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La riqualifica della S.P. 46 “Rho-Monza”

Un’importante e strategica opera infrastrutturale e in esecuzione, come viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8/A52, a Nord di Milano: si tratta della riqualifica dell’attuale S.P. n° 46 - più comunemente denominata “Rho-Monza” - che si sviluppa per circa 7 km con andamento prevalentemente Est-Ovest

La riqualifica della S.P. 46 “Rho-Monza”

Il ponte sulla S.P. 35 Milano-Meda

Il ponte – attraversamento di grande luce – è situato in comune di Paderno Dugnano e consente lo scavalco della S.P. 35 e di alcuni rami di svincolo.

Lo scavalco si sviluppa per complessivi 305 m con spartito 50/50/110/55/40 m, dettato dalla duplice esigenza di ottimizzare l’interferenza tra le sottostrutture dell’opera e la viabilità sottostante e di minimizzare l’ingombro e l’impatto visivo dell’implacata.

Lo schema statico adottato è pertanto quello di trave continua su sei appoggi, a sezione composta in acciaio Cor-Ten e calcestruzzo con tre nervature portanti, di altezza costante e pari a 4,0 m, e due correnti laterali longitudinali e soletta collaborante di 22 cm di spessore su predalles in acciaio Cor-Ten anch’esse collaboranti.

Lo schema di vincolo fra impalcato e sottostrutture è del tipo a spalla fissa (spalla B lato Rho) e vincoli lisci sui restanti appoggi per azioni longitudinali e del tipo fisso sulle due spalle e sulle due pile laterali e liscio sulle due pile intermedie per azioni trasversali.

Tale schema è giustificato dall’esigenza di minimizzare gli effetti delle deformazioni termiche sull’impalcato e sulle sottostrutture e dalla possibilità di trasmettere l’intero taglio sismico longitudinale a un’unica spalla di dimensioni e caratteristiche adeguate.

Le pile intermedie 2 e 3, e le relative fondazioni, infatti, sono fortemente condizionate in termini di dimensioni e geometria dalle viabilità interferite. Di conseguenza, hanno forma circolare con fusto di 3 m di diametro fondato su pozzo circolare in jet-grouting. L’impalcato è vincolato alle pile 2 e 3 tramite un solo dispositivo di appoggio multidirezionale e pertanto non trasmette azioni orizzontali né flettenti.

Le pile laterali 1 e 4 hanno forma lamellare, con dimensioni massime in pianta pari a 2,50 m (in direzione longitudinale) e 15,50 m (in direzione trasversale). La spalla fissa è del tipo classico con muro frontale e muri laterali e con zattera di fondazione su pali di grande diametro.

La spalla mobile è costituita dalla zattera fondata su una tripla fila di pali. La sezione trasversale dell’impalcato, con una larghezza complessiva di 30,70 m, ospita, per ciascuna delle due carreggiate, una larghezza pavimentata di 11,20 m corrispondente a due corsie da 3,75 m, corsia di emergenza 3,00 m e banchina 0,70 m, oltre ad uno spartitraffico centrale di 2,60 m e ai due cordoli laterali di 2,85 m per l’alloggiamento dei guardrail e delle barriere antirumore.

Particolare attenzione è stata posta ai dettagli costruttivi. Le barriere antirumore di estremità hanno forma curva e sono realizzate con profilato a T sagomato, ad interasse a 3,75 m e da pannelli trasparenti.