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Dinamiche ed evoluzioni dello shipping globale

Uno studio progettato ed elaborato per analizzare i numeri e le informazioni più rilevanti del sistema portuale, che vuole e deve rivestire una posizione di primo piano nelle strategie istituzionali e che deve essere lanciato verso nuovi e più forti orizzonti di competitività

Dinamiche ed evoluzioni dello shipping globale
L’andamento dei traffici

Il trasporto marittimo e, più specificatamente, i porti sono i luoghi in cui si riflettono gli andamenti dei trend economici mondiali. La crescita dei traffici internazionali degli ultimi decenni ha fortemente incrementato le movimentazioni nei porti, generando effetti economici e occupazionali positivi per gli stessi sistemi portuali. Attualmente il traffico globale dello Shipping è rappresentato per lo più da due parametri:

  • lo Shanghai Containerized Freight Index (SCFI);
  • l’evoluzione del traffico del trasporto merci nei Paesi dell’UE-28.

Lo Shanghai Containerized Freight Index (SCFI) esprime l’andamento dei costi del trasporto marittimo dei container. Il valore dello SCFI è la media ponderata delle tariffe sulle 15 tra le principali direttrici da e per Shanghai. Nello specifico, si evidenzia una ripresa che – pur in presenza di una forte volatilità – sembra seguire una tendenza al rialzo per il breve termine, dopo un periodo di difficoltà. Le argomentazioni degli analisti nel motivare tali tendenze sono riconducibili essenzialmente al mancato bilanciamento dei traffici mondiali in termini di volumi e alla flessione negli scambi con la Cina; la sofferenza sul lato dei prezzi è stata tuttavia almeno in parte controbilanciata, nei conti economici delle Compagnie, dalla marcata riduzione del prezzo dei bunker registrata nell’ultimo biennio.

Dai dati implementati è possibile valutare anche le dinamiche del commercio europeo (UE-28): emerge una sostanziale la ripresa dei traffici e la conferma dei risultati positivi registrati già nel 2014. Complessivamente, i porti europei hanno superato 3,1 milioni di t di merci movimentate, in aumento del 1,9% tra il 2015 e il 2014. Il primo semestre del 2016 registra però un calo. Focalizzando l’analisi sulle singole realtà portuali, quattro dei primi cinque scali in Europa hanno registrato un incremento dell’attività nel 2016 rispetto all’anno precedente (Anversa +2,7%, Amburgo +0,3%, Algeciras +4,8%, Amsterdam +0,4); soltanto Rotterdam, il primo porto europeo, ha chiuso il 2016 con un leggero calo dell’1,1%.