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Per il porto di Genova, lavori in corso e progetti

Intervista a Luigi Merlo, Presidente dell'Autorità Portuale di Genova e Presidente di Assoporti

Per il porto di Genova, lavori in corso e progetti

A Genova da un paio d’anni si sta lavorando a due interventi di ampliamento delle banchine portuali oltre ad un’intensa attività di dragaggio per adeguare i fondali del porto ligure alle grandi navi portacontainer da 13.000-14.000 TEU.

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  • Il Dott. Luigi Merlo, Presidente dell’Autorità Portuale di Genova e Presidente di Assoporti, l’Associazione che riunisce le Autorità Portuali italiane
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    Il Dott. Luigi Merlo, Presidente dell’Autorità Portuale di Genova e Presidente di Assoporti, l’Associazione che riunisce le Autorità Portuali italiane
  • Lo stato di progetto dell’area centro-Levante: il volume complessivo da dragare: 2.200.000 m3
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    Lo stato di progetto dell’area centro-Levante: il volume complessivo da dragare: 2.200.000 m3
  • Il fotoinserimento in cui si evidenzia l’ampliamento del Terminal Contenitori
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    Il fotoinserimento in cui si evidenzia l’ampliamento del Terminal Contenitori
  • Una portacontainer attraccata al molo
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    Una portacontainer attraccata al molo
  • Il fotoinserimento della Ronco-Canepa
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    Il fotoinserimento della Ronco-Canepa

Sentiamo, a riguardo ma non solo, Luigi Merlo, Presidente dell’Autorità Portuale di Genova e Presidente di Assoporti, l’Associazione che riunisce le Autorità Portuali italiane.

“Strade & Autostrade”: “In questi giorni si parla molto di dragaggi: come si sta procedendo?”.
“Luigi Merlo”: “E’ in corso la più grande operazione di dragaggio della storia del porto di Genova. Verranno asportati 2,2 milioni di m3 di materiale, che poi utilizzeremo per il tombamento di Calata Bettolo. I lavori sono iniziati a metà 2009 e sono a uno stato di avanzamento del 50%”.

“S&A”: “Quali tecniche si stanno utilizzando?”.
“LM”: “La complessità dell’intervento richiederà tutte le principali tecniche disponibili: il dragaggio aspirante, quello eseguito con frese e, dove le superfici sono particolarmente resistenti, ricorrendo alle microesplosioni”.

“S&A”: “A quale profondità si arriverà?”.
“LM”: “A Sampierdarena si passerà dagli attuali 10-12,5 m a una profondità di 15 m. A Calata Bettolo si arriverà invece a –17 m. Anche i terminal passeggeri si adegueranno alle grandi navi da crociera, con fondali profondi fino a 10 m”.

“S&A”: “Quali sono gli obiettivi dell’operazione?”.
“LM”: “L’operazione serve ad adeguare il porto alle grandi navi portacontainer da 13.000/14.000 TEU che già oggi accostano al terminal di Voltri”.

“S&A”: “Veniamo ai lavori per il riempimento di Calata Bettolo”.
“LM”: “Si tratta di un investimento che, assieme ai dragaggi, ammonta a 120 milioni di Euro. I lavori procedono regolarmente come da cronoprogramma e termineranno nel 2014-2015”.

“S&A”: “Tutto risolto anche per la scelta del terminalista che opererà a Calata Bettolo?”.
“LM”: “Il TAR ha dato ragione al Consorzio Bettolo contro la decisione dell’Autorità Portuale di revocare la concessione”.

“S&A”: “Altro tombamento in corso, quello di Calata Derna, tra i pontili Ronco e Canepa”.
“LM”: “Anche qui i lavori procedono regolarmente e termineranno nel 2014-2015”.

“S&A”: “Con i due interventi a quanto salirà la capacità del porto di Genova per quanto riguarda i container?”.
“LM”: “Salirà fino a 4 milioni di TEU all’anno. Tenendo conto che il 2011 si è chiuso con 1,847 milioni di TEU, nonostante la crisi a Giugno è stato superato il milione di TEU, segno che ci sono ancora tante potenzialità da sfruttare”.

“S&A”: Le linee guida del Piano regolatore portuale sembrano delineare interventi ben più radicali per il porto”.
“LM”: “Esatto. Se vogliamo accogliere le grandi navi portacontainer da 22.000 TEU che solcheranno le rotte del futuro, il porto deve dotarsi di infrastrutture all’altezza”.

“S&A”: “Quali sono questi interventi?”.
“LM”: “Qualsiasi progetto di espansione non può prescindere dalla creazione di una nuova diga foranea, che dovrà sorgere 500 m più avanti di quella attuale, dove i fondali sono di circa 50 m”.

“S&A”: “E dopo la diga occorrerà pensare alle banchine…”.
“LM”: “Esatto. Con gli interventi in progetto, assieme a quelli ipotizzabili per Voltri, il porto potrà raddoppiare le sue capacità, arrivando a numeri molto simili a quelli degli scali del Nord Europa”.

“S&A”: “Già tra qualche anno, però, ci saranno nuovi spazi per il porto di Genova. Come saranno utilizzati?”.
“LM”: “Gli spazi liberati saranno utilizzati per l’estensione del Terminal Rinfuse”.

“S&A”: “E per l’area ex Ilva di Cornigliano?”.
“LM”: “Lì abbiamo vinto il ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Governo di togliere i 70 milioni destinati alla riqualificazione dell’area. Quell’area sarà destinata alla creazione di un autoparco e a una serie di spazi e servizi per l’autotrasporto”.

“S&A”: “Chiudiamo con l’area Fincantieri e con il terminal di Voltri. Quali interventi intendete eseguire nel prossimo futuro?”.
“LM”: “Per l’area Fincantieri è fondamentale il ribaltamento a mare, Quanto al terminal di Voltri, nel breve periodo non sono previsti interventi di rilievo. E nemmeno dragaggi: i fondali sono già oggi a –15 m”.

“S&A”: “Chiudiamo con le connessioni stradali e ferroviarie del porto: quali sono gli investimenti previsti?”.
“LM”: “Gronda di Genova, Terzo Valico e Nodo ferroviario sono infrastrutture fondamentali per il porto che vanno assolutamente realizzate. Il Terzo Valico, in particolare, è vitale per lo sviluppo nell’Alessandrino di una vera e propria area retroportuale”.

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