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La nuova via della Val d’Ega sulla S.S. 241 – 3° Lotto

L’opera, la cui costruzione è iniziata nel Settembre 2016, costituisce il terzo e ultimo lotto di un complesso organico di ponti e gallerie per il potenziamento e l’ammodernamento della viabilità pubblica di collegamento della zona turistica della Val d’Ega con l’Autostrada del Brennero e la città di Bolzano

La nuova via della Val d’Ega sulla S.S. 241 - 3° Lotto

Le gallerie naturali: scavi, consolidamenti e rivestimenti definitivi

Le gallerie naturali hanno interessato una tratta di scavo di 367 m (galleria Contrada 1) e una tratta di 256 m (galleria Contrada 2). Le difficoltà di scavo riguardavano la preesistente strada S.S. 241, la galleria di derivazione idroelettrica e i versanti rocciosi coinvolti.

Per tali ragioni, al necessario impiego di esplosivo, sono stati imposti tiri controllati con la tecnica smooth-blasting. Sono state prevalentemente rispettate le sezioni tipologiche di avanzamento previste in progetto.

Il rivestimento di prima fase era costituito da betoncino proiettato fibrorinforzato in spessori variabili e sistematiche chiodature radiali, per le tratte a comportamento geomeccanico più favorevole. In presenza di classi di roccia più scadenti (Classe IV) il rivestimento di prima fase è stato integrato da centinature a profilo accoppiate.

Eseguita l’impermeabilizzazione con guaina in PVC spessore 2 mm, sono stati eseguiti i getti di rivestimento definitivo conl’impiego di cassaforma elettroidraulica autoreagente a quattro ruote motrici considerate le pendenze.

Questo a esclusione degli imbocchi a ridosso del Ponte 4 per il quale sono state necessarie casseforme statiche appositamente studiate per le geometrie in progetto.

Il varo del ponte 4: il consolidamento dei versanti e lo scavo degli imbocchi delle gallerie Contrada 1 e 2

La realizzazione del Ponte 4, la stabilizzazione del versante e lo scavo degli imbocchi Nord della galleria Contrada 2 e Sud della galleria Contrada 1, hanno rappresentato le fasi più delicate e tecnicamente articolate della realizzazione dell’infrastruttura.

Infatti, la particolare collocazione degli imbocchi, direttamente sulla parete rocciosa a picco sul torrente Ega, da un lato, e sull’esistente strada dall’altro, quindi inaccessibili dall’esterno, hanno comportato la necessità di operare scelte progettuali e operative tali da salvaguardare la sicurezza del traffico pubblico sull’esistente S.S. 241 nonché conservare la stabilità dei versanti.