Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

La terza corsia sulla Venezia-Trieste

L’importante intervento utile al significativo incremento delle prestazioni e della qualità complessive dell’infrastruttura che, a fine lavori, sarà perfettamente inserita nel territorio e con un elevato indice di sostenibilità ambientale

La terza corsia sulla Venezia-Trieste

Il cantiere

Dopo la realizzazione di nuove strade poderali a servizio dei fondi agricoli e delle proprietà, sono stati completati gli interventi di disboscamento e di bonifica delle aree da ordigni bellici, al termine dei quali è stato avviato anche lo spostamento delle interferenze che, complessivamente, sono 156; è quindi iniziata sia la costruzione del rilevato sia la deviazione dei canali necessaria per consentire l’intervento (in questo caso l’acqua viene convogliata all’interno di speciali condotte che ne spostano temporaneamente il corso). Man mano che i lavori avanzano, viene di conseguenza modificata anche la viabilità sull’autostrada.

La maggior parte dell’intervento è asimmetrico – ovvero si svolge tutto a Nord dell’asse autostradale – mentre una parte minore prevede la realizzazione simmetrica e quindi l’allargamento da entrambi i lati. Cantiere nel cantiere, l’area in cui è in fase di costruzione il nuovo ponte sul fiume Tagliamento, zona all’interno della quale è stato realizzato un capannone per la produzione dei conci. L’edificio (150 m di lunghezza, 20 di larghezza per un’altezza di 13 m) ospita la lavorazione, mentre uno spazio adiacente è stato predisposto per lo stoccaggio. Sempre nell’area del cantiere di prefabbricazione del ponte, è in funzione un impianto per la produzione di calcestruzzo che comprende anche una serie di silos contenenti la materia prima (complessivamente è previsto l’utilizzo di 45.000 t di calcestruzzo).

Tutto il materiale utilizzato per la realizzazione del ponte (e in generale per tutte le costruzioni del lotto), prima di essere messo in opera, viene sottoposto a rigorosi test, per verificare che corrisponda esattamente a quanto previsto nel progetto. I pali di fondazione del ponte sul Tagliamento, ad esempio, sono soggetti a specifiche prove di carico condotte su pali appositamente realizzati, suddivise in due fasi da 48 ore, effettuate in un’area del cantiere appositamente allestita.

La prima fase prevede che la porzione di palo venga sottoposta progressivamente a un carico crescente che raggiunge i 3.200 kN (320 t). Nella seconda fase, il carico aumenta ulteriormente fino a raggiungere il cosiddetto punto di rottura che, in questo caso è di 8.000 kN (800 t). Si tratta di parametri che simulano un carico – molto superiore a quello previsto per ogni sezione del manufatto – nel momento in cui il ponte entrerà in esercizio.