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La Strada dei Parchi nei ricordi del Progettista

A oltre 50 anni dalla sua ideazione

La Strada dei Parchi nei ricordi del Progettista

Queste pagine sono dedicate ai ricordi personali relativi a tempi passati abbastanza lontani, al periodo – credo unico – in cui mi fu offerta l’occasione di progettare in modo particolare un’autostrada.

Questo breve ricordo fa astrazione dalle recenti e vivaci polemiche sulle attuali condizioni di manutenzione della rete autostradale italiana, con particolare riferimento a Strada dei Parchi, in quanto tratta aspetti puramente progettuali.

Erano i tempi, per l’Italia, dell’importante ripresa economica: gli anni Sessanta, per capire. Infatti, il progetto di quell’autostrada fu iniziato all’incirca nel 1967 e i relativi lavori di costruzione iniziarono nel 1968 con la realizzazione di un primo tratto, esteso da Roma a Mandela (RM).

  • ricordi
    1 ranzo
    Il progetto di quell’autostrada fu iniziato all’incirca nel 1967 e i relativi lavori di costruzione iniziarono nel 1968 con la realizzazione di un primo tratto, esteso da Roma a Mandela (RM)
  • ricordi
    2 ranzo
    Un tratto di autostrada tedesca a tracciato clotoidico
  • ricordi
    3 ok ranzo
    L’Autostrada A24 (storicamente Autostrada Roma-L’Aquila) - meglio nota oggi come Strada dei Parchi - collega Roma a Teramo e, transitando per la zona suburbana della città dell’Aquila, si sviluppa su un territorio quasi completamente collinare e montano, dall’orografia decisamente complessa
  • ricordi
    4 ranzo
    Diversi modi di comporre un tracciato clotoidico
  • ricordi
    5A e 5B ranzo
    L’evidenza del criterio compositivo dell’asse con combinazioni di cerchi clotoidi: la corografia di un tratto del secondo tronco (Mandela-Torano) della Roma-L’Aquila e la composizione geometrica (cerchi e clotoidi) della linea d’asse dello stesso tratto secondo i criteri moderni
  • ricordi
    6 ranzo
    Gli imbocchi della galleria a doppio fornice del Gran Sasso, lato Teramo
  • flessi
    7 ranzo
    Un tratto espressivo del tracciato d’asse: flessi clotoidici in prossimità dello svincolo di Assergi
  • Svincolo
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    La barriera di esazione di Roma, vista lato Est
  • Assergi
    9 ranzo
    La barriera di esazione di Roma
  • barriera
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    Lo svincolo direzionale di Tivoli
  • ricordi
    11 ranzo
    Lo svincolo direzionale di Torano

Poi, in relativo poco tempo (cioè in due anni circa), fu possibile aprire al traffico un altro tronco e quindi l’intero collegamento da Roma sino all’Aquila. Naturalmente i miei ricordi localizzati in quel periodo temporale sono abbastanza vaghi, ma – per mia ventura – ebbi allora l’utile iniziativa di pubblicare su una rivista dell’ACI (Automobile Club Italiano) un articolo che conteneva gli elementi essenziali d’illustrazione del progetto, corredato da alcuni disegni, che ritengo ancora oggi molto efficaci.

Certamente occorre chiarire che il progetto di cui si parla era in realtà una parte del progetto propriamente formulato: l’esecutivo. Infatti, il progetto esecutivo da sviluppare in seguito avrebbe contenuto il dettaglio di tutte le opere: in terra (scavi e rilevati), in sotterraneo (gallerie) e delle opere in calcestruzzo armato o di acciaio.