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People Mover: tecnologia e innovazione nel progetto del viadotto metallico di Bologna

Tecnologia e innovazione nel progetto del viadotto metallico del People Mover di Bologna

I giunti

I giunti di dilatazione, come già scritto, sono elementi fondamentali per la funzionalità dell’intero viadotto soggetto al transito del veicolo con parametri dinamici non comuni che inferiscono limiti di deformabilità e geometria tipici di un sistema a guida vincolata.

I limiti di deformazione di progetto sono riassumibili in uno slivellamento massimo di 2 mm (limite ingarantibile in qualunque sistema che non preveda un collegamento meccanico tra le porzioni di viadotto successive), in un difetto di planarità minore di 1:1.500 (limite ingarantibile in presenza di discontinuità angolari sugli appoggi) e in uno scorrimento longitudinale massimo di 30 mm tra sezioni contigue per minimizzare la discontinuità al passaggio delle ruote.

La soluzione adottata, semplice e allo stesso tempo efficace ed approvata dal produttore del veicolo, è stata quella di inserire cerniere a perno lungo le campate nelle posizioni indicate dalla analisi statica quali di minore effetto numerico sulla ridistribuzione delle caratteristiche della sollecitazione rispetto alla trave continua di progetto soggetta ai carichi fissi e viaggianti.

La definizione del giunto, a parte gli aspetti meramente statici, ha coinvolto la conoscenza specifica di materiali in grado di garantire nel tempo di esercizio il mantenimento della capacità di spostamento in presenza di scorrimenti di circa 1.000 m del perno realizzato in materiale ad alta tenacità e alterna sezioni perfettamente circolari su una delle due facce del giunto (laddove è concentrata la funzione di rotazione) a sezioni in grado di scorrere (laddove vengono assorbite le dilatazioni termiche).

Come già esplicitato più volte la presenza di circa 300 perni ha imposto lo studio dettagliato ed efficace di ogni geometria e lavorazione che, così ripetuta, ha rappresentato risvolti economici non irrilevanti. La sconnessione statica è stata limitata alle dilatazioni longitudinali e alle flessioni verticali, grazie alla coppia di perni scorrevoli ad asse orizzontale.

Per contro la sezione trasmette inalterata la torsione grazie a una coppia aggiuntiva di spine poste in asse alla via di corsa. L’intero sistema è stato assemblato in quota poiché per facilitare i sollevamenti essi sono stati, di norma, concepiti per una singola porzione di viadotto compresa tra giunto e giunto; cioè per un singolo telaio zoppo, per una singola campata di scavalco o tampone.