La costruzione della terza corsia nel tratto della A4 Venezia-Trieste, compreso tra Alvisopoli (UD) e Gonars (VE), è un intervento dalla complessa gestione perché effettuato a traffico aperto su 26 km di autostrada in cui i volumi di transito sono elevatissimi e a forte concentrazione di mezzi pesanti. Durante i lavori, iniziati nel Febbraio di quest’anno, saranno rifatti completamente tutti i manufatti esistenti: nove cavalcavia, 11 sottopassi, nove ponti – tra i quali i ponti sul fiume Stella e sul canale Cormor (entrambi di lunghezza superiore a 100 m) – nonché il ponte sul fiume Tagliamento (il quale, con i suoi 1.500 m di lunghezza, costituisce l’opera più significativa di tutto il tratto).
Anche lo svincolo di San Giorgio di Nogaro-Porpetto sarà rifatto, così come 49 attraversamenti autostradali idraulici. L’intero intervento consentirà un significativo incremento delle prestazioni e della qualità complessive dell’infrastruttura, sotto tutti i punti di vista (viabilistico, strutturale, idraulico, impiantistico, ambientale), e al termine dei lavori l’infrastruttura risulterà perfettamente inserita nel territorio e con un elevato indice di sostenibilità ambientale.
Per quanto riguarda in particolare quest’ultimo aspetto, è prevista la realizzazione di un sistema di raccolta e di trattamento di tutte le acque provenienti dalla piattaforma autostradale per mezzo di canalizzazioni che convoglieranno i flussi in 48 aree di depurazione. Sul tracciato saranno installate barriere fonoassorbenti di ultima generazione, per una lunghezza complessiva di oltre 15 km, posizionate strategicamente per il contenimento dell’inquinamento da rumore.
Grande attenzione è stata riservata anche alle “opere a verde”. Lungo tutti i 26 km, infatti, saranno messe a dimora forestazioni, boschi idrofili e fasce arboree per una superficie media pari a circa 10 m2 di verde ogni singolo metro lineare di autostrada. Al termine dei lavori, tutta l’area dell’ex svincolo di Ronchis (in Friuli Venezia Giulia, dove insisteva il vecchio casello dell’uscita Latisana) sarà smantellata e trasformata in area verde per un totale di circa 35.000 m2.