le gallerie sono state progettate a doppio fornice con traffico unidirezionale e con corsia di emergenza.

Le gallerie hanno sezione rettangolare di altezza libera minima pari a 5,5 m e piattaforma stradale composta da due corsie da 3,75 m più emergenza nonché banchina interna da 0,75 m, limitata lateralmente da profili redirettivi.

La corsia di emergenza è stata realizzata di larghezza pari a 3 m. Il numero delle corsie previste per la sezione stradale, sia all’interno che all’esterno delle gallerie, è sempre lo stesso. Il tipo di asfalto utilizzato per la pavimentazione delle gallerie è di tipo drenante nei primi 50 m dagli imbocchi e di tipo non drenante nella parte restante.

Nel nostro sopralluogo abbiamo potuto verificare come stiano procedendo i lavori anche sulle restanti tratte.

Pedemontana Veneta
7. La galleria sotto la S.P. 246 nei pressi di Castelgomberto

Dopo alcuni ritardi sulle tabelle di marcia, i vertici di SPV e di SIS ipotizzano l’apertura al traffico dell’intera infrastruttura per Novembre 2021, eccezion fatta per la galleria di Malo, per la quale i tempi saranno un po’ più lunghi in virtù delle note vicende giudiziarie (si veda “S&A” n° 124 Luglio/Agosto 2017 a pag. 184 con https://www.stradeeautostrade.it/finanza-e-progetti/passi-avanti-per-la-pedemontana-veneta/).

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