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La riqualifica della S.P. 46 “Rho-Monza”

Le complesse tecnologie esecutive adottate per far fronte alle innumerevoli interferenze con il tessuto sociale in cui l’opera è inserita e per generare, nel corso dei lavori, la minor turbativa possibile al traffico

La riqualifica della S.P. 46 “Rho-Monza”

L’intervento di potenziamento e di ammodernamento della S.P. 46 Rho-Monza, storica strada di collegamento tra la Autostrada A8 e la Tangenziale Nord A52, si colloca in un più ampio disegno di razionalizzazione del sistema viabilistico a Nord di Milano, ponendosi come intervento definitivo per l’attesa chiusura dell’anello delle tangenziali milanesi.

L’opera, che permetterà di assorbire parte dell’attuale carico viabilistico che grava sul tratto urbano della A4, va a coordinarsi con quelli che sono i grandi progetti di potenziamento delle infrastrutture a livello regionale.

Rho-Monza
1. L’inquadramento territoriale

Il progetto risponde alla richiesta di mobilità su larga scala andando ad inserirsi in un contesto fortemente urbanizzato e cercando quindi di sfruttare i canali funzionali già individuati, portando alla ribalta la tematica dell’ammodernamento e potenziamento di arterie esistenti e al contempo affermando una sempre più decisa volontà di conciliare l’intervento infrastrutturale con la realizzazione di importanti opere di riqualificazione ambientale, di ampliamento delle aree verdi nonché di forestazione urbana.

Gli interventi così contestualizzati, insistendo su direttrici già fortemente congestionate, comportano necessariamente anche un attento studio e una gestione accorta delle fasi di costruzione al fine di garantire il servizio dell’infrastruttura senza limitazioni di flusso e minimizzando il disagio per l’utenza.

L’arteria principale, oggetto di riqualificazione e potenziamento, è composta da un primo lotto che afferisce alla realizzazione del nuovo tracciato per il collegamento tra la A52 e la S.P. 46 in corrispondenza dello svincolo di Paderno Dugnano (interconnessione tra la S.S. 35 “dei Giovi” Milano-Meda e la S.P. 46) e un secondo lotto che riguarda il potenziamento e il miglioramento geometrico, in parte attraverso adeguamento in sede dell’attuale S.P. 46 e in parte tramite lo spostamento del sedime in una nuova trincea profonda, a partire dallo svincolo di Paderno Dugnano fino all’opera di attraversamento della linea ferroviaria Milano-Varese.

Mobilità
2. Lo spostamento in trincea con futuro recupero dei vecchi sedimi per mobilità locale

Al contorno, viene realizzata – sfruttando soprattutto vecchi sedimi della viabilità provinciale – una rete sovracomunale costituita da direttrici a semplice carreggiata, con andamento prevalentemente complanare all’asse autostradale, inquadrate funzionalmente come Strade Extraurbane Secondarie.

Tali viabilità, a servizio delle aree attraversate dal collegamento autostradale, assolvono la funzione di distribuzione del traffico dal collegamento autostradale alla rete locale e, in senso inverso, di raccolta dei flussi di traffico dalla rete locale verso il collegamento autostradale.

Il completamento del sistema stradale di progetto riguarda in ultimo l’adeguamento di viabilità esistenti, di connessione, diretta o indiretta, alle viabilità complanari attraverso intersezioni a raso.

Le nuove o provvisorie configurazioni viabilistiche

I punti di forza del cantiere Rho-Monza sono sicuramente da ricercarsi nelle scelte esecutive adottate per far fronte alle innumerevoli interferenze con il tessuto sociale in cui l’opera è inserita.

Traffico
3. Il varo del ponte principale senza limitazioni del traffico sottostante

La mission consegnata dalle Autorità alla Direzione Lavori è stata quella di generare, nel corso dei lavori, la minor turbativa possibile nei confronti di un territorio fortemente insediato e attualmente già “in sofferenza” per i volumi di traffico insistenti.

Le scelte attuate hanno sortito sin da subito gli effetti desiderati, a partire dall’individuazione delle più avanzate tecniche di presostegno per la spinta dei manufatti sotto la linea ferroviaria e dall’introduzione di modalità di varo anche innovative degli impalcati che hanno permesso la realizzazione, con la tecnica del varo di punta mediante utilizzo di strand-jack, di importanti opere di scavalco della viabilità sottostante senza limitazioni per il traffico e in piena sicurezza.

La modularità dell’intervento ha trasposto le fasi, da mera sequenza operativa contingentata dalle attività esecutive, a possibilità di fruizione parziale o provvisoria di parti dell’infrastruttura, con la prospettiva di apertura di sub-lotti funzionali anche mediante la presa in consegna anticipata da parte del Gestore finale.

Tale approccio ha permesso, per esempio, l’apertura di una significativa bretella provvisoria in occasione dell’evento EXPO 2015 al fine di garantire il collegamento viabilistico tra il termine della Tangenziale A52 e la S.P. 46 Rho-Monza in Direzione Rho.

traffico
4. La configurazione provvisoria per il periodo EXPO 2015

È stato infatti realizzato e aperto al traffico dal 1° Maggio 2015 al 2 Novembre 2015 il corpo rilevato tra la p.k. 1+050 alla p.k. 2+165 in via provvisoria della sola carreggiata Ovest (direzione Rho), comprendente alcune opere d’arte significative quali lo scavalco delle FNM e il ponte metallico sul fiume Seveso in Paderno.

Attualmente lungo tutto il tracciato della S.P. 46 Rho-Monza sono già stati messi in atto numerosi spostamenti di traffico in configurazione provvisoria grazie agli ampliamenti già ultimati che hanno permesso lo sviluppo di sequenziali attività di cantiere.

È questo il caso per esempio della realizzazione e dell’apertura in configurazione di progetto delle rampa del nuovo svincolo di interconnessione SV01 per il collegamento tra la S.P. Milano-Meda provenendo da Milano verso la Tangenziale Nord A52 in direzione Monza, dove la dismissione del precedente tracciato ha permesso la creazione dell’area per la costruzione e il varo dell’imponente ponte di scavalco della S.P. 35.

Considerazioni analoghe si possono effettuare in corrispondenza dello svincolo SV02, svincolo di Paderno Dugnano ove, ad ultimazione della prima fase dei prolungamenti delle opere di sottoattraversamento in corrispondenza delle viabilità locali di Via Brasile e Via Trieste, si è proceduto allo spostamento dei sedimi dei rami di svincolo della S.P. 35 sulla porzione di nuova realizzazione, svincolando la costruzione della rimanente piattaforma definitiva dell’asse autostradale.

  • S.S. 35 dei Giovi
    5 serr
    5. La configurazione ante operam dello svincolo di interconnessione
  • Scavalco
    6 serr
    6. Lo spostamento della rampa A dello svincolo in posizione definitiva per fare posto all’area di assemblaggio e di varo del ponte di scavalco della S.P. 35

Per tale tratta, particolarmente urbanizzata e quindi con limitati spazi operativi, sono progettati opportuni accorgimenti esecutivi al fine di consentire la realizzazione in sicurezza delle opere, con l’adozione di soluzioni tecniche tali da non inserire elementi di discontinuità nelle opere finite.

Ad oggi, risulta in stato fortemente avanzato anche la realizzazione del tratto di variante altimetrica del tracciato realizzato fuori sedime nei comuni di Novate Milanese e Bollate che porterà la sede viabile incassata in una trincea migliorando ulteriormente l’impatto complessivo.

Nella tratta finale si è fatto uso di tecniche moderne di ingegneria per il mantenimento in esercizio del traffico in quota sul sedime esistente mentre si realizza il nuovo piano viabile e le opere di sottoattraversamento della linea ferroviaria Milano-Malpensa.

Le opere realizzate per la futura carreggiata Ovest sono state utilizzate provvisoriamente per inserirvi il traffico a due corsie per senso di marcia per entrambe le direttrici, prevedendo la realizzazione dei manufatti con dimensioni maggiorate.

Le porzioni eccedenti il termine dei lavori diverranno elementi qualificanti per lo sviluppo delle viabilità di ordine minore coordinate nel progetto. Le attività di costruzione hanno impatti anche sulla viabilità locale.

In corrispondenza dello svincolo di Via La Cava, al confine tra i comuni di Bollate e Paderno, ove la realizzazione dell’arteria ha comportato la soppressione di un importante collegamento e ha richiesto un propedeutico coordinamento con gli Enti coinvolti.

  • Tangenziale Nord
    7 serr
    7. La viabilità in configurazione provvisoria su manufatti realizzati per fasi
  • Manufatti
    8 serr
    8. Gli schemi di spostamento di traffico sull’opera

Proprio per mitigare l’impatto di traffico sul tessuto urbano locale sopra richiamato, sono in corso coordinamenti operativi con Regione Lombardia, Città Metropolitana Milanese, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e i Comuni interessati, al fine di organizzare – proprio in forza della precedentemente accennata “modularità” del progetto – una fruizione anticipata di alcuni tratti di complanare già in stato avanzato di realizzazione, previo perfezionamento delle pratiche tecnico-amministrative di presa in consegna e messa in esercizio di nuove opere.

Lungo tutto lo sviluppo del cantiere, contemporaneamente alla costruzione delle nuove opere, all’allargamento delle attuali carreggiate, con spostamenti di tracciato e predisposizione delle nuove complanari, vengono eseguite, e anticipate ove possibile, le attività inerenti la realizzazione delle barriere antirumore e le mitigazioni ambientali, al fine di un immediato beneficio di quanto in corso di realizzazione. 

Conclusioni

L’intervento di riqualifica della Rho-Monza si pone due distinti e imprescindibili obiettivi, che aggiungono valore e pregio al sistema di mobilità lombardo.

In primis il potenziamento-ammodernamento dell’infrastruttura utilizza soluzioni progettuali raffinate e segue logiche costruttive di alto livello che pongono, di fatto, il patrimonio infrastrutturale di Milano Serravalle – Milano Tangenziali e il know how delle Imprese coinvolte ancor più ai vertici del panorama nazionale.

  • Planimetria
    9 serr
    9. La sezione delle principali configurazioni di traffico con inserimento della viabilità ciclabile in configurazione finale
  • svincolo
    10 serr
    10. Le fasi di spostamento del traffico in configurazione provvisoria
  • interconnessione
    11 serr
    11. La planimetria con tratti di complanari di prossima fruizione anticipata

Inoltre, la scelta di concentrare una importante parte delle risorse dedicate all’intervento – sia di carattere tecnologico che economico – nello sviluppo di soluzioni a basso impatto sulla viabilità e sul contesto cittadino circostante mostra quanto le Autorità diano particolare importanza al benessere della cittadinanza e ricerchino per essa la massima tutela.

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