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Il ripristino delle opere d’arte esistenti per la valorizzazione del patrimonio ANAS

ANAS ha recentemente riorganizzato il modello di gestione della propria rete in modo da garantire un maggior presidio alle attività di esercizio delle strade e delle autostrade di propria competenza

Il ripristino delle opere d’arte esistenti per la valorizzazione del patrimonio ANAS

Nell’ambito del nuovo modello organizzativo promulgato lo scorso 4 Ottobre, la Direzione Operation e Coordinamento Territoriale (DOCT) si occupa, tra l’altro, della programmazione degli interventi necessari al risanamento/adeguamento della rete in gestione, mediante interventi di manutenzione ricorrente e programmata. In relazione a tale attività, che investe nel suo complesso l’intera rete nazionale in gestione che si estende per 25.627 km (ai quali si stanno via via aggiungendo nuove tratte in fase di riconsegna ad ANAS da parte delle Regioni e delle Provincie), si intende rappresentare alcune delle iniziative in corso che riguardano gli interventi di manutenzione programmata delle principali opere infrastrutturali (ponti, viadotti e gallerie).

  • In Molise, l’installazione delle nuove barriere stradali di sicurezza ANAS dotate di dispositivo di difesa dei motociclisti
    In Molise, l’installazione delle nuove barriere stradali di sicurezza ANAS dotate di dispositivo di difesa dei motociclisti
    In Molise, l’installazione delle nuove barriere stradali di sicurezza ANAS dotate di dispositivo di difesa dei motociclisti
  • Interventi in calotta
    Interventi in calotta
    Interventi in calotta
  • La prima copertina dei Quaderni Tecnici ANAS
    La prima copertina dei Quaderni Tecnici ANAS
    La prima copertina dei Quaderni Tecnici ANAS
  • La modellazione di un cordolo in FRC
    La modellazione di un cordolo in FRC
    La modellazione di un cordolo in FRC
  • La prova dal vero su un cordolo in FRC
    La prova dal vero su un cordolo in FRC
    La prova dal vero su un cordolo in FRC
  • Un esempio di travi in c.a.p. ammalorate
    Un esempio di travi in c.a.p. ammalorate
    Un esempio di travi in c.a.p. ammalorate
  • La valutazione dei cavi di precompressione: le endoscopie sono state eseguite in prossimità della mezzeria delle travi. Dalle indagini si riscontra che, per le travi “a” (A) , “b” (B) e “d” (D), la guaina è correttamente intasata dalla malta e i fili di precompressione in tensione ma appena ossidati. Per la trave “c” (C), invece, la guaina risulta vuota della malta di intasamento per circa 1,50 m e i fili di precompressione in tensione ma ossidati, così come l’armatura lenta (C)
    La valutazione dei cavi di precompressione: le endoscopie sono state eseguite in prossimità della mezzeria delle travi. Dalle indagini si riscontra che, per le travi “a” (A) , “b” (B) e “d” (D), la guaina è correttamente intasata dalla malta e i fili di precompressione in tensione ma appena ossidati. Per la trave “c” (C), invece, la guaina risulta vuota della malta di intasamento per circa 1,50 m e i fili di precompressione in tensione ma ossidati, così come l’armatura lenta (C)
  • La valutazione della corrosione delle armature lente: in prossimità dell’appoggio della trave “b” (A), si riscontrano armature in vista e parzialmente ossidate per la presenza di vespai e assenza del copriferro. Invece, sulla spalla “a” (B), l’armatura risulta in vista e ossidata con conseguente espulsione del copriferro per una superficie di circa 3 m2
    La valutazione della corrosione delle armature lente: in prossimità dell’appoggio della trave “b” (A), si riscontrano armature in vista e parzialmente ossidate per la presenza di vespai e assenza del copriferro. Invece, sulla spalla “a” (B), l’armatura risulta in vista e ossidata con conseguente espulsione del copriferro per una superficie di circa 3 m2
  • Un particolare dell’ancoraggio in testata dei cavi da precompressione esterna
    Un particolare dell’ancoraggio in testata dei cavi da precompressione esterna
  • La verifica dell’intasamento delle guaine da precompressione
    La verifica dell’intasamento delle guaine da precompressione
  • Il prospetto longitudinale dell’intervento tipologico “C3”
    Il prospetto longitudinale dell’intervento tipologico “C3”

I recenti dispositivi di finanziamento delle manutenzioni programmate

Negli ultimi anni, grazie a una serie di finanziamenti dedicati e concertati con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato possibile eseguire numerosi interventi di manutenzione programmata, così suddivisi:

  • interventi sulle opere d’arte;
  • interventi su barriere e pavimentazioni;
  • interventi di adeguamento degli impianti tecnologici.

Tali risorse, messe a disposizione in maniera preponderante per la realizzazione degli interventi di manutenzione programmata sulle opere d’arte, sono state così ripartite:

  • con il D.L. 69/2013, su un finanziamento complessivo di 300 milioni di Euro per 139 interventi, sono stati finanziati n° 129 interventi su opere d’arte per 283 milioni;
  • con la L. n° 147/2013, su un finanziamento complessivo di 350 milioni per 295 interventi, sono stati finanziati n° 125 interventi su opere d’arte per 178 milioni;
  • con il D.L. 133/2014, su un finanziamento complessivo di 300 milioni per 157 interventi, sono stati finanziati n° 125 interventi su opere d’arte per 270 milioni;
  • con il Contratto di Programma 2015, su un finanziamento complessivo di 483 milioni per 271 interventi, sono stati finanziati 26 interventi su opere d’arte per 117 milioni.