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La nuova Via della Seta – prima parte

Per concretizzare gli obiettivi del Paese, secondo la Cina lo strumento migliore è quello di realizzare una cintura economica che ripercorra le tracce della Via della Seta, comprendendo quindi anche l’Europa quale terminale occidentale

La nuova Via della Seta - prima parte

La costruzione di un prolungamento difensivo lungo il confine settentrionale, oggi conosciuto come Grande Muraglia, fu uno dei segni più eclatanti dell’importanza, non solo di mantenere una sicurezza politico-militare all’interno dell’impero, ma anche di proteggere le vie percorse dai mercanti.

Non va tuttavia dimenticato che, nel concetto di antica Via della Seta, si possono anche comprendere le rotte che le navi cinesi seguivano attraverso il Mare Cinese per giungere sino alle coste dell’Oceano Indiano, nell’attuale India.

Da qui, attraverso diversi intermediari, erano soprattutto i mercanti arabi a occuparsi dei commerci, risalendo il Mar Rosso e giungendo poi sino ai porti italiani. Nel corso della storia, questi collegamenti non furono sempre intensi quanto lo erano stati ai tempi dell’Impero Romano o come nel periodo in cui visse Marco Polo, che racconta come si presentasse nel XIII secolo il percorso che raggiungeva le lontane terre del Catai (attuale Cina).

In seguito al periodo di prosperità che seguì il viaggio di Zhang Qian, per tutta la durata della Dinastia Han, ovvero fino al 220 d.C., la Via della Seta mantenne una stabilità politica che permise il fiorire di commerci nell’area.

Agli albori della Dinastia Tang (618-917), la Via era invece controllata per un lungo tratto da tribù turche, che bloccarono gran parte del traffico commerciale.

Nel 760, l’Impero cinese perse del tutto il controllo delle regioni dell’Asia centrale e i commerci furono interrotti. L’apice dei traffici tra Occidente e Oriente venne raggiunto durante la Dinastia Yuan (1271-1368).

Questo periodo fu caratterizzato dalla cosiddetta “Pax Mongolica”, termine usato da molti Storici per definire la condizione di relativa sicurezza venutasi a creare all’interno del vastissimo Impero Mongolo (26 milioni di km²) esteso tra Cina settentrionale, Siberia e Asia Centrale.

Questo enorme territorio fu conquistato da Gengis Khan nel 1206 e poi diviso alla sua morte in quattro parti: Dinastia Yuan, il Khanato di Persia o Ilkhanato, Khanato Chagatai e Khanato dell’Orda d’Oro. L’Impero Mongolo permise una riapertura della Via della Seta sotto la protezione imperiale.

In Europa, i prezzi delle mercanzie asiatiche calarono e la pace permise a molti viaggiatori europei, come ad esempio il citato Marco Polo, di compiere viaggi verso Oriente.